FIREPROOF

20.

Harry tornò a casa e, quando si accorse di non vedere Carlotte oziare sul divano e fare zapping alla televisione, si preoccupò.

Carlotte aveva sentito la porta d'ingresso sbattere segnalandole l'arrivo di Harry così si mise a ridere mettendo in atto il suo scherzo di cattivo gusto.

Harry corse al piano superiore dove sentì, attimi prima, la ragazza ridere e la sua preoccupazione svanì, voleva solamente abbracciarla e raccontarle ciò che aveva fatto quel pomeriggio, ma quando arrivò nella sua stanza si sorpresa da ciò che gli si presentò davanti.

Nel suo letto, nel suo prezioso e favoloso letto, c'era Carlotte coperta solamente da quelle lenzuola bianche e qualcuno nascosto lì sotto, ma lei guardò Harry con uno sguardo di chi oserebbe definirsi innocente.

≪Ti posso spiegare.≫ parlò, frettolosamente, Carlotte.

Harry scosse la testa deciso di non ascoltare le scuse che si sarebbe inventata la ragazza a momenti, lo aveva tradito di nuovo e questa volta era del tutto sobria; così Harry si chiese da quanto tutto ciò andava avanti.

Niall, come da copione, tossì ancora nascosto dal lenzuolo che ricopriva ogni parte del suo colpo pur di non farsi vedere da Harry.

≪Vieni fuori da lì, cazzo, fatti vedere.≫ ringhiò Harry colpendo, con un pugno, il muro bianco.

Carlotta si morse il labbro inferiore e picchiettò un dito sulla spalla di Niall poiché capisse fosse giunto il momento di farsi vedere in faccia.

Quando Niall si tolse il lenzuolo di dosso Harry non sapeva se piangere, ridere, o cacciare entrambi dalla sua camera; non se l'aspettava dal suo migliore amico nonostante lui sapesse quanto ci tenesse a Carlotte, ma, sotto sotto, aveva dei seri dubbi sulla fedeltà della ragazza.

Carlotte rise gettando la testa all'indietro, Harry ci era cascato come un baccalà e la cosa la faceva divertire parecchio, ma quando Harry uscì dalla sua stanza indignato, arrabbiato e chi più ne ha più ne metta, la ragazza capì quanto avesse sbagliato con quel brutto scherzo.

Carlotte si affrettò ad indossare una maglietta ed a correre da Harry, ma quando capì fosse arrabbiato sino al punto di ucciderla con lo sguardo, abbassò il capo e si sedette sul divano in attesa di un miracolo.