Mia madre, seduta sul divano, con i gomiti sulle ginocchia e la testa china. Stava piangendo. Potevo dirlo con certezza anche senza vedere i suoi occhi colmi di lacrime, bastava il rumore dei suoi singhiozzi.
Appena sentì la nostra presenza in casa alzó di scatto la testa e li potei vedere i suoi bellissimi verdi rossi e pieni di lacrime per il troppo pianto.
<<Mamma>> dicemmo all'unisono io e mio fratello e ci precipitammo ad abbracciarla. <<Cos'è successo>> chiesi in un sussurro <<Vo-vostro pa-padre è in o-ospedale>> disse iniziando a piangere più forte. A quelle parole il mio cuore si bloccò <<Ha a-vuto un infarto>> continuó tra i singhiozzi. Non ci potevo credere. Lui, mio padre, il mio eroe ed il mio primo amore era in ospedale per un attacco cardiaco. Scoppiai a piangere anche io mentre mio fratello si era come pietrificato. Era lì, fermo, immobile senza alcuna espressione sul viso. Questa scena mi ricordò quando in ospedale ci finì Jas. Mi alzai e mi avvicinai a lui provando ad abbracciarlo per calmarlo ma mi scostò con violenza ed uscì di casa sbattendo la porta con forza.
Io e mia madre restammo abbracciate sul divano per circa mezz'ora poi, lei si andò a fare una doccia ed andò un ospedale da papà. Io mi alzai e andai in camera. Nemmeno il tempo di salire il primo gradino che sentii la porta aprirsi e poi sbattere. Non ebbi nemmeno il tempo di girarmi e vedere chi era che mi sentii prendere con violenza dai capelli e sbattere al muro. Quel tocco rude lo conoscevo da anni ormai. Era Mike ed era ubriaco. Tenendomi per i capelli mi trascinò per le scale velocemente. Arrivò in camera mia dovei buttó per terra come se fossi immondizia. Chiuse la porta a chiave e si girò a guardarmi. I suoi occhi erano neri, trasmettevano rabbia, che ovviamente avrebbe scaricato su di me come sempre. Avevo quasi dimenticato cosa si provava quando mi faceva quello.
Si accasciò su di me, con delicatezza mi accarezzò la guancia e per un momento pensai che non mi avrebbe fatto niente. Tutto d'un tratto la sua mano si allontanò per poi colpire con forza la guancia che mi aveva accarezzato in precedenza. Si mise a cavalcioni su di me ed iniziò a tirarmi pugni e schiaffi senza sosta. Si alzò e cominciò a tirami calci nello stomaco.
Il dolore era insopportabile, avevo gli occhi appannati per via delle lacrime e mi sentivo stanca, ma sapevo bene che non avrei, per nessuna ragione al mondo, chiudere gli occhi.
Quando Michael si sentì soddisfatto e poi calmo aprì la porta e se ne andò, lasciandomi li per terra in lacrime e sanguinante.Allora....
Ecco il secondo capitolo della settimana, il terzo ho lo metto sta sera tardi o entro domani pomeriggio. Promesso.
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Al prossimo capitolo
Baci Kiki
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Io... La Sfigata di turno (SOSPESA)
RomantizmDopo anni di abusi violenti da parte del fratello, Sophie prende la decisione più importante della sua vita. Scappare. Dopo essere stata picchiata senza motivo per l'ennesima volta, fa i bagagli e parte. Vuole scappare il più lontano possibile...