Capitolo 27

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Harry chiuse la porta del suo appartamento e camminò fino ad arrivare alla macchina del suo fidanzato, quando fu sufficientemente vicino l'aprì e salì. Dentro c'era Felix vestito totalmente di nero, jeans attillati di quel colore e una camicia nera con la stampa bianca di un teschio. Il moro sorrise quando Harry entrò nella sua macchina e si inclinò nella sua direzione, aspettando di ricevere un bacio, anche Harry si inclinò e unì le sue labbra con quelle dell'altro in un bacio corto e tenero. Felix si allontanò quando il baciò finì, con un sorriso ampio, lo stesso che gli aveva rivolto prima e prestò attenzione alla strada, accese il motore della macchina e la fece partire.

—Mi sei mancato, amore. —Gli confessò Felix con un mezzo sorriso, posizionando la mano sul ginocchio del suo compagno e accarezzandolo con il pollice ma non per molto tempo dato che dovette mettere la mano su un cambio, ora non gli guardava il viso ma stava attento alla strada.

—Anche tu a me, piccolo. —Gli rispose Harry sorridendo ampiamente, si stiracchiò sul sedile fino ad arrivare dal suo fidanzato per dargli un sonoro bacio sulla guancia, con le labbra un po' aperte.

Felix fece una smorfia divertita e grugnì al bacio di Harry, lamentandosi in silenzio per i resti di saliva lasciati sulla sua guancia, Harry alzò gli occhi al cielo, sorridendo divertito. Gli tolse un po' della saliva con il palmo della mano. Dopo questo non ci furono più interazioni fra di loro durante il viaggio, non perché non avessero argomenti di cui parlare, non si erano visti per una settimana e anche se si erano parlati via messaggio, c'erano cose che non si erano raccontati e farlo in quel momento li avrebbe aiutati ma Harry era troppo concentrato a guardare la foto del pene di Louis, non smetteva di vederla dal suo telefono e Felix era troppo occupato a guidare.

Fermarono la macchina nel parcheggio dell'edificio di Louis pochi minuti dopo, Harry non si era reso conto che erano arrivati dato che era troppo preso dall'immagine di Louis e dai suoi messaggi, forse per questo che sussultò e quasi gridò quando Felix gli toccò la spalla e parlò.

—Cos'è che guardi? —Gli chiese Felix ed Harry che chiuse tutto ciò che aveva aperto, lasciando come sfondo le applicazioni che aveva sullo schermo. Felix gli dedicò un sorriso complice e malizioso allo stesso tempo, pensando che stesse guardando qualcosa che non dovrebbe, tipo un porno, Harry deglutì e ignorando il gesto, lo prese per mano per dirigersi all'ascensore insieme a lui.

...

Felix suonò il campanello dell'appartamento di Louis, difronte a questo aspettarono di essere accolti, le sue dita stringevano leggermente quelle del fidanzato, come una piccola carezza mentre lo guardava negli occhi. Harry si sentì colpevole, poteva vedere quel luccichio speciale negli occhi di Felix ma sapeva che non c'era nel suo. Abbassò la testa vergognandosi, ma la alzò rapidamente al sentire i rumori della porta all'aprirsi.

Dietro c'era Louis con un sorriso evidentemente falso. —Hey —Li salutò, la sua voce non sentendosi del tutto a causa della forte risata di Niall che era dentro, Harry gli rispose con un Ciao quasi muto e Felix con uno più alto. Louis si fece da parte, aprendo la porta e lasciandoli entrare, entrambi lo fecero ed Harry con un leggero movimento del braccio sottolineò l'unione delle loro mani, volendo dire a Louis di non infastidirlo perché quella sera c'era il suo fidanzato con lui ma questo provocò che Louis stringesse i pugni ai lati del corpo e aumentasse la voglia di umiliare il fidanzato del riccio in qualsiasi modo nel corso della serata.

Niall e Zayn erano in soggiorno, seduti sul divano grande, i nuovi arrivati salutarono Niall e questo presentò loro Zayn, questi lo salutarono a loro volta mentre Louis camminava diretto in cucina. I quattro rimasero a parlare, Niall e Zayn seduti ancora sul divano mentre Harry e Felix su due poltrone, Louis faceva dei rumori in cucina ed Harry ne era intrigato, il suo sguardo si spostava sulla porta in varie occasioni della conversazione.

—Harry! —Si sentì la voce acuta di Louis chiamarlo ad alta voce dalla cucina. Harry tolse lo sguardo dalla porta quando Louis spuntò da questa. —Puoi venire ad aiutarmi un secondo?—Disse alzando le sopracciglia in un segno provocatorio.

—Va bene. —Titubò Harry mentre si alzava e si dirigeva in cucina.

Non ebbe il tempo di chiedere in che cosa potesse aiutare che Louis gli si buttò contro prendendolo dai fianchi, unendo le sue labbra con quelle del riccio in un bacio affamato e disperato. La lingua di Harry ben presto trovò la strada nella bocca di Louis, il bacio si approfondì in pochi secondi, così come le carezze di entrambi, Louis mise le mani nei pantaloni del riccio nella parte posteriore, con un po' di sforzo dato che questi erano così attillati da poter asfissiare le sue gambe. Il riccio rabbrividì, gemendo piano al sentire le mani di Louis contro il tessuto dei suoi boxer, muovendosi incoscientemente per averne di più.

Louis grugnì contro le labbra di Harry al non sentire il tessuto delle mutandine che gli aveva chiesto, si allontanò con una smorfia di disappunto, pronto a protestare ma Harry lasciò la cucina con un ampio sorriso.

—Perché hai le labbra rosse e gonfie? —Gli chiese Felix quando Harry fu abbastanza vicino da notarlo.

—Em... —Harry aprì e chiuse la bocca un paio di volte, pensando a qualcosa di credibile. —Ho provato... —Deglutì notevolmente per poi continuare. —La salsa che Louis ha preparato e... mi ha provocato un'allergia. —Balbettò come risposta e Felix assentì, non del tutto convinto.

Ci furono secondi di silenzio carico di tensione ma vennero presto rimpiazzati da un aneddoto di Niall, i quattro risero e dopo continuarono come prima che Louis chiamasse Harry, finché il riccio non sentì il telefono vibrare, lo sbloccò, scorrendo le dita sullo schermo e aprendo il recente messaggio che gli era arrivato da parte di Louis. E lui pensando che non fosse niente di strano lo aprì pur essendoci il suo fidanzato vicino ma si sbagliò terribilmente.

Da: Louis.

''Penso di punirti per non aver indossato le mutandine che ti avevo chiesto''

Harry volle nascondere il telefono prima che qualcun altro potesse leggerlo e far finta che non avesse ricevuto nessun messaggio ma non poté perché Felix si era inclinato verso di lui prima e aveva visto il messaggio.

—Perché cazzo Louis ti ha appena inviato un messaggio dicendoti che non hai indossato le mutande che ti aveva chiesto? —Chiese aggressivamente Felix, con una smorfia e il tono di voce duro, evidentemente arrabbiato. Harry rilasciò un sospiro tremante e gli altri nella stanza rimasero in silenzio.

Louis sbirciò dalla cucina con lo sguardo divertito ed Harry voleva togliersi la scarpa e lanciargliela in faccia. —E' che gli ho consigliato di mettersele per te. —Parlò Louis casualmente mentre usciva dalla cucina. —Sai com'è —Mormorò alzando una mano in aria e piegandola in avanti. —Un consiglio da passiva a passiva. —Louis sorrise divertito, dopo portò una delle sue mani sul suo sedere, accomodandosi di lato per poi darsi una sculacciata scherzosa, Niall rise e dopo pochi secondi lo fecero anche gli altri.

...

Louis con l'aiuto di Zayn portò i vassoi, c'erano spaghetti e una strana salsa bianca sopra, quando Louis finì di preparare tutto il cibo, questo era servito da vari minuti e gli altri tre erano seduti a chiacchierare. Ognuno si servì il cibo sul proprio piatto ed iniziarono a mangiare in silenzio, per dopo parlare insieme.

Harry si portò con la forchetta un po' di cibo alla bocca ma se ne pentì subito, la mano di Louis riposava sulla sua coscia in questo preciso istante e si stava muovendo verso il suo pene. Harry rimase rigido ma allo stesso tempo si eccitò per le leggere carezze che lasciava Louis sulla sua crescente erezione, Louis lo strinse ed Harry aprì la bocca rilasciando tra un gemito e un sospiro, facendo sì che il cibo uscisse spedito dalla sua bocca al tavolo.

—Stai bene Harry? —Chiese Felix, con una smorfia di preoccupazione.

Il riccio assentì, dopo aprì la bocca quando si rese conto che Felix voleva una spiegazione ma tutto quello che poté uscire dalle sue labbra fu altro, un miscuglio tra un sospiro e un gemito, tremò. La mano di Louis stringeva con più forza la sua erezione e lui non poteva più fingere, prima che gemesse nuovamente, rilasciò un leggero 'L'allergia' anche se voleva dire un forte e chiaro 'figlio di puttana', diretto ovviamente a Louis.

A Short Penis | Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora