Capitolo 21.

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"Mi stai schiacciando." dissi quasi senza fiato.
Asher se ne stava comodamente disteso sopra di me con metà del suo corpo.
Non che mi dispiacesse, ma dopo un po' cominciavo a non sentirmi più la schiena.
Con un brontolio si girò trascinandomi al suo fianco.
Sembrava così sereno e tranquillo mentre dormiva, non era un assassino, non era un Alfa, non era un licantropo.
Era soltanto un ragazzo.
E adesso doveva convivere con un grosso peso sulle spalle.
Aveva scelto di togliere la vita a chi gliel'aveva donata.
Mi addormentai quella notte sperando che d'ora in avanti niente avrebbe più turbato la sua anima, che ormai ne aveva già passate abbastanza.

"Tay...svegliati."
Mi sentii squotere leggermente una spalla e un po' frustrata aprii gli occhi, trovando quelli di Asher a pochi centimetri.
"Che succede?"
Sorrise stampandomi un bacio sulle labbra.
Com'era bello con i suoi capelli arruffati e la faccia ancora assonnata.
"Mi sono svegliato prima di te! Questo è un miracolo!"
"È per questo che mi hai svegliato? Tu sei pazzo."
Presi il cuscino e ci infilai sotto la testa sbuffuando.
"Eh no signorina, non ci si comporta così."
Mi bloccò i polsi con una mano iniziando a farmi il solletico con l'altra.
Riuscii a resistere per... dieci secondi?
"Basta! Ok! Hai vinto!"
Mi liberò strappandomi il cuscino e gettandolo dall'altra parte della stanza, guardandomi indecifrabile.
"Mi vengono in mente due o tre cosette, quindi meglio se usciamo di qui prima che le metta in atto."
Afferrandomi per le ginocchia -come aveva fatto alcune ore prima- mi portò in bagno posizionandomi sul bordo del lavandino.
"Devi metterti in testa che non sono un sacco." mi lamentai.
"Metti questo."
Un leggero vestito nero scivolò fra le mie mani e lo guardai interrogativa.
"Dobbiamo partecipare..."
A cosa?
Vedendo che non continuava ci pensai su e ci arrivai da sola.
"Al funerale vero? Per Cage e gli altri."
Annuì un pò a disagio, probabilmente perché sapeva che la cosa mi avrebbe intristito.
"D'accordo." mi feci coraggio e indossai il vestito davanti al suo sguardo perso.
"Che c'è?"
"Niente, solo che... non hai pianto."
"Già, forse perché me lo aspettavo."
In realtà avrei pianto per settimane, ma la vicinanza di Asher mi dava forza e in più dovevo essere forte anche per lui, che aveva passato l'inferno negli ultimi giorni.

Resistere per tutta la cerimonia non fu facile ma quando vidi Daliah a casa di Dylan, non potei fare a meno di scoppiare in lacrime e corsi ad abbracciarla.
"Mi dispiace tanto, avrei dovuto aiutarlo."
"Non è colpa tua tesoro, sono sicura che è felice con Ellie adesso."
Ma la vedevo nei suoi occhi, la tristezza e il dolore nel suo mezzo sorriso.
"Ti voglio bene."
"Anche io tesoro."

Asher non aveva lasciato il mio fianco nemmeno per un secondo, e sebbene non mi creasse problemi avevo sempre il presentimento che qualcosa non andasse.
"Perché non prendi qualcosa da bere? Non hai nemmeno fatto colazione."
Si accigliò guardandomi storto.
Volevo solo che mi lasciasse un po' di intimità con Daliah!
"Sto bene così, grazie."
Sospirai sconfitta, di certo non lo avrei contraddetto in un momento del genere.
"Parliamo di cose belle...Sembrano davvero felici insieme."
Daliah mi indicò Hayley e Oliver che se stavano in un angolo abbracciati a guardarsi adoranti.
"Già...Sono ancora nella fase 'd'incanto', dagli qualche giorno."
"Cosa vorresti insinuare?"
Asher si intromise lanciandomi un'occhiataccia.
"Niente tesoro, solo che devono ancora conoscersi bene."
E capire quanto voi uomini siate rompiscatole a volte..
"Voi giovani...non avete nemmeno idea di quanto siate fortunati."
Sorrisi a Daliah, aveva ragione, ne ero sicura, ma come in tutte le cose non tutto è rose e fiori.
"Vi lascio adesso, vorrei conoscere Oliver."
Si allontanò verso i miei amici e Asher mi cinse un fianco.
"Io so di essere fortunato, il più fortunato del mondo direi."
"Puoi dirlo forte, chi ti sopporterebbe altrimenti?"
Si accigliò, così per farmi perdonare mi alzai sulle punte e gli baciai il mento.
"Anche io ti amo." mi sfiorò le labbra e sospirai insoddisfatta.
"Ti sembra forse il momento?"
"Ma piantala! Sei stato tu ad avvicinarti!"
Mi asciugò il viso, rigato dalle lacrime di poco prima.
"Stai bene?"
"Non proprio, ho solo bisogno di un po' di tranquillità."
"E l'avremo, domani ricominceremo da capo, inizieremo la nostra vita insieme."
"Senza troppi drammi spero, ne ho per altre dieci vite."
"Faremo in modo che non ce ne siano e se dovessero esserci, li affronteremo insieme."

"Ragazzi che dite? Andiamo?"
Hayley ci raggiunse poco dopo, avevo appena finito di parlare con Gregor cercando di lenire il suo senso di colpa, anche se sembrava ben conscio del fatto che non c'era altra soluzione, il Cage che conoscevamo se n'era andato da tempo e con lui anche Roman.
Si era limitato a fermare un mostro con le sue sembianze, Daliah non sapeva come fosse morto e probabilmente preferiva rimanerne all'oscuro.
Oliver ed Asher ci avevano accompagnate a casa di Dylan per farci salutare gli altri, visto che da quel momento in poi saremmo rimaste con loro.
Salutai tutti e decisi di fermarmi anche nella mia vecchia casa per prendere alcune cose, non chiamavo mio zio da settimane e avrei dovuto rimediare o mi avrebbe fulminata una volta tornato.

"A che pensi?"
"Cosa?"
"Sono due ore che ti parlo e tu non mi hai calcolato nemmeno di striscio, devo offendermi?"
Asher stava guidando con gli occhi fissi su di me anziché sulla strada.
"No..cioè scusami, guarda avanti accidenti!"
Sobbalzai quando un gatto attraversò la strada sfiorando l'auto.
"Non mi sono mai piaciuti i gatti."
"Ma non mi dire.."
Eravamo praticamente nemici naturali!
"Veramente a me piacciono i gatti."
Ci voltammo tutti e tre verso Oliver che sembrava in imbarazzo sotto i nostri sguardi accusatori.
"Questo non me lo avevi detto." lo accusò Hayley.
"Guai in paradiso." mi bisbigliò Asher, sghignazzai con lui ripensando al nostro primo battibecco, nemmeno dieci minuti dopo che ci eravamo conosciuti.
Dubitavo che Hayley e Oliver sarebbero arrivati ai nostri livelli.
Oliver non era di certo un cavernicolo!
"Forse potremmo prenderne uno." convenne Hayley.
"Cosa?" esclamammo in coro.
"Se ti piacciono possiamo prenderne uno, non mi darebbe nessun problema."
"Lo vedi? È così che si tratta con il proprio uomo!" Asher mi strinse una coscia richiamando la mia attenzione.
"Neanche morta, e poi Oliver lo merita, tu invece, mio caro hai molto da imparare su come si tratta la propria donna." mimai delle virgolette immaginarie scandendo bene le parole.

"Per fortuna abbiamo tutto il tempo del mondo."



Angolo autrice ♥

Ci siamoo.
Il prossimo capitolo sarà l'ultimo.
Non nego che mi dispiaccia da morire, amo Asher e Taissa e mi dispiace doverli lasciare :')
Grazie mille per tutti i commenti che avete lasciato nello scorso capitolo, perdonatemi se magari non ho risposto a qualcuno, ma le notifiche arrivano solo quando ne hanno voglia ♥

Vi lascio, al prossimo!

Capitolo revisionato : 21/05/2016

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