107.

4.4K 231 10
                                    

Harry.

Il suono di richiamo del campanello di casa si estese in tutte le stanze arrivando alla camera da letto dove stavo sonnecchiando assieme a Carlotte.
Alzai la testa dal cuscino aprendo, lentamente, gli occhi per poi spostare le coperte dal mio corpo ed alzandomi dal letto per scendere al piano di sotto.
Nel frattempo qualsiasi persona si celasse dietro la porta di casa non voleva darmi tregua, perciò continuava a far suonare quel campanello sperando riuscisse ad entrare.

Per mia sfortuna, il mio caro amico Monroe era passato a farmi visita, non avvisandomi prima di farlo come era solito fare.

≪Dio, Harry, esistono le maglie!≫ ridacchiò entrando dentro casa senza un mio invito.

Alzai le spalle chiudendo la porta lasciandola sbattere, non vedevo per quale motivo dovevo indossare una maglietta dentro casa mia quando era già stato fortunato dal non vedermi in mutande o nudo.

Raggiunge il salone per poi sedersi sulla mia poltrona, sapesse quante volte ci ho fatto sesso lì sopra si alzerebbe immediatamente.
Ghignai quando lo vidi sistemarsi per bene poggiando le mani sugli appositi braccioli.

Mi avvicinai alla scalinata per poi notare Carlotte stesse scendendo coperta solamente dalla mia camicia della scorsa notte, mi morsi il labbro inferiore quando capii non indossasse nient'altro sotto.

≪Va tutto bene Harry?≫ mi chiese quando si accorse della mia presenza.

≪Sì, torna di sopra, tra poco sono lì.≫ le sorrisi dolcemente e lei si sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio per poi salire senza dire nient'altro.

Tornai dal mio ospite, che non tanto ospite era, e mi sedetti sul divano guardando il suo schifoso ghigno comparire sul suo altrettanto schifoso viso. Probabilmente non potevo odiarlo più di così.

≪Hai davvero una bella casa, sono sicuro che al piano superiore è più bella.≫ ammiccò facendomi capire alludesse a Carlotte stesa sul letto probabilmente nuda.

≪Continuerai ad immaginarlo.≫

≪Credo che alla tua fidanzata farà veramente piacere sapere che si trasferirà in Italia tra più o meno di un mese.≫ ridacchiò alzandosi dalla poltrona e guardarsi attorno probabilmente in cerca di qualche imperfezione.

In quel momento mi sentii cadere il mondo addosso, non potevano portarla via da me mandando un'investigatore a casa mia per darmi questa notizia senza nemmeno darmi un motivo valido per farlo. Non poteva semplicemente andarsene in Italia lontana da me per il semplice fatto potesse essere d'aiuto a loro, lei doveva rimanere con me.

Boh, mi andava.

FIREPROOFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora