A L A S K A
Mi svegliai la mattina del 24 dicembre alle 6:30, pronta a svolgere come al solito il mio lavoro quotidiano. La mia mente si sforzava di dimenticare la straordinaria figura di merda fatta all'ospedale. Mi alzai dal letto e mi stiracchiai, guardandomi allo specchio che si trovava davanti a me. Feci una smorfia di disgusto: avevo i capelli completamente arruffati e due occhiaie che si sarebbero potute vedere anche dalla luna. Mi fiondai in bagno, sciacquandomi frettolosamente il viso e pettinandomi i capelli. Decisi di tenerli sciolti, solo perché era il mio compleanno (anche se, detta sinceramente, non sarebbe importato a nessuno) e mi misi un filo di mascara per apparire un pizzico più femminile. Indossai la solita uniforme da lavoro e uscii dalla mia stanza.
Percossi il tratto dal corridoio all'ascensore molto frettolosamente e poi scesi al piano terra. Incontrai alcuni dipendenti che mi diedero il buongiorno ed io ricambiai con un sorriso in viso, cercando di essere il più gentile possibile, almeno con quelli che se lo meritavano. Entrai in sala da pranzo trovandola completamente vuota e buia. Feci una smorfia e mi guardai attorno, non capendo cosa stesse realmente accadendo. Uscii di nuovo e chiesi informazioni a Sarah, una delle tante cameriere dell'hotel. Lei sorrise allegramente e fece spallucce. Rimasi male per la sua reazione e cercai di continuare a farle domande benché lei se ne fosse già andata. Afflitta, mi rigirai verso la sala da pranzo e rimasi sconvolta da quello che videro i miei occhi.
La sala era completamente ricoperta da coriandoli e palloncini, gremita di dipendenti che mi cantavano "Tanti auguri a te". Sorrisi imbarazzata cercando lo sguardo di qualcuno di familiare, quando i miei occhi incontrarono quelli di Zayn, al centro della platea, con un sacchettino in mano. Niall era a fianco a lui, anch'egli aveva qualcosa fra le mani. Negai col capo incosciente di quello che fosse appena successo. Nessuno mi aveva mai fatto una sorpresa del genere e non pensavo potesse succedere. Forse perché ero diventata maggiorenne, ma non potevo rendermene completamente conto, non avendo mai festeggiato nulla e non avendo mai partecipato ad una vera e propria festa di compleanno.
Socchiusi gli occhi e li riaprii velocemente, realizzando il tutto. Mi avvicinai ai due ragazzi, mentre intanto ringraziavo tutte le persone, dipendenti e clienti, che stavano cantando. Tutta la rabbia che avevo nei confronti di Zayn e Niall scomparì per qualche attimo, e li ringraziai a bassa voce. Zayn mi guardò intensamente e avvolse il mio corpo con le sue braccia, stringendomi forte a lui.
«Scusami, ti voglio bene.» mi sussurrò il moro all'orecchio.
Negai col capo facendogli capire che non importava e ricambiai l'abbraccio. Niall dopo poco si unii a noi e insieme mi urlarono "Tanti auguri Alaska!". Quando l'abbraccio si sciolse, sorrisi allegramente.
Anche Mr. Styles, che si trovava in fondo alla sala da pranzo mi augurò buon compleanno, e rimasi colpita da ciò, anche se dopo poco annunciò che entro mezz'ora la sala doveva trovarsi perfettamente in ordine. Lo ringraziai e ripresi a guardare i miei due amici.
«Questo è un pensierino che ho pensato di..di farti.» mi disse imbarazzato Niall, porgendomi il sacchetto.
Lo ringraziai e lo aprii con cura, cercando di apparire il meno maldesta possibile.
«Strappa la carta da regalo, sennò non porta fortuna.» mi sussurrò Zayn, che sicuramente aveva notato il mio impegno a far restare tutto intatto.
Dopo quell'affermazione strappai la carta dorata e vidi con stupore che si trattava di una bellissima sciarpa color rosa cipria che avevo visto quando uscimmo per comprare il vestito della festa in maschera. Spalancai la bocca e abbracciai Niall, ringraziandolo almeno un centinaio di volte.
Fu poi il turno di Zayn, che mi porse una busta bianca. Dentro ad essa trovai una scatolina, e quando la aprii trovai un paio di orecchini argentati con delle pietre di color verde smeraldo.
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The Maze » h.s
Fanfiction"Si dichiaravano guerra tutti i giorni, quello era il loro modo di affrontare sentimenti troppo forti da gestire. Loro due, intrappolati dai loro caratteri troppo simili e in perenne scontro, si amavano ma ancora non lo sapevano, e le loro anime era...