-Taissa fermati, per favore.
Funzionava così quando si mutava. Per comunicare i lupi dello stesso branco utilizzavano il pensiero ed era così anche tra compagni.
Riflettendoci forse avrei fatto meglio a restare umana, piuttosto che avere a che fare con lui anche a distanza.-Lasciami in pace Asher, non sono dell'umore adatto al momento!
-Scordatelo, fermati subito.
-No!
-Quanto sei testarda, poi non dire che non ti avevo avvertito.
In un attimo me lo ritrovai addosso e cademmo entrambi, lui sopra di me, come al solito.
-Asher per l'amor di Dio!
-Smettila di scappare Taissa, ti supplico.
Al momento delle sue suppliche mi importava ben poco...ero ancora molto arrabbiata ed era lui la causa.
-Ho bisogno di stare un po' sola, per favore.
-Se proprio devi non lo farai qui, torniamo a casa.
-"A casa" non sono sola, tu sei dovunque.
-E questa è una brutta cosa?
-Sì.
Iniziò a sfregare dolcemente il suo muso sul mio collo, mi vennero i brividi.
La sua vicinanza rendeva insignificante qualsiasi cosa.
Ti trattava male? Non importava.
Voleva farti impazzire? Impazzivi molto di più senza di lui.
Ti feriva? Bastava un suo tocco per cancellare il dolore.
Ti amava? E tu lo amavi ancora di più.-A che pensi?
-A niente.
Per fortuna potevo tenerlo alla larga dai pensieri che non volevo scoprisse.
-Stai pensando invece.
-Vuoi proprio farmi arrabbiare eh?
-Non mi permetterei mai... possiamo far pace adesso?
-Te lo puoi scordare, ti sei arrabbiato perché sono uscita con Megan, hai cercato di farmela pagare strusciandoti addosso a quella...e non vuoi lasciarmi in pace nemmeno cinque minuti!
-Non mi stavo strusciando addosso a quella! Devo mostrarti come ci si struscia -come dici tu- addosso alle persone?
-Oddio no!
-Allora possiamo tornare a casa e discutere sotto le coperte come due persone normali?
-Le persone normali se sono arrabbiate non dormono nello stesso letto!
-Non fare troppo la saputella.
Una volta a casa mi rifugiai in bagno per ritrasformarmi e fare una doccia, ebbi qualche minuto per pensare e sbollire un po' la rabbia.
Asher aveva reagito in modo esagerato ma anche io mi ero lasciata prendere un po' la mano, sapevo che uscendo lo avrei fatto arrabbiare ma me ne ero completamente disinteressata.
Non mi ero ancora dimenticata però del fatto che non mi avesse voluta alla riunione e dovevo assolutamente chiarire la questione.
Mi stavo asciugando i capelli quando lo sentii bussare alla porta
"Piccola posso entrare?"
Dal tono sembrava tornato l'Asher dolce e premuroso che avevo incontrato il primo giorno, quando ancora non sapevo di essere la sua compagna.
"Sì." per sicurezza mi strinsi l'asciugamano al petto, terrorizzata all'idea che potesse cadermi.
"Ti spiace se faccio una doccia finché ti asciughi?"
Sì che mi dispiaceva! C'erano almeno altri cinque bagni liberi in casa, non poteva usare uno di quelli?
Vederlo davanti a me coperto in vita da un misero asciugamano mi creava qualche scompenso e non nego che per un attimo mi era balenata in mente l'idea di infilarmi sotto la doccia con lui.
Soprattutto finché continuava a guardarmi con quegli occhi che sembravano vedere ben oltre lo straccetto che mi copriva.
Taissa ricordati che sei terribilmente arrabbiata col signorino tutto addominali scolpiti e niente grasso.
"Fà pure."
Tornai a guardare dritto davanti a me sforzandomi di non voltarmi. Sembrarono i dieci minuti più lunghi della mia vita.
"Oh cavolo! Tay mi prenderesti un paio di boxer? Sono nel terzo cassetto a destra."
Stava scherzando spero. Per passarglieli dovevo per forza voltarmi a...guardarlo.
Anche se il vetro della doccia era appannato la situazione era terribilmente imbarazzante. Almeno per me. Mentre il signorino sicuramente l'aveva fatto apposta e se la stava ridendo sotto i baffi.Presi il primo paio che mi capitò sott'occhio e molto lentamente mi diressi in bagno.
Cercai di non guardare verso di lui e gli allungai la mano che teneva i boxer come se fossero contaminati. "Grazie piccola."
Lo conoscevo da così poco, ma sapevo benissimo che era divertito dalla mia reazione estremamente immatura.
Senza farsi troppi scrupoli uscì dalla doccia indossandoli proprio davanti a me, -ma naturalmente non vidi nulla perché ero troppo occupata a fissare le saponette sopra il ripiano del lavandino per prestargli attenzione-.
"Ti aspetto di là, sbrigati."
Mi stampò un bacio sulla fronte prima di lasciarmi sola, col cuore che mi sembrava voler uscire dal petto."Non ci provare." mi ero appena infilata sotto le coperte e aveva già provato a tirarmi a sè.
"Non sarai ancora arrabbiata?"
"Sì che lo sono e non mi passerà finché non mi avrai spiegato perché ti comporti come un idiota."
"Frena la lingua signorina."
"Non provare a rimproverarmi! Sei tu quello che continua a sbagliare!"
"Sei tu invece che mi rendi la vita impossibile!"
"Allora lascia che me ne vada se sono un peso tanto grande!"
"Non intendevo questo...ti voglio con me sempre."
"Alla riunione però non mi hai voluta."
"Tai.."
"Puoi spiegarmi perché o puoi dirmi addio. Non voglio che tu mi nasconda le cose Asher, i segreti non fanno per me."
"D'accordo."
Si passò una mano tra i capelli sospirando pesantemente, non gli piaceva quello che stava per dirmi, questo lo avevo già capito.
"Penso...penso che l'essere che si aggira nella foresta sia...ecco...penso che sia mio padre."
Suo padre?
"C..Cosa?"
"È una bestia Taissa, per questo non te ne ho voluto parlare, mi vergogno profondamente di essere suo figlio."
"Tu non devi vergognarti proprio di niente."
Gli accarezzai il volto con una mano per rassicurarlo e lui la prese portandosela alle labbra.
"Quando ti racconterò tutta la storia potresti non pensarla più così...ma posso farlo domani? Adesso ho solo voglia di addormentarmi tenendoti stretta."
"Niente di quello che mi dirai mi farà cambiare idea... altrimenti non sarei mai diventata la tua compagna."
Quando finii la frase la sua bocca era talmente vicino da sfiorare la mia ma non si mosse più di un millimetro. Stava aspettando che fossi io a fare la prossima mossa.
Potevo scegliere di annullare la distanza tra noi o potevo voltarmi e mantenere un certo distacco.
Non ebbi nessuna esitazione.
Incollai le mie labbra alle sue aggrappandomi a lui come se fosse il centro del mio universo.
E mi accorsi che in quel momento lo era davvero.Angolo autrice ♥
Heello!
Merito una statua per aver aggiornato così in fretta -scherzo naturalmente-.
Avrete notato che la copertina è cambiata e vi avviso che cambierà ancora finché non ne troverò una che mi soddisfi, quindi non spaventatevi ;)
Voglio farvi due domande :)
Prima: come vi sembra stia proseguendo la storia?
Seconda: immaginate Asher e Taissa? Se si a chi li avete associati?Al prossimo capitolo -che mi dispiace ma non arriverà così in fretta- vi mando un saluto :)
Capitolo revisionato: 19 / 05 / 2016
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in my veins.
WerewolfFinalmente l'aveva trovata. Quella ragazza rappresentava tutto ciò che gli era sempre stato negato: l'amore, una famiglia. Niente e nessuno gliel'avrebbe portata via, lei era sua e sua soltanto. Perché si sa, un Alfa ha sempre bisogno della propria...