CAPITOLO 24

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Un'ora e mezzo di esame orale. Per fortuna è tutto finito. Niente più libri, appunti, dispense e cose varie. Da adesso in poi esisterá solo Marco. Nessun altro.
Porgo il tesserino universitario al professore che compila l'ultima sezione con un bel 29. Gli stringo la mano, augurandogli buone vacanze ed esco subito dall' aula Magna per andare da Paola.
Mi accorgo della presenza di un messaggio sul cellulare.

"Appena finisci vieni al bar. Ho una sorpresa per te. Fai vedere al professore quanto vali. Pol"

Paola ha una sorpresa per me!?!?!? Forse qualche amico di liceo o d'infanzia passato in facoltà per un saluto. Boh.
Cammino tutta contenta fra i corridoi della facoltá, scrutando negli occhi degli altri studenti quelle che gli adulti chiamano "le forti emozioni da università": l'ansia prima di una interrogazione, la felicità di un bel 'trenta', magari con una lode o il dispiacere, lo sconforto di una bocciatura. Io, però, in questo momento ho altro a cui pensare: Marco.
L'aereo sarebbe dovuto atterrare già da quindici minuti fa ma non ho ricevuto alcun messaggio di avviso.
Arrivo al bar. In lontananza scruto Paola vicino ad una ragazzo alto, bruno, voltato di spalle con una felpa verde. Può essere Vincenzo, mio caro amico d'infanzia oppure Davide, mio cugino.
Facendo l'indifferente, corro verso Paola, urlando:

"Abbiamo chiuso in bellezza: un bel 29!"

"Grande Mariii! Hai visto chi c'è ?"

Piuttosto imbarazzata le rispondo di no.
Improvvisamente il tanto "enigmatico ragazzo" si volta verso di me. È Marco.

"Sorpresa! Complimenti amore mio!"

Non posso fare a meno di abbracciarlo. Sono al settimo cielo. Adesso finalmente non ho più altro a cui pensare.

"Sono stato in tensione durante tutto il viaggio, pensavo a come sarebbe potuto andare l'esame. Appena sono arrivato ho lasciato tutto a Marta e sono corso da te. Vabbé adesso che è tutto andato per il meglio, ho un' altra cosa da mostrarti.              Ti va di venire con me"?"

"Certo"

Saluto velocemente Paola e, preso Marco per mano, corriamo via insieme. Chiamo un taxi e arriviamo a casa di Marco.

Uno splendido disastro || Marco Mengoni ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora