Capitolo 1 - Se gli angeli ridessero...

1.1K 50 14
                                    

Andreas Dermanis non era ancora un dottore. Aveva studiato molto e, come tutti, aveva iniziato dal basso, facendo l' infermiere. Era il suo primo giorno di lavoro al St. Thomas Hospital di Londra, e aveva intenzione di svolgerlo bene. Era appena entrato nell'ospedale quando una risata cristallina lo fece voltare. Un ragazzo, 16 anni circa, stava ridendo, tenendosi la pancia con le mani. Probabilmente rideva per qualcosa detto dalla ragazza accanto a lui. Andy provò una leggera sensazione di fastidio, come se avesse voluto essere il ragazzo che gli aveva suscitato la risata. Scacciò l'idea e andò a prepararsi.
Michael Holbrook Penniman Jr. Recitava la cartella col nome del paziente. Andreas chiese ad un'infermiera il perché di quel l'unico nome.
-Andy, vero? Ecco vedi, Mika è in stato terminale, ha un tumore ai polmoni, quindi tu sarai il suo infermiere...personale diciamo.- la ragazza, Rose, concluse la frase e corse ad occuparsi di qualche altro malato.
"Michael Holbrook Penniman Jr. ...sembra un nome da anziano. .." si disse. La stanza indicata era la 394, in fondo al corridoio, dove il sole batteva praticamente sempre. Entró e rimase paralizzato. Michael altri non era che il ragazzino che aveva quella meravigliosa risata, quel ragazzo che, a quanto pareva, poteva morire da un giorno all'altro.
Andy uscì dalla stanza e chiamò Rose.
- Rose,quel ragazzo...io prima l'ho sentito ridere! Non può essere in fase terminale! Lui...-
-Andy, so che sei sconvolto, lo ero anch'io, ma lui è la gioia dell'ospedale, lui è sempre allegro, canta e ride con tutti. Tranquillo, respira e torna dentro.-
Fece come richiesto e tornó dentro.
- Ciao!- esclamò Michael allegro.-Io sono Mika, tu come ti chiami?-
-Io...io sono Andy.- era stupefatto, come poteva essere così felice? -Senti...la tua ragazza dovrebbe uscire ora.-
-La mia...Andy, quella è mia sorella! - e di nuovo rise. Un suono argenteo e cristallino, celestiale.
"Quando sorride gli si illuminano gli occhi. Se gli angeli ridessero avrebbero la stessa risata." Pensava l' infermiere.
- Scusa, non ne avevo idea. Ma non puoi non avere una ragazza! -
-Diciamo che Mika è...completamente disinteressato al genere femminile. - intervrnne sua sorella.
-Quello che Zuleika intende dire è che sono gay. -
- Beh, tranquillo. Io pure. Mia madre e mio padre sono molto comprensivi, mi hanno accettato subito. E a scuola non ho mai avuto problemi. -
- Io no. I miei sono stati molto gentili, anzi, già lo sapevano. A scuola invece...diciamo che mi è successo un paio di volte di risvegliarmi mezzo morto in ospedale. Per me non è più una novità. - disse Mika.
- Un paio?!- intervenne sua sorella.-Mika è stato ricoverato sette volte in pericolo di vita e cinque per cose gravi ma non troppo. -
Andy si sentí mancare. Poi vide che Michael era comunque sorridente, e si meravigliò per la forza di quel ragazzo.
- Quanti anni hai? - chiese nuovamente Mika.
- 23. Tu?-
-16. 17 ad agosto.-
-Bene, Zuleika. Devi uscire per un po' okay? - chiese Andreas.
- Sì...- disse lei uscendo.
Quando se ne fu andata, Andreas studiò per bene il ragazzo. Aveva i capelli castani e ricci, con dei ciuffi che ricadevano sul viso e molto spettinati. Era alto e magro, ma non pelle ossa, si vedeva che era forte. Indossava abiti colorati e sembrava splendere di luce propria. Gli occhi..."Dio, i suoi occhi! " Pensava. Erano verdi come smeraldi, sinceri e con la forma tipica degli occhi di chi è caduto ma si è rialzato col sorriso. Si sentì mancare un battito.
"Placa gli ormoni" si disse."È un ragazzino, non ti piace."
Intanto anche Mika lo osservava attentamente. Andy era biondo, alto e con le spalle larghe, aveva tratti mediterranei, gli occhi azzurri erano curiosi ed intelligenti, vestiva normalmente, non colorato come lui. Pareva simpatico.
"Sicuramente è bello." Pensó. Poi si riscosse e iniziò a parlare.
- Senti Andy, so cosa mi vuoi chiedere. Me lo chiedono tutti i dottori. Non sono depresso, non sono triste né arrabbiato. Non ho voglia di piangere o di lamentarmi. Non scriverò libri e poesie sulla mia infelice condizione. Sto bene, per quanto me lo possa permettere il cancro, ho voglia di ridere e scherzare, amo la musica e amo cantare. Non ho paura di morire ma non ho intenzione di darla vinta alla vecchietta con la falce. Voglio combattere perché voglio vivere. Se cantando farò sorridere qualcuno avrò raggiunto il mio scopo. Certo, quando me l'hanno diagnosticato sei mesi fa, ero già terminale, ho avuto una crisi, ma poi ho visto quanta gioia avrei potuto portare qui e mi son detto: Perché no?. Cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno. Ad esempio, una cosa bella dello stare qui è che ho una camera tutta per me e ben illumimata, non come quella che devo dividere con Fortunè a casa. Poi posso cantare per tutti i malati, e riesco a renderli felici. - concluse. Il biondo era rimasto senza fiato, con la bocca spalancata. Come poteva un ragazzino di 16 anni avere pensieri del genere? Come poteva essere sempre allegro?
- Whoa, Mika...sono parole bellissime le tue. Davvero sai cantare?-
-Sì. Compongo le mie canzoni, cerco la melodia e canto. Vedi, sono dislessico, non riesco a leggere la musica, quindi faccio tutto ad orecchio. Non è proprio perfetto ma a me va bene. La mia canzone preferita è Grace Kelly. L'ho scritta quando mi hanno detto l'ennesimo no un paio di case discografiche. Mi dicevano che dovevo assomigliare di più a Robbie Williams e compari. Io però voglio essere solo Mika. Col mio stile, col mio genere, col mio modo di essere. Eccola.- e si sedette al piano.

Do I attract you?
Do I repulse you with my queasy smile?
Am I too dirty?
Am I too flirty?
Do I like what you like?

I could be wholesome
I could be loathsome
Yes, I'm a little bit shy
Why don't you like me?
Why don't you like me without making me try?

I tried to be like Grace Kelly
But all her looks were too sad
So I tried a little Freddie
I've gone identity mad!

I could be brown
I could be blue
I could be violet sky
I could be hurtful
I could be purple
I could be anything you like
Gotta be green
Gotta be mean
Gotta be everything more
Why don't you like me?
Why don't you like me?
Why don't you walk out the door!

(Getting angry doesn't solve anything)

How can I help
How can I help it
How can I help what you think?
Hello my baby
Hello my baby
Putting my life on the brink
Why don't you like me
Why don't you like me
Why don't you like yourself?
Should I bend over?
Should I look older just to be put on your shelf?

I try to be like Grace Kelly
But all her looks were too sad
So I tried a little Freddie
I've gone identity mad!

I could be brown
I could be blue
I could be violet sky
I could be hurtful
I could be purple
I could be anything you like
Gotta be green
Gotta be mean
Gotta be everything more
Why don't you like me?
Why don't you like me?
Walk out the door!

Say what you want to satisfy yourself
But you only want what everybody else says you should want...
You want...

I could be brown
I could be blue
I could be violet sky
I could be hurtful
I could be purple
I could be anything you like
Gotta be green
Gotta be mean
Gotta be everything more
Why don't you like me?
Why don't you like me?
Walk out the door!

I could be brown
I could be blue
I could be violet sky
I could be hurtful
I could be purple
I could be anything you like
Gotta be green
Gotta be mean
Gotta be everything more
Why don't you like me?
Why don't you like me?
Walk out the door!

-Mika, tu hai un dono fenomenale. Dico sul serio, hai una voce meravigliosa. È geniale!-
- Grazie Andy. Significa molto per me.-
Sorrise timidamente, con le guance arrossate. Andy sentí un brivido corrergli per la schiena. Dopodiché preparó Mika per la visita. Cambió la bombola dell'ossigeno e chiamò il dottore. Uscì dalla camera e pensó che il riccio era molto, molto bello. Poi si addormentò, sognando un paio di occhi verdi.

Stardust || MikandyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora