Capitolo 33

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RAGAZZE PRIMA DI LEGGERE LA FAN FICTION VI DICO CHE HO MESSO IL CAPITOLO 33 SOLO PER VOI U.U VI AVVERTO, QUESTO CAPITOLO CI SARANNO SCENE DI VIOLENZA.
BUONA VISIONE

Sam's pov
"Ti sono mancato dolcezza?" Mi domandò quel mostro ripugnante di Nick.
Non lo guardai. Tenevo la testa bassa e guardai i miei piedi sporchi per colpa del pavimento poco pulito."Ti ho detto, ti sono mancato dolcezza?" domandò marcando dolcezza. Alzai lo sguardo e lo guardai negli occhi. La mia mente si domandava se era stupido o cosa, come potevo parlare con una tovaglia in bocca? Mugolai qualcosa e lui finalmente si accorse che ero imbavagliata.
"Oh, scusami" ridacchiò e mi tolse la tovaglia che avevo in bocca "Hai sete?" disse avvicinandosi a un tavolino grigio con sopra una brocca piena d'acqua, tre bicchieri, una pistola e un coltello. Vide che non risposi alla sua domanda. Prese uno dei tre bicchieri, lo riempì d'acqua e si avvicinò a me, mise il bicchiere vicino alle mie labbra "Bevi" ordinò secco. Lo guardai negli occhi e poi abbassai lo sguardo. Avevo fame e sete, non mangiavo e bevevo da un bel po' di ore. "Lo sai che quando fai la difficile io divento cattivo, vero?". La sua voce era irritante e insopportabile, non sapevo se l'acqua era avvelenata ma sapevo solamente che avevo sete e iniziai a bere "Così, brava" disse lui ghignado. Quando finii di bere lo trucidai con lo sguardo e gli dissi con voce un po' tremante "Perché ci fai questo?".
Lui scoppiò a ridere ma poi tornò serio "E me lo chiedi pure?" ridacchiò e inizio a camminare intorno a me "Per colpa tua, dei tuoi amici e di tuo padre la mia vita è completamente andata". Feci una faccia perplessa non capendo dove volesse arrivare o casa stasse dicendo "Non ho la minima idea di quello che stai dicendo" dissi sicura di me guardandolo. Inarcò le narici del naso e poi sentii le sue mani suo mio viso, mi diede uno schiaffo molto forte facendomi cadere per terra e sbattei la testa violentemente. Feci un gemito di dolore. "Non ho la minima idea di quello che stai dicendo?! Davvero?!" quasi urlò e si sedette in ginocchio davanti a me. Tirò forte i miei capelli facendo alzare la mia testa in modo che lo guardassi negli occhi. Mi stava facendo paura, ero troppo terrorizzata, volevo scappare. Lo guardai negli occhi e lì... lì vidi tutto l'odio, la rabbia e la tristezza che aveva dentro. Fece di nuovo sbattere la mia testa sul pavimento e sta volta feci un urlo di dolore, iniziai a tremare. Sentii i miei occhi inumidirsi, stavo per piangere. Guardai mia madre, era svenuta, e poi guardai lui "Perché ce l'hai con noi?!" urlai con tutta la poca voce che mi era rimasta. "Perché per colpa di tuo padre il mio è in prigione insieme al tuo! Perché per colpa di tuo padre mia madre si è suicidata! Ora voglio farti stare male quanto tuo padre ha fatto stare male me!" urlò. Sentendo quella parole rimasi senza fiato, sentivo la gola asciutta e gli occhi ormai colmi di lacrime che volevano scivolare lungo il mio viso. Mi morsi il labbro inferiore e chiusi gli occhi lasciando le lacrime inumidirmi il viso. "M-mi dispiace" dissi balbettando "Io... io non avrei voluto che finisse così!" dissi aprendo gli occhi e lo guardai. "Beh, ormai è andata" disse serrando la mascella e le mani in due pugni. Si girò dandomi le spalle e notai che stava tremando, o meglio, piangendo. Alzai su col naso "Ti prego... non farci del male... per favore, almeno non fare del male a lei... non a mia madre". Lui si girò lentamente e fece un ghigno malefico "Comincerò proprio da lei" disse andando verso il tavolo, prese un coltello, iniziò a guardare quell'arnese intensamente "NO!" urlai in preda al panico "NO TI PREGO, PRENDI ME, ME! LEI NON HA FATTO NULLA! TI PREGO! TUA MADRE NON AVREBBE VOLUTO CHE TU UCCIDESSI LA MIA!" dissi urlando forte. "TU NON SAI COSA AVREBBE VOLUTO MIA MADRE!" disse urlando. Si avvicinò a mia madre "Puttanella svegliati" le diede uno schiaffo forte facendola svegliare "C-che sta succedendo?!" disse impaurita. "Tranquilla, sarà una cosa molto facile, non sentirai nulla" disse Nick ghignado. Mia madre mi guardò e spalancò leggermente la bocca "Brutto figlio di putt.. CHE CAZZO HAI FATTO A MIA FIGLIA?!" disse urlando. "Nulla, ancora non è giunta la sua ora" il suo ghigno si apliò sempre di più. "Mamma..." dissi con un filo di voce e con le lacrime agli occhi "... scusami". Dopo quello che dissi mia madre capì la situazione e guardò tremando Nick "Ti darò dei soldi... ti comprerò una macchina oppure una casa se è necessario! Ma ti prego, lascia in pace mia figlia...".
"Non me ne faccio nulla dei vostri sporchi soldi!" urlò. Sta volta era la fine, si avvicino a mia madre da dietro e le mise il coltello nella gola. Iniziai a piangere forte e a guardare mia madre. La colpa era di mio padre, solo ed esclusivamente di lui. "Ultime parole?" disse Nick eccitato dall'idea di squartarle la gola. Mia madre mi guardò e notai una lacrime scivolare lungo il viso "Ti voglio bene piccola mia.." chiuse gli occhi.
Iniziai ad agitarmi e sbarrai gli occhi, Nick pressò il coltello sulla gola di mia madre. "FERMO!"urlai e lui mi guardò. Dovevo alzarmi in quel preciso momento ma non ce la facevo, ero troppo debole ma ci provai ugualmente. Mi alzai a fatica da terra e rimasi in piedi a stento, mi tremavano le gambe e la poca energia che mi rimaneva non aiutava molto. "Non uccidere mia madre ti prego... In tutto quello che è successo la tua e la mia non centravano nulla. Ti prego, prendi me" dissi deglutendo forte. Dalle mie parole sembrava che Nick era spiazzato "Come vuoi" disse secco e buttò il coltello per terra. Andò verso di me e mi prese bruscamente per un braccio, mi portò in una stanza abbastanza luminosa. C'era un letto e un tavolo. Mi buttò in avanti sul tavolo facendo in modo che rimanessi a 90°C. "C-che vuoi farmi?" domandai tremando. "Secondo te?" disse con fare ovvio. Mi alzò la gonna e mi abbasso lentamente le mutande. No. Non potevo perdere la verginità con un mostro come lui ma non potevo fare nulla, se mi sarei opposta avrebbe toccato mia madre e nessuno può toccarla. Decisi di stare immobile e sentii la risata di Nick riecheggiare nella stanza "Non perderai la verginità con me tranquilla, non per il momento" sentii i suoi occhi scrutare la mia intimità e sentii tutto il mio corpo andare in fiamme per la rabbia e per l'imbarazzo. Appoggiò le sue mani sulla mia schiena e  tagliò con una forbice la mia maglietta nera, mi sganciò il reggiseno e con le mani lentamente scese verso la gonna che tolse anch'essa. Si allontanò da me prese qualcosa, la sbatté per terra. Era una frusta. "Lo hai voluto tu".
Feci un respiro profondo e dopo sentii la frusta colpirmi. Uno, due, tre. Mi colpì tre volte. La stanza fece rimbombare le mia urla di dolore. Sentii la mia schiena andare a fuoco. Altre dieci colpi sulla schiena e poi mi lasciò sola nella stanza. Il mio corpo scivolò giù per terra, mi ranicchiai su me stessa e iniziai a piangere di nuovo. In quel momento avrei preferito essere morta.

ECCOMI QUIII. SPERO CHE VI PIACCIA, CONTINUO LA PROSSIMA SETTIMANA CON TANTI VOTI E COMMENTI. GRAZIE DI TUTTO

Lovely Complex || Zayn Malik  (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora