Arrivai velocemente e corsi nella sua stanza. Lui era lì, che dormiva sereno, con i ricci che gli ricadevano sulla fronte, le palpebre abbassate a nascondere i suoi meravigliosi occhi color foresta. Aveva il respiro regolare, e a quella vista, anche il mio si calmó. Mi avvicinai a lui e gli sfiorai la guancia con le labbra. Lui mugugnò e borbottò qualcosa che assomigliava ad un "ancora cinque minuti..." mentre giocherellavo con i suoi capelli gli posai un altro bacio sulla fronte stavolta.
- Mika...Mika sono Andy. Sveglia dai! - sussurrai vicino al suo orecchio. Lui aprì gli occhi, mi vide e sorrise. Poi si mise di lato e mi fece cenno di raggiungerlo. Mi sdraiai e feci una smorfia:
-Come fai a dormire su questo mattone tutte le notti? -
-L'abitudine... che ore sono? -
-Le sei di mattina. -risposi ridacchiando.
- LE SEI?- tuonò lui. -Tu mi hai svegliato alle sei? !-
- Ma come, un tipo mattiniero come te...-
-Prendi in giro? Allora fino alla prossima settimana non avrai nemmeno un bacetto sulla guancia da me!-
-No, dai! Mika, siamo ancora a lunedì! -
-Nein. Finché non chiedi scusa non ti sfiorerò nemmeno. -
- Scusa...scusascusascusascusa! -
- Perdonato.-
Poi mi baciò e dimenticai quello che volevo dire. Spostò le labbra sul mio collo, facendomi correre un brivido per la schiena. Appena si staccò io sorrisi e ricambiai il favore, facendolo sospirare. Dopo qualche minuto mi stavo per addormemtare accanto a lui.
- Mika...-dicevo tra un bacio e l'altro. -Mika, sono le sei...-
-Se sei stanco posso anche smettere...-
-Permettiti e ti ammazzo.- risposi. In quel momento la sua mano era passata sotto la camicia, facendomi rabbrividire.
Non riuscivo a pensare, sentivo, vedevo e volevo solo lui. Iniziai a sfilargli la T-shirt velocemente, così come lui aveva fatto con la mia camicia. Restai per un secondo imbambolato:era troppo bello per essere vero. Sembrava la statua di un dio greco, alta, forte e bellissima. Mika era abbastanza forte ma non un tutto muscoli, era un mix tra forza e debolezza meraviglioso.
Tornammo a far combaciare le nostre labbra, i corpi che bruciavano al contatto con l'altro. Iniziai a scendere verso i suoi pantaloncini ma la sua mano mi fermò.
- Andy. Non voglio avere la mia prima volta in un ospedale okay? Troppo deprimente. Quando saremo in un altro posto, da soli...chissà. Se farai il bravo infermiere allora sì. -
- Ti va di uscire dopo? Il dottore dice che stare sempre chiuso in ospedale non fa bene. Potremmo andare al cinema e poi a casa mia. ..da soli...-dissi malizioso. Lui arrossì, sembrava un bambino!
- A me va benissimo dottor Dermanis. -
- Mmmh...mi piace come suona:dottor Dermanis. Suona molto bene, potrei abituarmici.-
-Ma datti meno arie!-
Scoppiammo a ridere, poi si rimise la maglia.
- Comunque scusa. So di non essere un granché ma a giudicare dalla bocca spalancata che avevi probabilmente ti aspettavi di più. Perdonami.-
Lo zittì poggiando le mie labbra sulle sue.
- Mika. Tu sei bellissimo. Se avevo la bocca aperta era perché non credevo che fosse possibile essere così belli.-
Divenne un peperone e mi abbracciò fortissimo.
- Grazie. -
- Per cosa? -
- Per tutto.-
Fine Andy's pov
Quel pomeriggio era stato il più divertente sabato di Mika,da molto tempo a questa parte. Di solito i suoi pomeriggi erano divisi tra visite,dottori e pareti bianche di un ospedale. Abbastanza deprimente,no? Andy lo aveva portato al cinema,la prima volta che ci tornava dopo la diagnosi. Avevano guardato...non sapeva nemmeno cosa,aveva passato tutto il tempo a pensare al famoso dopo progettato da Andy. Arrivarono all'appartamento del biondo poco dopo le sette, quindi decisero di preparare qualcosa di veloce per poi stare un po' insieme. Mentre mangiavano Mika continuava a sorridere, pensando a quel dopocena molto speciale. Poi arrivò l'ansia.
"E se non gli piacesse? E se combinassi un casino? "
Andy, notando l'evidente stato di nervosismo del riccio si avvicinò ed iniziò ad accarezzargli i capelli, tentando di calmarlo un po'.
-Che hai? -
- Nulla...-
-Guarda che me lo puoi dire eh! Sono o no il tuo ragazzo? -
-Il fatto è che tu sei più grande, non so quali siano le tue aspettative, ho paura di fare un disastro e ho paura di non essere bravo...-
- Mika, stop. Ascolta, non posso dire che è inutile che ti preoccupi, anche per me è stato così la prima volta, ti dico solo che non devi avere paura nè di deludere me, né di combinare un disastro. Già il fatto che tu ti lasci togliere la maglia da me mi rende felicissimo. -
- Come...come lo sai?-
-Zuleika. Qualche sera fa mi ha chiamato per dirmi di non correre troppo con te, che da piccolo spesso ti picchiavano- e a quelle parole una vena iniziò a pulsare pericolosamente.-e che non ti togli mai la maglietta se puoi evitarlo. Stamattina, quando te la sei lasciata sfilare mi sono sentito la persona più felice del mondo. -
- Grazie Andy. Grazie mille. -
Da quel momento in poi lasciarono da parte le parole, le ansie ed il mondo intero. Con le labbra incollate si diressero verso la camera, Andreas chiuse la porta con un calcio e si gettò ancora sulla bocca del più piccolo.
"Certo che sa baciare proprio bene!" Pensava tra un bacio e l'altro.
Mika si fece coraggio e spostò le labbra sul collo del biondo, iniziando a slacciargli la camicia. Mentre il greco gli sfilava la T-shirt, non si sentiva osservato o in pericolo, si sentiva semplicemente protetto.
- Andy...- sussurrò.
- Cosa?-
-Ti...ti devo dire una cosa...-
-Che?- l'infermiere si stava inquietando.
- Ti amo.- disse con semplicità il suo ragazzo.
- Cosa?- i battiti del cuore erano aumentati in modo preoccupante.
- Ti amo. Ti amo, ti amo!- Mika stava ridendo, felice di averlo capito e di averlo detto.
- Dillo di nuovo. ..- chiese Andy, beandosi di quelle bellissime parole.
-Ti amo Andy. Amo tutto di te, i tuoi occhi, il tuo carattere (diciamocelo) insopportabile, le tue labbra, le tue mani che mi sfiorano...quando sto con te mi sento amato, protetto e felice. Ti amo, ti amo, ti amo!-
- Ti amo anch'io Mika!- disse piangendo l'altro. Piangendo di gioia. Da quel momento in poi, fecero tutto con calma, senza foga, godendosi il contatto col corpo dell'amato, accarezzandosi e guardandosi negli occhi, sussurrandosi quei "ti amo" tanto speciali ed importanti per loro.
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Stardust || Mikandy
FanfictionMichael Holbrook Penniman Jr. è un ragazzo di 16 anni, paziente in fase terminale, con un grave cancro ai polmoni. Andreas Dermanis invece è un giovane infermiere di 23 anni, appena assunto, a cui viene assegnato proprio Michael. I due si innamorano...