42.

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Quella sera, dopo aver cenato in compagnia, decisero di guardare un film tutti insieme poiché nessuno di loro volesse annoiarsi, tranne Harry il quale continuava a tenere il muso nonostante le ragazze e Louis continuassero a ridere a crepapelle per via di qualche scena comica del film.

Tutti nella stanza si accorsero di quanto Harry fosse strano quella sera; durante la cena non aveva proferito parola tranne un ordine dato a Carlotte riguardo qualcosa di futile, ma per il resto della serata si era limitato ad annuire o negare con qualche cenno del capo o alzare le spalle quando una cosa non lo riguardava o non aveva una risposta valida da poter dare con un semplice movimento.

Harry fin troppo annoiato dal film e furioso per via della situazione decise di salire nella sua stanza senza dire nulla a nessuno, così spostò l'esile corpo di Carlotte e lasciò la stanza sotto lo sguardo indagatore di tre persone.

Carlotte alzò le spalle non preoccupandosi più del dovuto del comportamento di Harry e riportò la sua completa attenzione sul film per poi cacciare qualche imprecazione per essersi persa una scena esilarante.

Louis rimase sorpreso dal comportamento di Harry, e non solamente difronte a ciò che aveva appena visto, ma difronte a tutto ciò che non aveva fatto da quando era entrato in quella casa; Harry non lo aveva salutato come era solito fare e non aveva risposto alle sue battute nemmeno una volta, cosa che Harry faceva sempre.

Tracy si accigliò per il comportamento di Harry, le sarebbe piaciuto aiutarlo in tutto questo, ma sapeva che, nonostante tutto, lui aveva più potere di lei in tutto questo nonostante lei sapesse quanto la situazione potesse degenerare per qualsiasi passo falso.

In cuor suo, la ragazza, aveva sempre cercato di dire la verità a Carlotte, ma non ne aveva il coraggio; Jackson simboleggiava un'ancora di salvezza per Carlotte o, almeno, lo era fin quando Harry non entrò a far parte della sua vita, ma Tracy sapeva quanto tutto ciò fosse programmato da Jackson e da tutto ciò che la sua mente pazza riusciva a ricavarne.

≪Io vado a parlare con Harry, credo gli serva qualche consiglio per sopravvivere con Carlotte.≫ disse Tracy cercando di ironizzare il tutto mentre guardava Louis aspettando il suo consenso che non tardò ad arrivare; Carlotte, in tutta risposta, alzò le spalle non curandosi di nulla se non del film.

Tracy si alzò dal divano per poi recarsi nella camera da letto di Harry dove lo trovò seduto sul suo letto mentre scriveva qualcosa su un quaderno con la copertina di cuoio; si schiarì la gola per far notare la sua presenza nella stanza ed Harry alzò lo sguardo dal quaderno per guardare, per pochi secondi, Tracy.

≪Sono l'unica che può aiutarti.≫ parlò Tracy chiudendo la porta della sua stanza per paura che Carlotte potesse sentire qualcosa di cui non dovrebbe essere al corrente.

Harry accennò un segno di approvazione con il capo e la invitò a sedersi sul suo letto battendo il palmo della mano su di esso, Tracy rifiutò l'invito e si sedette sul pavimento senza una notevole spiegazione.

≪Tutto questo finirà quando Jackson sarà certo di quanto Carlotte sia al sicuro qui con te. A lui non basta sapere che ha un tetto sopra la testa, che tu la ami più di qualsiasi altra cosa, lui deve sapere che la vita di Carlotte sarà fantastica, che tu puoi offrirle più di quanto lui non potesse fare, che tu sei l'uomo giusto per lei. In alternativa potrà finire quando lo arresteranno, ma per ora la cosa non mi sembra possibile.≫ iniziò Tracy mantenendo un contatto visivo con Harry il quale corrugò la fronte dopo aver sentito le parole della ragazza.

≪Lo sa che io posso darle qualsiasi cosa, dall'amore alla protezione, non capisco per quale motivo mi stia ancora addosso.≫ Harry alzò le spalle evidentemente confuso dall'intera situazione.

≪Se devo essere sincera, nonostante io conosca Jackson da una vita, non ho mai capito nulla. Un giorno sembrava essere il ragazzo più felice di Londra mentre l'altro sembrava essere capace di suicidarsi da un momento all'altro, ma dopo tutti questi anni una cosa è certa: lui è pazzo.≫ Tracy non voleva raccontare tutta la verità ad Harry, non voleva spaventarlo più del dovuto poiché, per lui, nulla fosse facile in quel momento se si parlava di Carlotte e convivere con lei non era per niente facile.

≪Questo l'avevo capito da quando l'ho visto la prima volta, insomma, è comparso all'improvviso guardandomi come farebbe un pazzo.≫ Harry sospirò prendendosi un attimo di pausa da quel che stava per dire e ci ragionò un po' per capire come esporre quella frase senza sembrare troppo rude.

≪Se Jackson farà un passo falso con me può dire addio a tutto quel che possiede.≫ come aveva immaginato, la frase risultò troppo minacciosa, ma non se ne importò più del dovuto e continuò a sospirare appena sentì il suo telefono vibrare sul comodino.

Tracy si alzò dal pavimento del tutto convinta potesse essere qualcosa di importante ciò che aveva portato il telefono di Harry a vibrare come, sapeva, poteva essere una cosa del tutto futile.

≪Solo, sta' attento Harry, non incontrarlo mai più da solo.≫ Tracy lo avvisò prima di lasciarlo nella sua stanza con un gran punto interrogativo nella mente ed una rabbia la cui non riusciva più a contenere.

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