Louis era pentito di aver accettato fare terapia di coppia a Harry. Ormai non poteva più tirarsi indietro, non era professionale. Lui appunto lo era, se solo avere fantasie sessuali su un suo paziente lo fosse.
Il liscio sbuffò ed iniziò ad allontanarsi da casa, dopo aver chiuso la porta a chiave. Aveva deciso di smettere di pensare al moro, non era etico da parte sua pensarci. La notte precedente aveva riflettuto per minuti interi a come toglierselo dalla testa, arrivando ad una sola conclusione: fare sesso come se lo facesse con lui ma con un'altra persona.
Ed ora eccolo lì, che girovagava per la città alla ricerca di un Sex Shop, dove avrebbe preso un qualsiasi giocattolo da mettere nel culo a qualcuno che avrebbe conosciuto quella stessa notte al club.
Dopo aver percorso molte strade Louis decise di andare in quel Sex Shop che aveva visto, tornando dal lavoro. Non sapeva veramente cosa voleva comprare, non sapeva neanche cosa c'era in quel tipo di negozio.
Non ci era mai stato, non ne aveva mai avuto la necessità, aveva sempre avuto dei rapporti occasionali frequenti. Non che pensasse che i giocattoli erotici fossero strani ma per lui non era una cosa comune.Entrato nel negozio, una ragazza bionda gli si avvicinò sorridendo e chiedendogli:
—Buon pomeriggio. Posso aiutarti?Louis gli sorrise di rimando. —No, sto solo guardando.
La ragazza annuì, sorridendo ancora e allontanandosi, lasciandolo finalmente solo.
Louis pensava esistessero solo i dildi di varie forme, non poteva di certo sapere la varietà di oggetti sessuali esistenti, per tanto non smetteva di sorprendersi mentre camminava fra i corridoi. Nessun oggetto però lo colpì tanto quanto il fatto di vedere la persona che meno voleva incontrare. Quest'ultimo stava guardando da molto vicino, a parer suo, un dildo rosa di grandi dimensioni, era normale rispetto agli altri, i quali avevano diverse e strane forme. L'unica cosa strana era il piccolo bottoncino nero alla base.
Le labbra carnose del riccio si trovavano troppo vicine al giocattolo (in realtà non era così ma Louis voleva crederci), provocando qualcosa all'interno dei suoi pantaloni.
—Harry? —Chiese il castano.
Il ragazzo nominato alzò la testa e sorrise imbarazzato al vedere il suo psicologo. Gli raccontava sempre tutto sulla sua relazione amorosa con Felix e non gli piaceva per niente sapere che anche il suo fidanzato fosse presente. Comunque si sarebbe dovuto abituare dato avrebbero iniziato la terapia di coppia.
Anche se era imbarazzato, non gli sfuggiva il fatto che desiderasse di più Louis a Felix.
—Ciao Louis.
—Louis?! È lui il tuo psicologo? —Gli mormorò il fidanzato che si trovava alle sue spalle e gli circondava la vita, tenendolo stretto al suo corpo.
—Sì, sono io. Tu sei Felix suppongo.
—Sì. —Gli sorrise il moro mentre Louis moriva dalle risate appena sentita la risposta. Quando lo aveva visto l'unica cosa che aveva pensato era stato il suo piccolo pene, questo a Harry diede fastidio. Non poteva sentirsi più a disagio di così.
Quando il riccio confermò di nuovo che fosse il suo psicologo, non poté comunque smettere di ridere dato che gli venivano in mente tutte le cose che erano state raccontate su di lui e sul suo piccolo pene.
—Gli psicologi non dovrebbero avere una mente stabile? —Chiese Felix, mentre il castano se la rideva.
—Sì, dovrebbero. —Rispose Harry con tono serio, era molto infastidito. Non gli importava ciò che aveva detto a Louis, non poteva ridere. Non era per niente professionale.
Bene, come promesso ho aggiornato. Ditemi se ne volete subito un altro, altrimenti aggiorno domani.
Come sempre grazie per i voti e ancora di più per i commenti.
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A Short Penis | Italian Translation
FanfictionIl fidanzato di Harry ha il pene piccolo; lui non vuole porre fine alla loro relazione per questo motivo ma non può fare sesso e questo lo sta facendo diventare matto. Inizia ad andare da uno psicologo; Louis con il suo pene grosso e grande, sa com...