Capitolo 4- You are my drug

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(Da qui inizierò ad usare i Pov e Pof)
Andy's pov
Mi allontanai dalle morbide labbra di Mika sorridendo. Quanto avevo atteso per questo momento, eppure avevo sempre pensato che sarei stato io a prendere l'iniziativa finale, non lui. Avevo vacillato, stavo per allontanarmi ma poi mi ha baciato. Giuro, non avevo idea che sarebbe stato tanto meraviglioso. Le sue labbra erano morbide e delicate, bagnate a causa della pioggia, e aderivano perfettamente alle mie, Mika profumava di pioggia, di vento e di sorrisi. Secondo me, se i sorrisi avessero un odore, sarebbe proprio quello.
- Ma cosa ridi, idiota? - sussurrai ridacchiando.
- Andy, avevo paura che ti saresti allontanato di nuovo. Non hai idea di quanto non abbia sognato questo momento, per quello ieri ero così strano. -
- Mika...sei bellissimo. Sei perfetto, pensavo di non piacerti.-
Lui mi sorrise timidamente, poi mi lasciò un altro bacio sulle labbra. Stavolta era più intenso, le nostre lingue si sfioravano e si accarezzavano, il mio respiro si stava facendo pesante. Lui si staccò per poi riavvicinarsi di nuovo. Passammo cinque minuti sotto la pioggia, a baciarci e a parlare. Dopodiché lo riaccompagnai dentro, ben oltre il coprifuoco delle nove che aveva imposto la madre.
-Sono morto.- disse Mika alla donna.
-Oh, ci puoi giurare. - rispose lei arrabbiata.
- Non era una domanda, era una constatazione. -
- Ehm...- provai ad intervenire.
- Mamma...se ti chiedo scusa? Sai che ti voglio tanto tanto tanto bene? -
-Michael. Domani facciamo i conti. Ora voglio che mi raccontiate come e chi ha fatto il primo passo. -
Mika si mise a ridere, probabilmente ero sbiancato.
- Tu...noi...cioè. ..- balbettai.
- Stavamo scherzando, lui è inciampato e...- cominciò il riccio.
- E poi mi ha baciato. -
- Mika? Ma io credevo che...?-
-Come mai mi considerano tutti incapace di prendere l'iniziativa? - esclamò facendo il finto arrabbiato.
Noi ci mettemmo a ridere e lui si unì al coro. Aveva una risata melodiosa, faceva pensare solo a cose belle, era come una medicina. La mia preferita.
Joannie uscì poco dopo e rimasi solo con il mio "paziente"
-Hai una bellissima risata. - gli dissi. Lui avvampò, al suo solito. Si avvicinò a me e mi abbracciò fortissimo.
- Erano secoli che lo volevo fare. È stato orribile quando pensavo di non piacerti, del resto io sono solo...bè, io. E non ero mai piaciuto a nessuno.-
Lo baciai con delicatezza e lo feci sedere sulle mie gambe, come un bambino.
- Mika, se provi di nuovo a sminuirti in questo modo, potrei prendere in considerazione l'idea di regalarti un paio di occhiali.-
- Mi starebbero benissimo.- disse dandosi delle arie. Poi si fece serio. - Ma ora baciami. Sei la mia droga preferita Andy.-
- E tu la mia.-
Qualche ora dopo me ne tornai a casa, mi sentivo incredibilmente leggero, mi sembrava di svolazzare.
"Neanche una tredicenne è così smielata, riprenditi, sei un uomo, non una comune donnicciuola!"
Non riuscivo a dormire, ero troppo euforico. Alla fine mi addormentai, sognando un ragazzo riccio che cercava di afferrare la mia mano ma veniva portato via dal vento. Mi svegliai grondante di sudore, tremando.
Feci una doccia e corsi all'ospedale per assicurarmi che stesse bene.

Stardust || MikandyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora