uno

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«Guarda qui chi abbiamo, i due piccioncini del Grand Hotel.»

Ed ecco quella voce roca e bassa, che ormai conoscevo fin troppo bene.

Dei brividi mi percorsero la schiena e mi girai di scatto verso di lui, assottigliando gli occhi a due fessure dalla rabbia, causata dalle parole del riccio. Perché doveva sempre farsi i cazzi miei?

«Non stiamo insieme, coglione.» replicai, cercando di rimanere il più calma possibile, anche se con lui era alquanto complicato.
Una risatina poco ironica fuoriuscì dalla bocca di Harry, squadrandomi da capo a piedi. Che cazzo aveva sempre da guardare, sapevo di essere bella, ma mi dava davvero l'urto.

«E che succederebbe se, mio padre venisse a scoprire della nuova coppia del secolo?» continuò come se non avesse sentito nemmeno una delle parole che avevo detto io.

«Harry, non fare il bambino come tuo solito. È come un fratello per me, ritorna dalle tue puttanelle e lasciaci stare! A meno che tu non voglia che tuo padre venga a sapere che ti scopi una ragazza diversa a notte nel suo amato letto.» continuai alzando di poco il tono di voce, cercando però di non farmi sentire dai clienti.

«Styles, vattene, Alaska ha ragione. Poi sai che ho una ragazza.» iniziò Zayn, prendendo le mie difese, non riuscendo a trattenere un sorrisino fiero sul viso dopo le mie parole.
Mi ero già scordata di Aria, la sua fidanzata. Ormai stavano insieme da un bel po', ed era una ragazza davvero carina.

«Non ne sarebbe molto felice, sapete? Oh, e per la cronaca, piccola, a mio padre non frega un emerito cazzo dove scopo, men che meno con chi.» rispose in tono ovvio, con un ghigno soddisfatto in viso.

Si avvicinò pericolosamente a me, ridacchiando quando vide che roteai gli occhi al cielo a quel suo gesto. Mi dava tremendamente fastidio.

«E non chiamarmi coglione, Alaska.» ribadì, a pochi centimetri dal mio viso, toccandomi appena la punta del naso con l'indice.

Dopo questo, se ne andò senza dire alcuna parola, facendomi rimanere immobile. Ma che problemi aveva quel ragazzo? Sbuffai rumorosamente girandomi verso Zayn.

«È così moccioso e viziato.» farfugliai facendo una smorfia con le labbra, sembravo anche io una bambina che andava a lamentarsi dal papà. Già, mio papà...

«Lo penso anche io, ma devi sapere che prima la pensavo diversamente.» mi rispose il moro, abbozzando un lieve sorriso.

«Cosa vuoi dire?» domandai con curiosità.

«Prima io ed Harry eravamo..beh..amici. Abbiamo frequentato lo stesso liceo ed eravamo molto legati. Migliori amici. Sai com'è, entrambi nella squadra di football, entrambi popolari ed entrambi..pieni di ragazze. Poi però, abbiamo litigato pesantemente.»

Nella sua voce c'era una nota di..malinconia?

«E poi cos'è successo?» domandai ancora, volendo sapere sempre di più.

«Semplicemente si è portato a letto la mia ex ragazza quando entrambi erano ubriachi..o così hanno detto. E io non sono riuscito a perdonare nessuno dei due, mi avevano ferito troppo profondamente.» sussurrò, mordicchiandosi ripetutamente il labbro inferiore. Mi faceva star male vederlo così.

«Non me l'avevi mai detto.» mormorai a testa bassa. Avrei voluto saperlo prima.

Corrugai le sopracciglia e premetti le labbra fra di loro dal nervoso. Detestavo quel ragazzo, ed era colpa sua se stavo in questo Hotel da ormai troppo tempo. Almeno così avevo capito, dato che nessuno mi aveva mai dato spiegazioni. Ogni volta che cercavo di..andarmene, lui lo diceva a suo padre e Mr. Styles mi puniva, facendomi lavare tutti i bagni dell'hotel, anche se io ero più piccola. Dopo aver saputo questa cosa, lo disprezzavo ancora di più.

The Maze » h.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora