Capitolo 15

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Louis era deciso, quella stessa sera quando Harry sarebbe entrato nel suo ufficio per la sessione del giorno, gli avrebbe parlato di quello che provava. Desiderio Sessuale. O forse invece di parlare glielo avrebbe dimostrato, anche se non sapeva come avrebbe reagito esattamente. Che poi perché uno andrebbe a parlare con il suo psicologo del rifiuto sessuale che prova per il suo ragazzo, se lo amava veramente?!

Il liscio si era infastidito al vedere Harry con quell'idiota dal pene minuscolo, anche se la sua reazione iniziale era stata ridere. Ora il riccio si sarebbe arrabbiato con lui per avergli riso in faccia.

Harry sorrise ampiamente mentre entrava nell'ufficio del suo psicologo. Louis era appoggiato contro la sua scrivania, era splendido. Indossava dei pantaloni stretti con su una camicia bianca. Anche se non aveva i capelli ordinati come le altre volte ma li portava mossi, era bellissimo come sempre.

Dopo essere entrato, cambiò subito espressione, ricordando come il castano si era comportato, forse non lo aveva fatto di proposito. Ma avrebbe comunque potuto andarsene, senza ridere difronte a Felix.

Il riccio ebbe l'istinto di sedersi, ma non lo fece, se lo avesse fatto il pacco di Louis gli sarebbe sbattuto in faccia. Lo voleva ma non poteva farlo o almeno questo pensava.
Perciò rimase in piedi.

Il liscio sorrise, il sorriso più eccitante che avesse mai visto, solo a vederlo sentì tutto il sangue del suo corpo pulsare sul suo pene, rianimandolo .
Harry tentò di dire qualcosa ma si congelò sul posto nel momento in cui le mani del dottore si posarono sulle sue natiche, strizzandole.
Tutte le parole gli rimasero in gola e non chiudendo la bocca face sì che subito Louis ne approfittasse per unire le loro labbra. Lo baciò famelico e disperato, mettendogli la lingua in bocca. Il più piccolo gemette piano, sentire le sue labbra era incredibile.

Quando Louis sentì le labbra del moro muoversi, gli strizzò ancora di più il sedere, attirandolo vicino. Voleva fargli sentire la sua eccitazione, appoggiandogliela sulla coscia.
Il riccio gemette di nuovo forte, facendogli sentire anche la sua di erezione, mentre un'onda di piacere gli percorreva il corpo.
Aveva avuto tante nottate di sesso con gente conosciuta e sconosciuta ma non si era mai sentito come con Louis. Le sue labbra avevano un sapore incredibile per non parlare della sua lingua contro la propria. E la cosa più strana di tutte: le mani sul suo sedere lo facevano sentire protetto.

Harry si rilassò durante il bacio, fece scorrere le mani sull'addome dell'altro fino alle spalle, dove lo abbracciò avvicinandolo ancora di più. Sentiva il corpo tonico di Louis, si vedeva che si manteneva in esercizio.

Il castano mise le mani dentro i pantaloni del riccio, accarezzando la morbida pelle scoperta del sedere, ma pentendosene subito giacché Harry iniziò a dimenarsi con l'intenzione di staccarsi.
Il contatto con il liscio gli aveva fatto capire cosa stava facendo. Non doveva. Sentì che quello che stava facendo con il suo psicologo lo stesse come riportando al passato, dove se ne fregava di tutti e scopava con chiunque.

Doveva lottare per la sua relazione con Felix, gli piaceva davvero.

Perché Louis non gli piaceva affatto... o forse sì, ma poco. Va bene, gli piaceva tanto, ma voleva comunque avere una relazione con la prima persona per cui aveva sentito qualcosa: Felix.

—Credo che dovrò cercarmi un altro psicologo —Sussurrò Harry, con la testa abbassata e finendo per allontanarsi dalle sue braccia.

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