CAPITOLO 41

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Dopo dieci minuti vedo uscire Marta dalla stanza con gli occhi lucidi.

"Ha rischiato grosso questa volta. Siamo state in tensione per troppo tempo. Mi rende felice rivedere il suo sorrisone. Mariachiara, adesso vuole parlare con te"

"Si, ora vado. Se sei stanca non preoccuparti, ritorna a casa. Passo io la notte."

"Non so come ringraziarti, davvero. Grazie per essermi stata vicina e per aver fatto tutto questo per Marco."

"Tranquilla. Lui è tutta la mia vita, non vi lascerei mai da soli."

Entro in camera.
Marco mi sorride.

"Dai, siediti qui."

Mi accarezza la mano.

"Tutto questo è assolutamente da dimenticare. Ho fatto un casino. Ti ho fatto soffrire come un cane. Perdonami, amore mio. Avrei voglia di un tuo bacio, se potessi slegarmi da questi cavetti."

Mi avvicino e gli stampo un bacio sulla guancia.

"Vorrei ritornare a casa con te, ricominciare tutto con te."

"Dai, dimentichiamo tutto questo. Domani puoi ritornare a casa."

"Ascoltami bene. Vai nella tasca del mio chiodo e prendi le chiavi di casa. Vai a riposarti adesso. Hai già fatto troppo per me."

"Il guerriero non vuole passare la notte con me, come ai vecchi tempi?"

"Dai su, non scherzare. Vai a casa e riposati."

"Io voglio rimanere qui con te. Non me ne frega niente, domani ritorneremo a casa insieme"

"Va bene, come vuoi tu. Però adesso promettimi che almeno per il pomeriggio uscirai da questo posto."

"E va bene. Ci vediamo dopo"

Gli bacio la mano e vado a casa da Giorgio.

Uno splendido disastro || Marco Mengoni ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora