Ascoltai Oliver mentre mi raccontava di come Asher fosse andato fuori di testa una volta che ero svenuta.
Cercai di convincermi che tra i tre licantropi/esperimenti che aveva ucciso non ci fossero i miei amici.
Sapevo che l'unico modo per fermarli era porre fine alla loro vita, ma non avevo mai fatto una cosa del genere e non volevo farla in futuro.
Sapere che il mio compagno non la pensava allo stesso modo mi rattristava ma non potevo dargli torto.
"Non pensi abbia fatto ciò che era necessario?"
"Si ma non andava fatto in quel modo. Li ha praticamente squartati...e ho paura che ai tuoi amici potrebbe fare la stessa cosa."
"Non dirlo nemmeno. Sa che lo odierei."
"I parenti, gli amici di quelli che ha già ucciso lo odiano già."
"Cosa vuoi dire? Non possiamo fermare tutto questo senza delle vittime!"
Era impossibile salvare tutti, specialmente quando ti azzannavano alla giugulare.
"Ma bisogna stare attenti al nome di queste vittime. Una di loro era la sorella di Ren, ricordi l'Alfa che ti ho presentato l'altro giorno?"
"O mio Dio."
Non ricordavo Ren in realtà ma
un Alfa non sarebbe rimasto impassibile difronte ad una cosa del genere.
"Per fortuna non ha assistito alla scena...ma ha dovuto raccogliere i pezzi della sorella, ti rendi conto? Potrebbe dichiararci guerra da un momento all'altro."
Raggelai, non potevamo combattere due fronti, e i nostri alleati avrebbero potuto voltarci le spalle dopo questa storia.
"Cosa consigli di fare?"
"Cerca di tenere Asher occupato, non farlo avvicinare agli altri, a Ren sopratutto, perché dubito si ricordi qualcosa di quel che ha fatto, visto quant'era arrabbiato e col suo caratteraccio rischia di peggiorare la situazione."
"Come dovrei fare secondo te? Non posso rinchiuderlo e vorrà sicuramente controllare come procedono le cose."
Ero piuttosto sicura del fatto che Asher ignorasse di aver ucciso i tre licantropi perché non mi aveva dimostrato alcun tipo di rimorso.
"Basta che gli giri sempre attorno. Quando ci sei tu è distratto e più rilassato, non baderà agli altri più di tanto e Jonathan ci aiuterà."
"Jonathan...Shay! Come sta?!"
Mi ricordai solo allora della mia nuova amica che mi aveva vista stramazzare al suolo.
"Bene, lei e Jonathan hanno fatto pace, ha detto che deve ringraziare te."
"Mi fa piacere!"
"Bene, visto che sono le quattro di mattina e che sono riuscito a svolgere la mia missione di salvataggio, ti auguro la buonanotte Tay."
"Notte Ollie."
Mi baciò una tempia con fare fraterno prima di ritirarsi e il ricordo di Cage mi colpii in pieno petto, era sempre stato il mio fratellone anche se odiavo ammetterlo."Dove sei stata?"
L'Asher assonnato e terribilmente adorabile mi lanciò un'occhiataccia.
Era abbracciato al mio cuscino ma appena mi infilai sotto le coperte lo rimise al suo posto e si strinse a me.
"Hai l'odore di un'altro addosso per caso?"
Si tirò indietro guardandomi in faccia furioso.
"Con chi sei stata!?"
"Con nessuno Asher! Ho soltanto mangiato per la miseria, calmati!"
Improvvisamente si era alzato dal letto e sembrava volersi strappare i capelli tanto li teneva stretti.
Riuscivo a intravedere un po' della rabbia da cui Ollie mi aveva messa in guardia.
Per qualche secondo ebbi paura di lui.
Ma la scacciai via e mi avvicinai con cautela tentando con una nuova tattica.
"Credi davvero che ti tradirei? Dopo tutto quello che abbiamo passato. Mi credi davvero una persona di così poco conto?"
Riuscii persino a versare qualche lacrima.
Si voltò verso di me, in panico. Avevo fatto centro.
"No, piccola...mi dispiace."
Si affrettò ad asciugarmi le lacrime dandomi poi un tenero bacio che apprezzai infinitamente.
Gli dimostrai il mio coinvolgimento attirandolo a me, lasciandomi sfuggire un gemito.
"Fallo di nuovo."
"Cosa..?"
Mi strinse i fianchi facendo aderire i nostri corpi e gemetti di nuovo.
"Questo."
"Se la smetti di fare l'idiota prometto di farlo ogni volta che vuoi."
"Inizia allora."
"Tu prometti."
"Non ne ho bisogno, posso fartelo fare quando voglio."
"È una sfida?"
"Dipende. Cosa vinco?"
"Dipende. Cosa vuoi?"
"Hmm...non parlerai più con un uomo se non con il mio permesso."
Cosa?
"E io che ci guardagno?"
"Me. Ogni volta che vuoi."
"Ti ho già ogni volta che voglio."
Risposi ovvia.
"E poi è sempre a tuo vantaggio visto che vuoi tenermi segregata."
"Vuoi forse insinuare che mi vuoi ad ogni ora del giorno?"
"No! D'accordo facciamo che se vinco io posso parlare con chi voglio senza che tu ti arrabbi."
"No."
"Checcè hai paura di perdere?"
"No."
"Allora?"
"Te ne pentirai." rispose sicuro.E me ne fece pentire amaramente quel bastardo.
Ma non gli diedi la soddisfazione di cedere anche se volevo farlo da morire.
Dopo il suo quarto tentativo ero in uno stato di apnea, gli lanciai un'occhiataccia quando vidi che stava per riprovarci.
"Sei stanca piccola?"
"Hmm...ti odio."
"Davvero? Avrei giurato che mi amassi alla follia fino a due secondi fa."
Si mise una mano sul cuore con fare teatrale.
"Guarda che ho vinto io, abbassa la cresta galletto."
"Abbiamo molto tempo a disposizione piccola, non provocarmi se vuoi dormire."
"No! La scommessa era valida solo per questa sera!"
"E chi lo ha detto scusa?"
"No no no no no no. Non pensarci nemmeno!"
Avevo fatto una fatica tremenda! Prima o poi sarei crollata e addio vita sociale!
"Dormi Tay, non avevi sonno?"
Sbuffai sonoramente dandogli le spalle.
"Non fare la bambina."
"Faccio quel che mi pare visto che tu fai lo stesso."
Passarono alcuni minuti e mi accorsi che era andato in bagno mentre io sonnecchiavo.
Il letto sembrava incredibilmente più grande e freddo.
Mancava il mio orso a renderlo comodo.
Quando tornò senza dire niente feci finta di essere profondamente addormentata e mi avvicinai a lui il più possibile e fortunatamente mi strinse subito.
"Dici che mi odi ma poi non riesci a starmi lontano."
Non replicai e continuai la mia farsa stringendolo a mia volta.
Lo sentii sorridere mentre mi baciava la fronte e seppi allora che era tutto apposto.Angolo autrice ♥
Aah sono super felice perché abbiamo superato i 50 voti nel capitolo precedente!!!
Grazie ancora per il supporto e buona lettura ♡Capitolo revisionato: 19 / 05 / 2016
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in my veins.
WerewolfFinalmente l'aveva trovata. Quella ragazza rappresentava tutto ciò che gli era sempre stato negato: l'amore, una famiglia. Niente e nessuno gliel'avrebbe portata via, lei era sua e sua soltanto. Perché si sa, un Alfa ha sempre bisogno della propria...