Capitolo 22

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Harry si svegliò con l'immagine di Louis nudo difronte a lui, era appoggiato al muro e sorridendo leggermente scriveva al telefono. Era il suo telefono? Harry fece una smorfia confusa, Louis non stava scrivendo dal suo telefono ma dal proprio, chissà cosa stava facendo e perché sorrideva maliziosamente. Il riccio si alzò svelto, con l'intenzione di prenderglielo con la forza ma quel che ottenne fu solo scontrarsi contro il muro dato che Louis era stato più agile e si era spostato velocemente da sotto il suo braccio. Ora seduto sul bordo del letto, rideva mentre continuava a scrivere, Harry tentò di nuovo ma il liscio fu ancora più veloce e dopo aver riso lanciò il telefono sul letto e prese Harry dalla vita, sdraiandolo insieme a lui sul materasso.

—Buon giorno, Harry. —Sorrise, baciandolo a stampo sulle labbra, ma non così innocentemente poiché erano entrambi nudi.

—Cosa ci facevi con il mio telefono? —Rispose questo arrabbiato, aveva un'espressione infastidita, le sue labbra formavano un piccolo broncio e questo fece divertire molto Louis che rise di gusto.

—Mi divertivo a farmi passare per te con Felix. —Disse come se niente fosse, continuando a ridere.

—Che cazzo hai fatto? —Gridò Harry, iniziando a dimenarsi per prendere il telefono ma non potendo, essendo subito bloccato dal corpo forte di Louis. In questa posizione i loro membri si sfioravano a vicenda, lasciando il castano soddisfatto.

Il liscio gemette prima di parlare. —Pensavo ti saresti arrabbiato —Fece una pausa nella quale rilasciò dei gemiti rochi e portò le mani dalla vita del riccio alle natiche sode, palpandole con forza. —Non mi aspettavo volessi del sesso dopo il mio piccolo scherzo. —La parola 'scherzo' suonò più come un gemito.

Harry disse un "idiota" prima di fiondarsi sulle labbra del liscio e infilargli la lingua in bocca quando questo volle replicare, il riccio era molto cattivo quando si arrabbiava ma a chi importa?

Louis sentì la lingua di Harry accarezzare la sua, mentre gli palpava le natiche stringendolo a lui.
Non voleva venire così ma non faceva male a nessuno se si davano piacere per un po'.

Da quando si era alzato aveva pensato alla fantasia che aveva avuto su Harry, almeno una in particolare, dato che ne faceva milioni di quelle.
Voleva utilizzare un dildo su di lui, era sicuro che ne possedesse uno (o più di uno per essere realisti) quindi non poteva essere un problema, oltre che Harry amava quelle cose, glielo aveva detto durante una seduta (non voleva farlo aspettare oltre a questo punto) .

Quando Louis sentì la mano del moro sul suo petto, capì che era sufficiente e che presto Harry sarebbe venuto quindi si allontanò un po', spostandosi indietro e riuscendo a interrompere il bacio, smettendo anche di muoversi. Harry sbuffò e Louis rise per questo.

—Hai dei giocattoli, vero? —Chiese il castano con la voce tagliata e agitata.

Harry annuì mentre si sedeva sul letto, accanto al castano, Louis si alzò e lo guardò con entrambe le sopracciglia alzate. —E dove sono? —Aggiunse dopo vari minuti di soli sguardi, il riccio si limitò ad indicare l'armadio alzando la mano timidamente. Louis rise soltanto.

Il riccio si sentì eccitato all'idea, non riusciva neanche a muoversi. Louis parve capirlo quindi si diresse all'armadio, lo aprì e rise quando trovò una scatola fucsia acceso, aveva un'etichetta con su scritto: bambini.

—Sul serio? —Chiese il liscio fra le risate, prendendo comunque la scatola.

Harry si appoggiò sui gomiti. —Sì, sono i miei bambini. —Mormorò con un leggero broncio dipinto sulle labbra, quale tolse dopo che Louis iniziò a ridere più forte. Sbuffò —Smettila di prendermi in giro. —Disse con tono irritato. —E lasciali i miei bimbi! —Gridò con finto fastidio, mentre si alzava dal letto.

—Te li metterò in culo, ricciolino. —Mormorò divertito, avvicinandosi velocemente.

Harry sorrise quando lo sentì e tornò a sdraiarsi, aprendo le gambe per Louis e dimenticandosi completamente dei messaggi che Louis aveva inviato a Felix.

Louis non ci mise molto tempo ad accomodarsi fra le sue gambe, non ci mise molto neanche a prepararlo con le dita, ci mise però a trovare il lubrificante perché a quanto pare ieri, dopo averlo usato, lo aveva lanciato chissà dove.
Quando finalmente lo trovò tutto fu più facile, lo stava preparando solo con la saliva prima che trovasse il contenitore (perché lui era Louis Tomlinson e non poteva aspettare), lo penetrò facilmente con tre dita e diciamolo Harry non era molto stretto dopo aver fatto sesso la notte prima.

Dopo averlo preparato abbastanza tolse le dita, facendo che un lamento uscisse dalle sue labbra, si girò e prese la scatola, c'erano vari dildi, pinze per capezzoli, fruste, manette e lingerie di vario tipo. Harry era un bambino cattivo.

Louis dopo aver guardato il contenuto decise di prendere un vibratore rosa di medie misure, con dei dettagli incisi e una curva alla fine, lo riempì di lubrificante per dopo metterlo nell'apertura del riccio, prima che questo protestasse nuovamente.
Introdusse l'oggetto lentamente, ottenendo un grugnito ma un gemito da parte sua quando si portò una mano sul suo membro, iniziò ad accarezzarlo, lentamente da sopra a sotto, spargendo le gocce preseminali dalla punta in giù.
Il membro del moro era duro e le goccioline preseminali uscivano anche da lui, non sarebbe durato ancora per molto e non si era neanche toccato.

Harry gemette forte quando il giocattolo fu dentro di lui e la punta gli toccò la prostata, per non parlare dei rumorosi gemiti quando lo accese. Non riuscì a trattenersi dal macchiare il suo stomaco e parte delle mani di Louis con il suo seme.

Non incolpava Felix e il suo piccolo pene, o forse sì. Il pene piccolo di Felix era la sua rovina.



Quando meno ve lo aspetterete aggiornerò.

Ps: Non vedo l'ora che escano le nuove canzoni anche perché non so cosa fare della mia vita durante questa benedetta pausa.

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