Decisi di andare in quel maledetto Hotel.
Uscì velocemente di casa mentre lui dormiva ancora.
Durante il tragitto la mia testa era una bomba che stava per esplodere, avevo troppi problemi e troppe domande, ma non avevo il coraggio di affrontare questa merda di situazione. Forse stavo credendo troppo a quella donna, infondo c'erano tanti invidiosi, o tanta gente che ci odiava, poteva essere stato chiunque, ma il mio numero chi cazzo glie lo ha dato??
In poco tempo arrivai davanti all'Hotel, tirai un respiro profondo e entrai nella hall.
Mi recai verso il segretario.
- Scusi posso farle una domanda?
- Mi dica signorina. - mi fece un sorriso a trentadue denti, ma che cazzo c'era da ridere?!
- Potrei sapere se ieri sera ha alloggiato qui il signor Davide De Luca?
- Mi dispiace signorina ma non sono autorizzato a darle questo tipo di informazione. - disse dispiaciuto.
- Ascolti signor.... - guardai la targhetta sul petto, si chiamava Luca.
-Ascolti signor Luca io ho bisogno di sapere se è venuto qui o no, è il mio ragazzo e ho il diritto di sapere dove cazzo è andato ieri sera. Sono disposta anche a pagare pur di saperlo. - dissi urlando, uscì un paio di bigliettoni dalla tasca e il poggiai sul bancone.
- O-okei.. - disse balbettando. Controllò su una lista.
- Ieri sera è venuta solo una coppia.
- A nome di chi? - urlai più forte.
- Elena Antonini e Davide De Luca.
- Bene.... C'è ancora qualcuno nella stanza?
- No sono andati via questa mattina.
- Grazie.
Andai via.
Avevo i nervi fino alle stelle, trovai una villetta con delle panchine e decisi di fumare una canna per calamarmi un po' anche se sapevo che sarebbe stato inutile.
Drinnnn...
Era Davide, non avevo nessun intenzione di rispondergli. Mi arrivarono circa dieci sue chiamate, poi all'improvviso un chiamata di Mad. Risposi.
- Ma dove cazzo stai Monica? - disse preoccupato.
- Non sono tuoi problemi.
- Davide è preoccupato, e sei anche arrabbiata giusto?
- Arrabbiata è dire poco, sono furiosa, e anche di più, forse non esiste un nome per i sentimenti che ora provo. Siccome non ho alcuna intenzione di rispondere al tuo amico riferiscigli che io sto partendo.
- Ma che cazzo sta succedendo? E perché stai andando via? Avete litigato? Dai è normale litigare.
- No, ma che litigato, l'ho appena lasciato. E vado via perché non ho più nessun motivo per rimanere qui, ciao.
Gli chiusi la chiamata in faccia e andai verso la stazione, con tutto il coraggio che avevo ma anche a malincuore presi il treno e partí verso casa.
Durante il viaggio non mancarono le lacrime mentre ascoltavo le sue canzoni, in particolare "Baci al cianuro" la canzone che mi aveva dedicato.... Come poteva avermi fatto questo? Non sapevo perché lo avesse fatto, e lo volevo davvero sapre ma non avevo voglia di sentire le solite scuse. Aveva detto che mi amava, che ero diversa dalle altre, lui mi aveva portato con sé, cazzo! Come aveva potuto. Ad un tratto la Playlist si bloccò per l'arrivo di una chiamata, era lui. Non gli risposi e misi il cellulare in modalità aereo.
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Baci Al Cianuro (in fase di correzione)
Ngẫu nhiênMi piaci ti giuro,i baci al cianuro,fammi vivere bene ancora un minuto, prima di avere un altra crisi d'identità... Monica, ragazza noramle, vita normale. Si trova ad affrontare una situazione nuova che non si sarebbe mai immaginata. Il suo idolo in...