-Sai che ti amo? Non ti lascerò mai più, mai.- continuava a sussurrare Andy ancora abbracciato al riccio, appoggiato al tronco di quella quercia.
- Andy...so che non lo farai. Ed in ogni caso...Origin of love, Underwater e Stardust ti riportano dritto filato a casa.-
-Sai, quelle canzoni sono state solo il pretesto ufficiale, sarei tornato lo stesso da te, perché ti amo e non ho mai smesso di amarti. -
- Anche io ti amo, tantissimo. - poi guardò l'ora e sospirò. - Andy, mi accompagneresti...sí, insomma, a...devo prendere il Poenaxiphor. Per favore, da solo...fa troppo male. - disse abbassando la testa. Andy gli mise la mano sotto il mento, alzandogli il capo, cercando i suoi occhi.
-Mika...non devi abbassare lo sguardo, certo che ti accompagno. Sono o no il tuo infermiere? -
Il ragazzo sorrise e appoggiò di nuovo le labbra sulle sue, per un secondo, staccandosi subito dopo.
-Muoviamoci, prima iniziamo e prima finiamo. Quindi porta quel tuo magnifico fondoschiena nella tua stanza. - esclamò Andy, facendo avvampare Mika.
- Shhh! Abbassa la voce, ci hanno sentito tutti!-
-Ma è vero, Madre Natura è stata molto brava con te!-
Il riccio gemette esasperato, per poi afferrare il braccio del fidanzato e trascinarlo dentro, tra gli sguardi di dottori e pazienti. Siccome il color porpora non si decideva a lasciare la sua faccia, la seppellì nell'incavo del collo di quel biondo che lo faceva impazzire, in tutti i sensi.
- Ti odio.-
-Io invece ti amo- rispose Andy sorridendo.
- Ah, guarda, ti amo anch'io, ma mi farai andare in manicomio!-
Il greco gli diede un affettuoso bacio sulla punta del naso.
- Mika, la sala è pronta per te.-
-Sì, ma io non sono pronto per la sala!- piagnucolò, lamentoso.
- Dai, ti tengo la mano, promesso. E quando farà più male la stringerai forte, okay?-
-Okay. Grazie.-
Il più grande strinse forte Michael tra le sue braccia, per poi farlo alzare.
Appena finirono di fargli tutte le cure, Andy lo prese per mano, portandolo fuori.
- C...come facevi a sapere che fuori...che fuori sto meglio? -
- Non lo sapevo. Volevo solo farti prendere un po' d'aria. -
- Grazie, dottor Dermanis. -
- Lo dico e lo ripeto, suona benissimo. -
-Andreas Dermanis! Cosa credi di fare con lui?- gridò una voce da dietro di loro. -Brutto stronzo, lascialo stare subito! -
-È sempre un piacere udire i tuoi soavi toni la mattina, Alex.-
-Non fare il simpatico, allontanati subito da Mika.-
-Ehm...- provò a dire il riccio.
- Stanne fuori! - ringhiarono in coro gli altri due.
-Oh...ok. Anche se parlate di me...-
-Alex, abbiamo chiarito, stiamo...-
-Non ti merita, ti farà solo soffrire! -
-No. Non più. - intervenne Mika.-Non più Alex. -
- Come vuoi.-
Si allontanò a grandi passi, infuriato.
- Gli passerà, fa sempre così. -
- Speriamo...-
- Andy...i colori...-
L'attenzione di Andy passò subito dalla figura lontana di Alex a quella di Mika, improvvisamente impallidita.
- Mika...stai bene?-
-Dove...chi...come?- farfugliò, per poi cadere tra le braccia del biondo, preoccupatissimo. Aveva le pupille dilatate, gli occhi spalancati e vitrei, sembrava sull'orlo di un attacco epilettico.
- Mika! Mika, cosa ti succede? Che hai fatto? -
Il riccio continuava ad emettere suoni senza senso, guardandosi intorno disperato. Due forti braccia fecero spostare Andy ed un medico prese in braccio il ragazzo.
- Muoviti, ha un attacco, portalo subito di là, io chiamo il suo dottore! - disse l'uomo. Il greco si riprese e corse verso l'ospedale, maledicendosi per averlo portato così lontano.
- Mika...non chiudere gli occhi, dimmi qualcosa! -
-Di...di che colore...i tuoi occhi?-
-I miei occhi? Dimmelo tu.-
-Non lo so...vedo...come...tutti...-
Non disse più nulla, svenendo e cadendo.
- Mika!- esclamò Andreas, prima di riprenderlo e trascinarlo di peso dentro. Subito due uomini lo portarono in un'altra stanza, lasciando il biondo da solo.
Qualche ora dopo, il riccio rientrò barcollando in camera sua, andando incontro a Andy.
- Mio Dio, mi hai fatto preoccupare tantissimo! -
- G...grazie. Oggi non è stato...forte come al solito...-
Si abbracciarono, appoggiandosi al letto, per poi iniziare a baciarsi dolcemente.
- Quello che mi hai detto...del colore dei miei occhi...cosa vuol dire? -
-Non so, so solo che tutti i colori mi si confondevano davanti, e non riuscivo a capire se i tuoi occhi erano azzurri o rossi o neri, avevo male ovunque, poi non ricordo. Ecco uno dei famosi "attacchi". Ma oggi sono stato fortunato, una volta mi successe per la strada, mentre camminavo, semplicemente caddi giù e una macchina quasi mi investiva. Ero con Fortunè, si è spaventato un sacco, il mio fratellone. -
- Oggi ho sbagliato, mi sono fatto prendere dal panico. Non succederà più. Te lo giuro.-
Il ragazzo lo strinse forte, chiudendo gli occhi. L'altro gli fece segno di appoggiarsi sulla sua spalla, ma lui preferì accoccolarsi sul suo petto, mentre il biondo gli accarezzava i capelli.
- Sembri un gattino che fa le fusa.-
- Meeeooow!- fece Mika.
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Stardust || Mikandy
FanfictionMichael Holbrook Penniman Jr. è un ragazzo di 16 anni, paziente in fase terminale, con un grave cancro ai polmoni. Andreas Dermanis invece è un giovane infermiere di 23 anni, appena assunto, a cui viene assegnato proprio Michael. I due si innamorano...