87.

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ADULTO🔴

Harry.

Raccoglievo i cocci dei piatti rotti in precedenza, tiravo su con il naso resistendo all'impulso di piangere, non sapevo per quale motivo avevo agito in quel modo, ma da quando ero tornato a casa non riuscivo a controllare il mio bisogno di scaricare la mia frustrazione su qualcuno.

Il mio cellulare giaceva a terra, lo schermo di esso era rotto e dubitavo riuscisse a funzionare nuovamente, mi appuntai di comprarne uno nuovo l'indomani assieme ad un nuovo set di piatti di porcellana ed al mio vaso preferito.

Sentivo i suoi singhiozzi dalla cucina, sentivo il suo pianto disperato, ma non potevo fare nulla, salire e scusarmi era un'ottima opzione, ma non poteva servire a nulla dato che le avevo urlato le peggio cose senza un motivo serio.

Raggruppai i pezzi di porcellana in un angolo della cucina e ci lasciai la scopa davanti poiché fossero meno visibili, li avrei raccolti il giorno dopo poiché i suoi singhiozzi mi distraessero.

La sentii parlare, forse stava chiacchierando al telefono con Tracy o con qualche amica che non conoscevo o, forse, stava borbottando insulti contro di me ripagandomi con la stessa moneta.

≪No Tracy, va tutto bene, non stavamo litigando.≫ la rassicurò, non doveva dire bugie alla sua migliore amica, odiavo quando lo faceva, Tracy meritava di sapere cosa succedeva, bella o brutta essa sia.

Ci furono un paio di secondi di silenzio e mi chinai per controllare lo stato delle sedie che avevo preso a calci poco fa, tutto questo non aveva senso e faceva schifo come la stanza era ridotta per colpa mia, esclusivamente colpa mia.

≪Non abbiamo rotto, non devi sempre credere a quello che la gente scrive, non ho mai capito come possano prevedere certe cose sinceramente. Ammettilo, potrebbero scrivere che domani Michael Jackson risorgerà e tornerà a cantare meglio di prima e la cosa potrebbe accadere.≫ amavo il fatto che riuscisse a far ridere gli altri quando il mondo le crollava addosso, era una delle cose che le invidiavo gran parte delle volte.

≪Ma tu credi seriamente che qualcuno sia passato davanti casa di Harry ed abbia sentito il rumore del vetro rompersi e delle urla? Mi è caduto il vaso mentre preparavo la tavola, ma niente di più.≫

Lasciai incompleto tutto ciò che stavo facendo e salii al piano superiore salendo le scale due gradini alla volta per velocizzare i tempi, aprii la porta della nostra stanza e la trovai vuota, lo specchio rotto non era stato toccato e nemmeno le lenzuola disfatte che avevo lanciato a terra.

Chiusi la porta alle mie spalle e raggiunsi la camera degli ospiti, non poteva essere da nessun'altra parte se non lì.

Aprii di poco la porta, tanto da poterla vedere sdraiata sul letto a pancia in giù mentre giocava con le ciocche dei suoi capelli mori e parlava al telefono con la sua migliore amica non accorgendosi di nulla.

≪Tomlinson non sei simpatico.≫ s'imbronciò brontolando contro il suo telefono che, a sua volta, trasmetteva il suono a chi stava ascoltando.

≪Cosa? A cena? Un'altra sera, forse. Harry non aveva fame ed io avevo già mangiato qualcosa prima del suo arrivo.≫

Non capivo per quale motivo continua a tenerlo nascosto a chiunque, non era successa una tragedia, la nostra relazione non era arrivata al termine, piccole liti capitano a tutti.

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