"Secondo te perché Asher non ha voluto che partecipassi alla riunione?"
"Non ne ho idea, a volte si comporta in modo strano."
Megan quella sera mi aveva proposto di cenare nella sua stanza e di rivederci qualche puntata di The White Queen alla tv.
Ero rimasta piacevolmente sorpresa quando avevo scoperto che anche lei era una fan accanita di serie tv, libri e film, che io divoravo qualora avessi cinque minuti liberi.
Questo ci aveva legate moltissimo e potevo definirla ufficialmente come mia amica.
"Quando hai detto che stasera ci saremmo divertite non intendevi soltanto questo vero? Non che mi lamenti ma volevo farla pagare un po' ad Asher."
"Tesoro sta tranquilla, noi stasera usciamo a far festa."
Uscire? Mi andava benissimo, anzi non pensavo ci saremmo spinte a tanto visto il rifiuto categorico di Asher per qualsiasi mio allontanamento.
"Dove andiamo?"
Per poco non mi misi a saltellare e a battere le mani girando su me stessa come una dodicenne eccitata.
"Non lontano, meglio non far arrabbiare troppo il capo, ma dobbiamo agghindarci per bene perciò alzati!"Poco dopo le nove eravamo pronte entrambe.
Io indossavo un vestitino nero con le maniche in pizzo, attillato sul busto ma con la gonna che ricadeva morbida sui fianchi fino a metà coscia. L'avevo preso al centro commerciale poche settimane prima in compagnia di Hayley, la mia migliore amica, della quale non avevo più notizie da tre giorni.
"Come sto?"
Megan fece una piroetta per mostrarmi il suo outfit, decisamente più provocante del mio, consisteva in un vestitino rosso, parecchio corto e senza spalline che metteva in bella mostra la mercanzia.
"Vuoi fare conquiste allora!"
"Lo prendo come un complimento."
Mi prese per mano trascinandomi fino alla sua auto.Per precauzione avevo lasciato un biglietto ad Asher in cui gli spiegavo che ero fuori con Megan, sperando che non desse di matto.
Megan mi portò in un piccolo locale a tema western che con la sua musica allegra riuscì a scacciare per un po' il senso di oppressione che mi sentivo dentro.
"Balliamo Tay!"
Senza il tempo di riflettere mi ritrovai a ballare con lei nella mischia e mi accorsi che c'erano anche alcuni bei ragazzi che ci fissavano esplicitamente.
"Ci stanno fissando!" le dissi all'orecchio.
"E lascia che guardino."
Ma non si stavano più limitando a quello, ormai erano diretti verso di noi.
"E vedi di ricordarti che io sono single ma tu no!" mi fece l'occhiolino prima di gettarsi fra le braccia di uno di loro, lasciandomi sola nel bel mezzo della pista.Iniziai poco dopo a sentire un suono alquanto strano.
Era una sorta di...respiro affannato?
Ne cercai la fonte con lo sguardo e rimasi pietrificata perché a pochi metri di distanza c'era Asher con lo sguardo più furibondo che gli avessi mai visto in faccia.
Aveva i pugni stretti lungo i fianchi, i muscoli contratti al massimo.
Pregai che nessuno gli finisse addosso per sbaglio, temevo che avrebbe fatto a pezzi chiunque gli fosse capitato a tiro.
Aspettai che mi raggiungesse, cosciente del fatto che scappare non sarebbe servito a niente se non a farlo arrabbiare ancora di più.
Ma non arrivò mai da me, perché una bionda si intromise arpionandogli un bicipite, senza accennare a lasciarlo.
Lo guardai incerta ma lui mi ignoró, troppo occupato a sorridere raggiante alla ragazza che aveva iniziato ad avvicinarsi a lui sempre di più.
Cosa sta facendo?
La stava deliberatamente assecondando!
Il Signor Bastardo aveva intenzione di farmi ingelosire.-------
Vederla lì con quel vestitino che lasciava ben poco all'immaginazione mi aveva mandato fuori di testa. Lei era mia e solo io potevo vederla quando era così bella, non una massa di idioti che non sapevano nemmeno coniugare un verbo senza sembrare degli analfabeti. Stavo per esplodere di rabbia, non immaginava nemmeno quello che avrei voluto farle una volta usciti di qui. Vidi la sua chioma scarlatta emanare riflessi dorati sotto le fioche luci del locale, le sue labbra carnose messe in risalto da un rossetto scuro, i suoi occhi verdi come la foresta illuminati da pagliuzze dorate, il suo volto, pallido una volta incontrato il mio sguardo. Era la mia vita. E la mia vita non può scappare quando le pare e piace.
Decisi che era ora di darle una lezione.
-------
Non gli avrei mai dato la soddisfazione di andare da lui, prendere la bionda e picchiarla a sangue. Non era da me e di certo non avrei sconvolto il mio modo di fare per un bastardo, nonché mio compagno. Distolsi in fretta lo sguardo perchè anche se non lo volevo, quella vista mi dava il voltastomaco e sentivo le lacrime bruciarmi gli occhi. Cercai Megan trovandola al centro della pista intenta a ballare in compagnia di due ragazzi niente male. Mi ero già vista mentre prendevo uno di loro per la camicia e mi mettevo a ballare con lui davanti a quella faccia tosta di Asher...ma il mio sogno ad occhi aperti fu interrotto bruscamente.
Mi ritrovai in una morsa d'acciaio, le braccia di Asher strette intorno al mio corpo, senza via di scampo.
"Lasciami andare o questa volta giuro che mi metto a urlare." lo ammonii piena di rabbia.
"Urla pure, qui mi conoscono tutti, probabilmente mi aiuterebbero a trattenerti." sentivo il suo fiato caldo sul collo, sembrava avesse corso parecchio perchè stava ancora ansimando per lo sforzo.
"Asher ho bisogno di un po' di spazio, adesso."
Non ce la facevo a ragionare lucidamente con lui così vicino, mi sarei lasciata sedurre e sarei tornata al punto di partenza, ma non doveva finire così.
"Possiamo uscire se vuoi ma fossi in te non rimarrei sola con me stesso in questo momento."Sbuffai e lui allentò la presa permettendomi di voltarmi ad osservarlo.
"Prendiamo qualcosa da bere così magari ti calmi?"
Calcai bene sul 'ti calmi' cercando di fargli capire quanto fosse insopportabile.
Senza rispondere mi avvolse la vita con fare protettivo, accompagnandomi al bancone del locale, ordinando per entrambi. "Allora ti è passata la voglia di andartene in giro a far festa? Perchè se non è così sappi che ce ne restiamo qui fino a quando non vorrai più vedere un locale in vita tua."Non lo guardavo nemmeno mentre mi parlava, troppo concentrata com'ero a trattenere la rabbia. Quasi esplosi quando la bionda di poco prima si ripresentò davanti a noi allungando le mani verso Asher.
"Hey bellezza, non dirmi che hai la ragazza." la sua voce era molto simile al suono prodotto dalle unghie che scorrono su una lavagna, aggiungiamoci che stava deliberatamente accarezzando ogni fottuto centimetro del suo braccio...
"Sparisci!"
Le allontanai la mano e mi interposi tra i due, completamente in collera.
"Scusala è sempre molto gelosa." anche se gli davo le spalle riuscivo a immaginare il sorrisetto che gli si era dipinto sulle labbra.
"STA ZITTO!"
Presi la borsa e senza più degnarlo di uno sguardo mi diressi a gran velocità fuori dal locale.
Non mi ero mai sentita tanto arrabbiata, ero furiosa.
Guidata dall'istinto mi addentrai nella foresta correndo sempre più veloce, finché non riuscii più a sopportarlo e mi trasformai, liberandomi da ogni pensiero, almeno così credevo.Angolo autrice
Cosa succederà adesso?
Non ve lo svelo adesso ma nel prossimo capitolo ;) -non odiatemi- cercherò di aggiornare il prima possibile, ho già in mente qualche idea quindi non ci metterò molto, promesso ;)Capitolo revisionato: 19 / 05 / 2016
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in my veins.
WerewolfFinalmente l'aveva trovata. Quella ragazza rappresentava tutto ciò che gli era sempre stato negato: l'amore, una famiglia. Niente e nessuno gliel'avrebbe portata via, lei era sua e sua soltanto. Perché si sa, un Alfa ha sempre bisogno della propria...