sette

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                       A  L  A  S  K  A

Tutto ciò che vidi davanti ai miei occhi quasi lucidi era sconvolgente. Nel bel mezzo della sala dove si stava svolgendo la lussuosa festa in maschera, il mio migliore amico Zayn, stava facendo a botte con Liam Payne, l'amico di Harry. Le urla dei due ragazzi, unite a quelle di alcune ragazze lì presenti, fecero zittire tutti gli invitati dentro la sala, che poco prima chiacchieravano silenziosamente; tutti loro si allontanarono dai due ragazzi, tranne me, Aria (che cercava di fermare Zayn con le sue urla) e..Mr. Styles, che sembrava molto infuriato. Mi guardai un attimo attorno per vedere se ci fosse anche Harry, ma di lui, stranamente, nemmeno l'ombra.

«Signor Malik!» urlò con tutto il fiato che aveva in corpo Mr. Styles.

Zayn a quelle parole si immobilizzò e prese di nuovo a respirare, allontanandosi dal corpo di Liam che giaceva a terra, tossendo. Mr. Styles si avvicinò con uno scatto a Liam e lo aiutò a tirarsi su, mentre brontolava il mio migliore amico con tono duro.

«Tu, laggiù!» borbottò Mr. Styles mentre il suo dito puntò su un uomo molto robusto, che si trovava vicino alla porta di ingresso.
«..portali fuori di qui. Subito.» terminò rosso in viso dalla rabbia, per poi salire rapidamente sul palco per scusarsi con gli invitati ormai abbastanza scioccati e spazientiti, mentre l'uomo che pareva essere un butta fuori, sbuffando, spinse entrambi i ragazzi fuori dalla sala, portandoli via.

Rimasi qualche secondo in mezzo alla sala, ferma a fissare un punto vuoto, mentre le immagini di quell'orribile scena ricomparvero nella mia mente. Perché Zayn avrebbe dovuto fare una cosa del genere? E soprattutto, era stato provocato, o la rabbia lo aveva mangiato vivo?

Scacciai quei terribili pensieri dalla mente e corsi fuori dalla sala, ricevendo lo sguardo compassionevole di qualche signora della staff, che molto probabilmente aveva assistito alla scena. Mi voltai di qua e di là per cercare i ragazzi: non trovai nessuno né al piano in cui si stava bene o male svolgendo la festa, nè al piano terra. Quindi chiamai l'ascensore per andare nel piano dove si trovavano le camere dei dipendenti. Avrei dovuto anche cercare Harry che sembrava quasi sparito dalla circolazione. Ma che mi potevo aspettare? Era ubriaco ed era ridotto ad uno straccio. Entrai nell'ascensore appena le porte mi si aprirono e pigiai l'ultimo piano, dondolando ansiosa da un estremo dell'ascensore a un altro.
Passarono due minuti che in quella situazione mi sembrarono ore: approfittai e presi il mio elastico, legandomi i capelli in uno chignon disordinato. Non appena uscì dall'ascensore, i miei piedi varcarono velocemente da soli un bel pezzo di quel lungo corridoio, facendo un rumore sordo con i tacchi nella moquette. Mi fermai, non appena vidi il corpo di Harry schiacciato contro quello di Zayn con un bell'occhio nero. Il volto di entrambi era scuro e lo si poteva capire anche da lontano: il cipicchio sulla faccia del riccio era più marcato del solito e la mascella di Zayn era marcata, come se volesse far paura al ragazzo davanti a se. Ma non appena vidi il pugno di Harry - logicamente fuori di se grazie alla sbronza - avvicinarsi al volto di Zayn, accellerai il passo, giusto in tempo per afferrare il gomito di Harry molto saldamente.

«Ehi!» urlai a poca distanza da entrambi, scansando il corpo di Harry da quello del mio migliore amico senza forze, che ora mi ringraziava con un solo sguardo.

«Da dove diavolo spunti fuori tu, ragazzina?» mi sussurrò Harry, a pochi centimetri dal volto.
Il suo sguardo era davvero diverso rispetto a quello di qualche minuto prima; i suoi occhi erano di un verde molto più scuro e la sua mascella era tesa e metteva in risalto la sua lieve barbetta. Le sopracciglia erano aggrottate, e un ricciolo gli ricadeva sulla fronte. Mi permisi di scostarglielo, per poi passare una mano sul suo braccio tatuato, percorrendo la sua croce sulla mano, con le dita. Poi mi staccai, scrollando il capo, cosa diamine stavo facendo?

The Maze » h.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora