A L A S K A
Inizio flashback.
22 dicembre 2011.
«Zayn, Zayn! Ti prego vieni qua, guarda che neve!» gridai entusiasta, con un sorriso che andava da un orecchio all'altro. Le strade sotto l'hotel erano completamente ricoperte da uno strato bianco, tipico dell'inverno ad Amsterdam. Amavo questo periodo dell'anno, soprattutto in questa città. Era luminosa e piena di decorazioni ovunque, metteva allegria di giorno, anche se la sera era quasi un incubo per quelli della mia età. La prostituzione è legale qua e si fa fatica a contare tutti gli uomini ubriachi che la sera viaggiano per le strade o quei ragazzi fatti in cerca di qualcuna che possa sfamare le loro fantasie.
Picchiettai le unghie rosse sul vetro, seguendo con lo sguardo tutti quei bellissimi fiocchi di neve bianchi che scendevano dal cielo. Improvvisamente però, sentii due forti braccia circondarmi i fianchi, facendomi venire dei brividi lungo tutta la schiena.
«Oh sì piccola, è davvero bellissima.» mi sussurrò all'orecchio Zayn, lasciandomi poi un bacio sotto quest'ultimo. Feci un piccolo sorriso imbarazzato a quel suo gesto e mi girai verso di lui, scuotendo la testa.
«Smettila, lo sai meglio di me che non è una cosa fattibile, Zayn.» gli sussurrai, non prima di avergli dato un bacio sulla guancia per confortarlo.
Mi appoggiai alla finestra e lo vidi allontanarsi rapidamente da me mentre scuoteva la testa, senza dire una parola. Era irritato e si vedeva visibilmente, ma quel suo comportamento era completamente inutile e infantile.
Era a conoscenza di essere il mio migliore amico e anche del fatto che non lo avrei mai abbandonato.
«Zayn, andiamo! Smettila di fare il bambino. Sei il mio migliore amico e ormai sei come un..fratello per me. Ti troverò la ragazza, promesso. Una mia amica ha detto che sei carino, si chiama Aria.» sussurrai quelle parole, senza realmente rendermi conto di ciò che stessi dicendo.
Schiusi appena le labbra per continuare a parlare ma non emisi nessun suono. Parlare di mio fratello, di quello vero e proprio, mi faceva paura e ogni volta che anche solo provavo a pronunciare quella parola il mio cuore prendeva a battere incessantemente e il mio stomaco si chiudeva.
Sapevo il motivo, o meglio, sapevo più o meno i suoi piani e i suoi desideri, ma non ricordavo la sua faccia, ne tanto meno lo avrei riconosciuto se lo avessi visto.
Ricordavo piccoli spezzoni della mia vita prima di venire in questo hotel ma era tutto tremendamente confuso. Sapevo di avere un fratello e probabilmente si chiamava Dan, sì...ma per il resto era difficile ricordare chi fosse, anche se avrei dato la mia vita per riaverlo con me.
Abbassai appena lo sguardo, agganciando poi una mano alla sua giacca, attirandolo a me.
Doveva davvero smetterla di comportarsi da bambino.
Lo strinsi in un abbraccio caldo e bisognoso, quasi volessi rompergli le costole. Lo amavo, ma non come voleva lui.
Non lo avrei lasciato più e il solo pensiero di poter litigare con lui, mi distruggeva. Era la mia ancora ed ero più che convinta che quel Natale sarebbe stato uno dei più belli; non solo perché i quindici anni non tornano più e domani sarebbe stato il mio compleanno, non solo perché amo il freddo e l'atmosfera natalizia, ma perché c'era Zayn, il mio migliore amico e mi bastava.
«Piccola..devo andare, ho da fare in sala. Ci vediamo dopo.» mi sussurrò all'orecchio, sciogliendo quel caloroso abbraccio in una maniera fin troppo fredda.
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The Maze » h.s
Fanfiction"Si dichiaravano guerra tutti i giorni, quello era il loro modo di affrontare sentimenti troppo forti da gestire. Loro due, intrappolati dai loro caratteri troppo simili e in perenne scontro, si amavano ma ancora non lo sapevano, e le loro anime era...