Alexis' pov
Appena finì di parlare mi maledissi mentalmente. Sembrava che avessero risucchiato tutto il colore dal viso di Mika e tutta la brillantezza dai suoi occhi. Sembrava sul punto di svenire e mi avvicinai a lui.
- Michael...stai bene?-
-Io...tu...Andy....-cercava di parlare ma non riuscivo a capire cosa diceva. Alla fine rinunciò alle parole e scoppiò a piangere, scosso dai singhiozzi. Io mi avvicinai ancora e lo abbracciai.
- Ehi...cos'è successo? Vuoi parlarne? -
-No! No, no. Voglio solo dimenticare. Diceva che...che...-
Poco a poco riuscì a capire tutta la storia ed una rabbia enorme si impossessò di me. Non ero geloso del ragazzo, io ero venuto a Londra per lasciare Andy, per dirgli che una relazione a distanza era troppo difficile e per spiegare che mi piaceva un altro ragazzo. Arrivo qui e vedo che lui si è approfittato di un ragazzino, di un ragazzino fantastico. E per cosa? L'ha preso in giro, gli ha detto che lo amava...oh, gli farò un bel discorsetto. Eccome se glielo farò. In quel momento entrò proprio lui.
"Parli del diavolo e spuntano le corna" pensai.
Mika mi fece allontanare e, avvicinandosi al biondino, gli diede uno schiaffo, guardandolo negli occhi. E lo guardava con quegli occhioni trasparenti, che mostravano tutto il suo dolore, non fisico, ma più profondo. Poi uscì di corsa, tentando di asciugarsi le lacrime con la felpa.
Mi feci avanti io.
-Certo che sei proprio uno stronzo.-
-Alexis? Cosa...tu...Mika?-
-Perché Andy? Non ti basta aver fatto soffrire Lucas, anche Michael adesso? Andy, quel ragazzino ha il cancro. Soffre già abbastanza per conto suo, non importa che ti ci metta anche tu.-
Lui mi guardò, cercando di giustificarsi.
- Alex, non volevo...io pensavo che ormai fosse finita...-
-Non è vero. Ho studiato psicologia per anni, capisco quando qualcuno mente. Tu lo sapevi perfettamente, speravi solo che non mi sarei fatto vivo, perché non hai abbastanza fegato da prendere l'iniziativa di lasciare il ragazzo che non ti piace più. Io ero venuto per questo. È finita, e spero che tu impari la lezione. Ed inoltre, non sperare che Mika ti perdoni. Io non l'avrei fatto e nemmeno tu.-
Così dicendo uscì dalla stanza.
Andy's pov
Era la centesima volta che cercavo di chiamare Mika per spiegarmi. Non sapevo di preciso cosa dire ma mi volevo scusare. Mi mancava il ricciolino, mi mancava sapere che comunque lui era sempre lì. Dopo una settimana ancora non l'avevo visto, mi avevano spostato di reparto, adesso stavo con un vecchietto malato di cuore che raccontava le barzellette sporche più belle del mondo. Però quel vuoto non mi lasciava. Una sera, mentre tornavo verso casa un uomo mi fermò.
- Scusa, sei tu Andy Dermanis? -
-Sì, perché? -
-Sono il Dr John , vorrei parlare con lei in privato. -
Camminammo in silenzio fino a casa mia, quando ci sedemmo sul divano iniziò a parlare.
- Allora, io sono lo psicologo di Mika. Qualche anno fa, prima che la musica lo salvasse, Michael era autolesionista. Si tagliava perché sentiva di essere uno sbaglio, un errore. Poi ha iniziato a cantare e a suonare e ne è uscito. Continuavo a vederlo una volta a settimana, parlavamo del cancro e di tutto quello che lo preoccupava. Da qualche tempo mi parlava di un ragazzo con gli occhi colore del cielo che gli aveva fatto perdere la testa. Eri tu. Andy, sarò chiaro. Non ho più visto Mika da...Alexis ed ho paura che abbia combinato qualche cazzata.-
-No...no...no! Devo andare da lui, gli spiegherò tutto, devo vedere come sta!-
- Sai dove sta?-
-Uhm...no.-
Mi diede l'indirizzo ed io mi precipitai a casa sua. In casa c'era solo sua sorella che, essendo molto...ehm...alterata con me, mi gridò dietro cose poco gentili e non mi fece nemmeno avvicinare. Dopo un'altra settimana ancora non l'avevo visto e sentivo il vuoto al cuore sempre più grande. Sapevo per certo che Alexis era diventato un suo amico, tanto da farsi spostare in una scuola di psicologia qua in Inghilterra ma, anche da lui, silenzio assoluto.
Sapevo di essere stato un idiota. Chissà cosa aveva pensato Mika...probabilmente che volevo solo portarlo a letto. Mentre, come al solito ormai, camminavo per Londra quando entrai al St. James Park. Il parco dove ero stato con il mio riccio...ci eravamo baciati per la prima volta quella sera. Poi, alla "nostra" panchina, vidi un ragazzo con una felpa rossa che piangeva. Oh, sapevo bene chi era. Come non saperlo?
-Mika...- sussurrai.
Mi avvicinai lentamente, non mi aveva visto. Mi accostai a lui e lo abbracciai.
- Mi dispiace. - dissi semplicemente. Sarebbe stato inutile dilungarsi in discorsi strappalacrime, se mi odiava bastava quello. Misi tutto il mio dolore e la mia sincerità in quelle parole. Pensavo che, appena mi avesse sentito, si sarebbe allontanato dicendo qualcosa. Invece mi abbracciò a sua volta, piangendo ancora più forte sulla mia spalla. Lo lasciai fare. Dopo settimane di lontananza mi sembrava di toccare il cielo con un dito anche solo abbracciandolo.
- Ti amo...anche se tu non ami me, io ti amo.- mi bisbigliò all'orecchio.
- Mika. Io ti amo davvero. Alexis...è stato un errore mio, non avevo abbastanza coraggio per lasciarlo e pensavo che se non fossi piaciuto a te almeno avrei avuto lui. Ti giuro, pensavo di amarlo. Poi ti ho conosciuto ed ho provato per te un sentimento così forte, non ne proverò mai di simili.- risposi. Sapevo che per lui era difficile, non sapeva se fidarsi di me ma...non ebbi tempo per finire di pensare che mi baciò. Gli misi le mani sul volto, asciugandogli le lacrime. O mio Dio, non pensavo che sarebbe stato così. ..bello.
-Possiamo riprovare? Ti prego, fidati di me.- implorai. Non lo potevo perdere un'altra volta.
-Penso di poterti dare una seconda chance. - rispose lui convinto. Quando lo guardai mi mancò un battito: era emanciato e con gli occhi gonfi e rossi di pianto. Istintivamente gli presi le braccia, tirando su le maniche. Aveva delle cicatrici recenti, alcune ancora bendate. Iniziai a piangere anche io, poi, delicatamente, gli lasciai un bacio su ognuna di esse.
- Non farlo più, ti prego. Se ti succedesse qualcosa. ..-
-Promesso. Se stai con me voglio solo sorridere.-
-Ti amo. -
- Anch'io. Non sai quanto. ..-
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Stardust || Mikandy
FanficMichael Holbrook Penniman Jr. è un ragazzo di 16 anni, paziente in fase terminale, con un grave cancro ai polmoni. Andreas Dermanis invece è un giovane infermiere di 23 anni, appena assunto, a cui viene assegnato proprio Michael. I due si innamorano...