CAPITOLO 29

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Noto che a Marco sono iniziate a scendere delle lacrime sul viso. Non riesco a trattenermi.
Vado per abbracciarlo ma mi scansa. Si copre il viso con le mani e si allontana.

"Marco smettila di fare così, mi fa male vederti piangere, io ti amo..."

Mi avvicino alla sua schiena e lo stringo a me. È piuttosto rigido. Non ricambia il mio abbraccio.
Mi stacco gli prendo il viso tra le mani.
La sua barba é umida.

"Basta piangere, ti prego"

Prova a trattenere le lacrime ma queste continuano imperterrite a scendere sui suoi occhi. Per la rabbia sbatte un po' il pugno contro il tavolo.

"Io non voglio piangere!" Urla.

"Non hai nessuna ragione per piangere io ti amo, davvero."

Marco rimane lì a fissarmi come se avessi detto chissà che cosa. D'altronde gli ho solo detto quello che provo veramente per lui.

"Senti adesso io posso anche andare, quello che ti dovevo dire te l'ho detto"

Prendo la borsa ed esco da casa di Marco chiudendo la porta dietro di me.
Neanche due secondi e la sento riaprire. Mi blocco. Mi volto, Marco mi sembra così fragile.

"Ti prego non andare via, vieni qui ad asciugare le mie lacrime, abbracciami, baciami, non lasciarmi...ho bisogno di te"

Avanzo verso di lui, lo guardo e, dolcemente, gli accarezzo la guancia.

"Anch'io ho bisogno di te"

Uno splendido disastro || Marco Mengoni ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora