A L A S K A
Non chiedetemi perché avevo deciso di uscire proprio insieme a lui quella sera.
La voglia di lasciare quell'enorme palazzo lussuoso era talmente tanta che sarei uscita pure con Mr. Styles.Appoggiai la testa al sedile in pelle della macchina di Harry e smisi di guardarlo per un momento: non volevo sembrare davvero ossessionata da lui, dai suoi occhi, dai suoi capelli e dal suo stile..anche se, infondo, sapevo di esserlo.
«Harry.» lo chiamai, riportando i miei tacchi sul suolo della macchina e non più per aria.
Mi posizionò una mano sulla coscia e partì velocemente, facendomi chiudere gli occhi per un secondo.
Sorrise a quella mia reazione e gli diedi una pacca sulla spalla, guardandolo male.«Fai piano..» borbottai con voce rauca.
«Non posso fare piano con la mia bambina, una BMW MI coupé, nera, 370 cavalli. Troppo mia.» mi rispose, fiero del suo acquisto. Solo in quel momento potei capire che la sua macchina era davvero nuova e tenuta bene, nessuna cosa fuori posto.
'È incredibilmente pulita ed è bellissima.. non dirglielo Alaska, il suo ego sarebbe insopportabile poi.'
Alzai gli occhi al cielo con un sorriso, e così accesi la sua radio, scorrendo tra le varie stazioni per trovare almeno una canzone decente da ascoltare.
La mia attenzione venne catturata da 'Wish you were here' dei Pink Floyd, una canzone molto significativa per me.
Me l'aveva dedicata il mio ex migliore amico molti anni prima, quando eravamo davvero piccoli. Avevo ricordi vaghi del mio passato e della mia infanzia, ma sapevo che avevo trascorso quasi tutto quel tempo in orfanotrofio con lui.Il mio cuore perse un battito nel sentire la voce di Harry insieme a quella bellissima canzone in sotto fondo.
«Cambia, questa non mi piace.» mi disse, riportando entrambe le mani al volante.
«Dai, è importante per me..» risposi piano, alternando lo sguardo da lui alla strada davanti a me.
Non mi rispose, indurì soltanto lo sguardo nel sentirmi pronunciare quelle parole, pensando solo in un secondo momento che potesse essere geloso.
Geloso di un qualcuno che ormai sono mia conoscenza non c'era più, geloso di lui.
Impossibile.
Sospirai e mi misi a canticchiare la canzone, girovagando tra tutti i social network a cui ero inscritta, cercando di passare un po' il tempo che con lui in quel momento sembrava pesante e interminabile.
«Non mi piacciono tutti questi social..vanno contro alla tua privacy e tutti potrebbero seguirti o scriv..» non lo feci finire che scoppiai a ridere come una bambina, tenendomi la pancia con le mani, e non riuscendo a smettere.
«Chi sei, mio papà?» chiesi con un sorriso sul viso, quasi felice di quel suo lato premuroso nei miei confronti.
«Direi di essere meglio di lui, sicuramente.» borbottò irritato da quel mio paragone affrettato e sbagliato.
Schiusi le labbra, non volendo dire più niente dopo quelle parole.
Sapevamo entrambi la situazione e maggior ragione doveva tenere la bocca chiusa su quell'argomento.Il resto del viaggio fu tremendamente silenzioso ed entrambi rimanemmo concentrati sulla strada. La mia mente fu inondata da mille pensieri che mi fecero venire quasi il mal di testa. La testardaggine di Harry mi faceva sentire inutile come una goccia d'acqua nell'asfalto. Ritornai nella realtà quando sentii la macchina di Harry fermarsi in un parcheggio molto affollato.

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The Maze » h.s
Fanfikce"Si dichiaravano guerra tutti i giorni, quello era il loro modo di affrontare sentimenti troppo forti da gestire. Loro due, intrappolati dai loro caratteri troppo simili e in perenne scontro, si amavano ma ancora non lo sapevano, e le loro anime era...