Capitolo 13 - Love You When I'm Drunk

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Andy's pov
Entrai nel mio piccolo appartamento di Atene con il trolley e lo zaino in mano. Mi sentivo il più grande idiota del mondo,ed il profumo di Mika che impermeava le mie cose non mi aiutava molto nel mio intento di dimenticare. Avrei dimenticato lui,Alex,James,l'ospedale...tutto. Volevo ricominciare una nuova vita da zero. Sistemai di nuovo i miei vestiti e tutte le mie cose. Presi in mano la telecamera e la accesi:c'era ancora il video che avevo fatto con Mika, dove lui rideva. Lo cancellai, pentendomene subito dopo. Per fortuna me l'ero salvato sul laptop. Ne trovai un altro,sempre di Mika, che però non avevo fatto io.
-Ciao Andy, sono io. Non so quando vedrai questo video, io potrei essere già morto. Volevo dirti che ti amo, e che non so per quanto tempo riuscirò a dirtelo ancora. Poi volevo chiederti scusa se ti ho fatto stare male, credimi, io non volevo assolutamente che fosse così la nostra storia. Avrei voluto conoscerti in un altro modo,in un altro contesto, in un'altra vita. Magari sarei stato un normalissimo sedicenne sano, da adulto avrei potuto fare il cantante, e magari la mia famiglia non mi avrebbe guardato sempre come un cucciolo abbandonato. Odio quando fanno così. Insomma, sono ancora qui,no? Sono vivo e riesco ancora a pensare con la mia testa. Certo, morirò. Ma fino a quel momento vorrei essere guardato come un essere umano. Non come una strana creatura condannata a morte. Comunque ho deciso di fare questo video per parlarti. Sai che poco tempo fa sono stato portato in terapia intensiva, ma non sai che sono peggiorato, il tumore si sta espandendo ovunque. Ovunque. Quello che volevo dirti era solo scusa, se ti ho fatto stare male. Ah, e ti volevo anche chiedere (se non è già passato) se potevi scrivere il mio elogio funebre. Vorrei...sí, insomma, vorrei un ultimo ricordo di te, prima di finire sotto terra. Grazie. -
Il video si interruppe ed io non mi qccorsi di avere gli occhi lucidi fino a quando le lacrime iniziarono a bagnarmi le guance. - Vorrei poterti odiare.- dissi, rivolta verso l'immagine di Mika. -Oh, si, lo vorrei tanto. E invece ti amo. Che è peggio. -
Diedi un calcio alla sedia e mi buttai sul divano. Mi alzai poco dopo, deciso più che mai a dimenticare. Uscì ed entrai in un piccolo locale, piccolo ed impregnato dall'odore di alcool.
Presi un qualcosa da bere, non so di preciso cosa. Poi un'altro. Ed un altro ancora. Verso le due di notte mi buttarono fuori e mi diressi verso casa, ubriaco fradicio. Andai a sbattere contro un ragazzo dall'aria familiare che mi guardò sorpreso per un attimo.
- Andy?-
-Siiiiiii- dissi io, strascicando l'ultima lettera.
- Sei ubicaco.-
-E tu sei un genio. -
- Ok, vieni. Ti porto a casa tua.-
-Alex...lo amo solo quando sono ubicaco. -
- Stai farneticando. Vedrai che mal di testa avrai domani...-
-Ma io voglio Mikaaaa-
Il suo viso si oscurò.
- Hai fatto la cosa più orribile e meschina che potevi fare a quel ragazzo. Potresti vivere ancora cento vite e non lo meriteresti, lo sai? L'hai abbandonato...vedrai che ti faccio appena torni sobrio-
-Mmm...ma lui come sta?-
-Benissimo, una favola.-
Io ridacchiai, non so perché, e Alexis mi diede uno schiaffo.
- Ahi.-
-Te ne meriteresti mille di questi. Non...non posso credere che tu l'abbia fatto di nuovo. Pensavo fossi una persona migliore, ma ti ho sopravvalutato. Tornerò a Londra il prima possibile, non voglio che Michael si lasci morire. O peggio, che dia una mano alla morte. Ho l'aereo dopodomani, non...non provare a chiamarlo. Non farlo stare ancora peggio.-
- Alex...-
-Che c'è, sei tornato sobrio adesso? Quando ti dico che lui non vuole più avere a che fare con te? - mi fissava disgustato. -Andreas, perché? Cosa ti ha fatto? Perché lo fai stare così? Quando ieri è tornato a casa, non voleva nemmeno mangiare, o bere, o parlare.-
-Ma...ma lui mi ama?-
-Certo. Ed è questo il problema. -
Sorrisi. Dopotutto, sapere che ancora mi amava, era una bella soddisfazione. Voleva dire che...che? Non lo sapevo. Sapevo solo che se ero ubriaco lo amavo anch'io.
Alex mi riportò in casa e mi lanciò un'aspirina.
- Per la testa. E ora dormi.-
Poi uscì ed io mi addormentai.

Stardust || MikandyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora