Capitolo 9

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<<- Daddy?-

Harry guardò sorpreso il castano mentre entrava nella stanza, chiudendosi rabbiosamente la porta alle spalle, il suo Daddy era arrabbiato. Si ritrasse sul letto fino a toccare con la schiena la tastiera, in quel momento indossava solo delle minuscole mutandine rosse che gli stringevano deliziosamente il bacino.

Mi sembra di averti detto che non mi piace condividere ciò che è mio. —Il suo tono di voce era basso ma forte e chiaro, si sentiva la nota di rabbia, solo che Harry non ne capiva il perché.

Harry annuì alle parole del suo Daddy, cercava però di ricordare cosa avesse fatto di sbagliato. Mentre lui rifletteva Louis si accomodò sull'angolo del letto, i suoi movimenti richiamarono l'attenzione del piccolo che notandolo osservò come questo si stesse svestendo. Prima si tolse la camicia, poi i pantaloni, alzando leggermente le gambe dal pavimento. Harry lo guardava attento.

Sdraiati a pancia in su e apri apri le gambe. —Gli ordinò il ragazzo dagli occhi azzurri e il riccio lo fece immediatamente dopo aver risposto con un "Sì, Daddy ".

Il castano si tolse i pantaloni e avvicinandosi alle gambe del moro si mise in mezzo, il pacco di Harry deformava il perizoma rosso, la stoffa veniva allargata verso l'alto.
Louis a quella vista si morse il labbro inferiore iniziando ad accarezzargli le gambe, con una mano gli toccava il glande superficialmente, facendolo gemere.

Mettiti a carponi, bimbo. —Parlò in tono imperativo Louis.

Sì, Daddy.

Il moro si voltò, accomodandosi come gli era stato detto. Quando Harry si appoggiò sui gomiti e sulle ginocchia Louis gli si avvicinò da dietro, dandogli una sculacciata su una natica.

Daddy! Mormorò il riccio con un gemito, non molto comprensibile.

Il castano sorrise all'ascoltarlo e sentì il proprio sangue dirigersi verso il suo cazzo, ormai duro. Così gli colpì di nuovo la stessa natica e con grande piacere notò che ormai era rossa, amava come la pelle del riccio fosse pallida e perfetta da marcare.

Nella stanza si sentivano solo i gemiti, la respirazione agitata di Harry e il suono delle sculacciate, entrambe le natiche erano rosse, quasi bordeaux, per questo il castano decise di lasciarle stare per concentrarsi sui suoi boxer, liberando la sua erezione.
La fece scontrare contro il sedere del ragazzino. Quest'ultimo al sentirlo girò la testa, mordendosi il labbro inferiore al vedere il meraviglioso cazzo di Louis, il quale notando la sua reazione si mise a ridere.

Testa in avanti, Harry.

Il riccio obbedì pigramente mettendo l'espressione da cucciolo ferito, lui voleva vedere il grosso cazzo del suo papino. —Sì, Daddy.

Il maggiore sorrise al sentirlo, quella parola lo faceva eccitare da morire.

In ogni mano prese una natica e separandole lo penetrò in profondità, senza preavviso.
Harry si spinse in avanti, appoggiando la testa sul cuscino e gemendo, anche Louis lo fece e senza resistere oltre iniziò a fotterlo violentemente. In mezzo alle spinte, il castano continuava a sculacciarlo duramente.

...

—Potresti smetterla di chiamarmi Daddy e di gemere come un idiota! —Gridò Niall a Harry, il quale sussultò quasi cadendo dalla sedia.

Le sue guance diventarono subito rosse, così come il suo culo nella sua immaginazione, al notare questo particolare capì quello che era appena avvenuto. Erano in una caffetteria, stavano aspettando Amy e lui si era messo a gemere ad alta voce e a chiamare il suo migliore amico 'Daddy'. E la cosa peggiore era che non solo era conosciuto da tutto il personale, ma che stesse ancora fantasticando sul suo psicologo. Aveva appena fatto la più grande figura di merda di tutta la sua vita.

Doveva assolutamente smetterla di pensare a Louis e doveva anche cambiare caffetteria.

A Short Penis | Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora