Capitolo 21- Andy VS Jacobs

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Una frenata improvvisa. La macchina strisciò di lato, lasciando il segno dell'inchiodata sull'asfalto. Andy si era accorto troppo tardi del riccio colpito da un attacco nel mezzo della strada, non era riuscito a raggiungerlo in tempo da coprirlo. Ma almeno l'auto l'aveva solo preso di striscio.
Il ragazzo però era ancora scosso dagli spasmi, steso a terra, mentre il conducente della vettura scendeva velocemente per correre a vedere chi o cosa aveva urtato. Andreas si era precipitato verso Mika, e lo teneva in grembo, parlandogli dolcemente, in attesa che l'attacco passasse. Appena lo vide aprire gli occhi, appoggiandosi contro la sua fronte, gli disse:
- Stai bene?-
- Mai stato meglio. -
- Vai a farti fottere.-
- Solo da te, amore mio.- replicò il riccio sorridendo.
-Sei il più grande idiota del mondo. Mi hai fatto morire di paura. -
- State bene?- chiese l'altro uomo.
- Credo di sì, ma mi fa male il braccio, quello dove sono caduto...per il resto sto come sempre dopo un attacco. - disse Michael con una smorfia, cercando di rialzarsi.
- No, no, no. Sta giù, potresti aver picchiato la testa. - fece il biondo preoccupato.
- Sto bene, davvero, dammi solo una mano a tirarmi su...-
Andy lo aiutò ad alzarsi sorreggendolo. Non riusciva a rimanere in piedi da solo.
-Sicuro che ce la fai?-
-No, non sono sicuro. Andy, credo di star per svenire...-
Il greco lo afferrò giusto in tempo, prima che cadesse.
- Volete un passaggio? - chiese il signore.
- Oh, grazie mille signor...-
-Chiamami Edmund. Dove ti devo lasciare? -
-Al St. Thomas Hospital, grazie. -
-All'ospedale? -
-Sì, Michael è ricoverato là. Ha il cancro. - concluse spiccio il ragazzo. Non aveva intenzione di rispondere ad un terzo grado. Non in quel momento.
Una volta arrivati, l'imponente figura di Joannie Penniman si stagliò davanti a loro, severa.
- Si può sapere che fine avevate fatto? Il coprifuoco era alle dieci e mezza, non alle undici passate.- poi si accorse del riccio, sveglio, ma pallido. - Che hai, Mika?-
-Ha avuto un attacco nel mezzo della strada, è stato quasi investito ed il signor Edmund è stato così gentile da riportarci qui quando è svenuto. - spiegò frettolosamente Andy.
- Vieni, portiamolo di là, nella sua stanza. Oh, per fortuna che c'eri tu, se gli fosse accaduto qualcosa mentre era da solo...-
- Tranquilla signora Penniman, lo tengo sempre sitto controllo. -
-Quante volte ti ho detto di chiamarmi Joannie? -
-Scusi...scusa Joannie. -
Lei sorrise.
-Scusatemi, eh, non per disturbare il quadretto, ma io starei leggermente maluccio, non è che potreste fare i vostri convenevoli più tardi? - fece Mika alle loro spalle.
- Che intendi?- chiesero i due.
-Intendo che sto per avere il secondo attacco nel giro di un'ora. - spiegò lui, con un sorrisetto preoccupato.
- Maledizione! - esclamò il biondo, sorreggendolo. - Joannie, sta per svenire, portiamolo dal...dal dottor Jacobs. - non tentò nemmeno di celare il disgusto.
- No...no, per favore, non da lui!- imploró Mika. Non voleva finire tra le sue mani. - Ti prego, Andy! -
- Non posso, Mika, lui è il tuo dottore! E per quanto odio la cosa, non posso farci niente. Scusami, ma devo farlo.-
Appena il dottore li vide, una smorfia vittoriosa si fece spazio nel suo volto olivastro.
-"Sospendete le cure", "non servono a nulla"- li scimmiottò. -Beh, hai visto cosa succede a smettere? -
Andy si conteneva a fatica, voleva solo andare da lui e dargli un bel pugno, dritto sul naso."O nell'occhio. Nell'occhio fa un male cane". Si diceva. Respirò profondamente, contando fino a dieci, per poi premere dolcemente sul riccio per farlo camminare verso Jacobs. Gli sembrava di mandarlo al macello. Rose, la cara Rose, amica del biondo dal suo primissimo giorno di lavoro, si avvicinò a lui.
- Ho scoperto perché ha tutti questi attacchi. - sussurrò. -Hai mai letto il prequel di Shadowhunters? -
-Sì, ma che c'entra? -
- Ecco, il Poenaxiphor ha su Mika lo stesso effetto che ha lo yin fen su Jem. In pratica, senza la droga, in questo caso il farmaco, il suo corpo si consuma, riesce a resistere per pochi giorni. Prendendola, invece, morirà lo stesso, ma più lentamente. E Jacobs lo sa, puoi scommetterci. Non capisco perché odia tanto Michael, fa di tutto per fargli pesare di più la cura, gli prescrive medicine che non solo non hanno effetto, ma lo fanno anche stare male.-
Questo era troppo. Andy fermò il riccio, mettendosi davanti a lui.
- Lei. Non. Lo. Toccherà. Non le permetterò di fargli ancora più male di quanto non abbia già fatto. -
-Ascolta, ragazzino, io sono medico, so quello che faccio. Senza le cure morirà in poco tempo. Massimo tre settimane. Con la cura, invece, potrebbe avere ancora qualche mese davanti. A te la scelta: preferisci vederlo star male, con attacchi sempre più frequenti, o preferisci averlo accanto ancora per un po'?-
Lo odiava. Oh, quanto lo odiava. Ma aveva ragione, non poteva.
- Scusate, non ho voce in capitolo io?- disse Mika, alzando la voce.
- Tu non puoi capire queste cose.-
-Invece sì! Non sono uno stupido, so benissimo che con o senza Poenaxiphor morirò, ma...ma voglio stare con te, per più tempo possibile. - concluse, rivolgendosi al biondo.
- Ma...-
-Lo so. Appena vedrò che la situazione inizierà a degenerare, cercheremo qualcos'altro. Altrimenti, smetterò con quello stupidissimo farmaco.-
Non l'aveva mai visto così. Aveva sempre pensato a Mika come ad un cucciolo, bisognoso di attenzioni. Ma non era solo quello, Mika era molto di più. Non era solo come come la brezza marina, come un prato verde, come un sorriso da bambino, questo caratterizzava solo una piccola parte. Poteva anche essere deciso, forte, sicuro. Quei mesi passati lontani l'avevano cambiato. In meglio. Era cresciuto. Certo, non aveva perso quel suo lato infantile, quello predominante, del bambino pieno di sogni e sorrisi. Ma aveva anche imparato che la vita non era rose e fiori, l'aveva imparato sulla sua pelle. Andy era completamente catturato da lui. Si avvicinò al suo orecchio e sussurrò:
-Ti amo, Mika.-
Il ragazzo sorrise timidamente, arrossendo.
- Anche io. Tantissimo. -

Stardust || MikandyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora