Capitolo 20.

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Taissa.

Sentivo la testa così pesante.
Come se non dormissi da giorni e il mio corpo ormai stesse cedendo.
Provai a concentrarmi su Asher, avrei voluto dirgli qualcosa ma non riuscivo a mettere insieme i pensieri.
Ad un certo punto mi si oscurò del tutto la vista e dovetti limitarmi ad ascoltare quel poco che potevo.
Un ringhio spaventoso si riversó nell'aria, il rumore di vetri infranti, poi più niente.
O il mondo aveva smesso di girare o io avevo smesso di vivere.

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Sentii qualcosa scorrermi lungo la schiena, ancora mezza addormentata, cercai di stiracchiarmi ma non mi mossi di un millimetro.
Aggrottai le sopracciglia.
C'era solo una cosa, o per meglio dire, una persona che mi rendeva impossibile una cosa tanto semplice.
Spalancai gli occhi, pentendomene quando li sentì bruciare, come quando ci versi per sbaglio del sapone e vorresti strapparteli.
Ma mi ripresi subito.
Asher era esattamente difronte a me e il suo corpo era incollato al mio mentre mi accarezzava la schiena con lenti movimenti.
Non potei evitare che mi scendesse qualche lacrima, era salvo, eravamo tornati a casa.
Mi strinsi a lui rifugiandomi nell'incavo del suo collo, respirando a pieni polmoni il suo profumo che mi era mancato da morire.
"Piccola...non piangere."
"Mi sei mancato così tanto."
"Anche tu, non immagini quanto." crollai definitivamente quando ascoltai la sua voce piena di dolore, anche lui era sul punto di piangere.
Singhiozzai come una bambina, ma poco mi importava.
L'unica cosa che contava in questo momento era lui, il mio centro dell'universo.
"Va tutto bene, sono qui."
Andò avanti per un po', cercando di calmarmi, ad un tratto sentii il bisogno di stargli ancora più vicino e mi distrassi baciandogli il collo teso, risalendo fino alle sue splendide labbra.
"Hmm...molto meglio."
Sorrisi tra le lacrime dandogli un altro bacio.
"Che ne dici di un bel bagno?"
"Voi uomini...Sempre a pensare a quello."
In realtà non mi importava granché ma volevo sdrammatizzare un po' la situazione visto il clima attuale.
"Prenditi pure gioco di me signorina, la mia era solo una gentilezza visto il tuo stato."
Le mie mani corsero al groviglio che avevo in testa ed entrai in panico.
Probabilmente avevo anche un pessimo odore e dovevo fare assolutamente pipì.
"Dammi cinque minuti."
Cercai di alzarmi ma la sua mano corse a stringere la mia.
"Vengo con te."
"Ho bisogno del bagno per cinque secondi."
Si limitò ad alzarsi -senza mollare la presa- trascinandomi con sè.
"Asher dico sul serio, mi basta un attimo."
Si voltò a guardarmi serio.
"Ti ho già persa di vista una volta e ti ho creduta morta. Non succederà di nuovo."
Mi colpì il gelo con cui aveva pronunciato quella frase.
Forse non andava tutto bene.
"Asher io...come dire...devo fare pipì santo cielo!"
Ero la frase più imbarazzante che avessi mai detto ad un ragazzo.
"Puoi farla mentre io riempio la vasca." disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
"No!"
Lo guardai scioccata. Stava scherzando vero?
Dov'era adesso la parte di me a cui era mancato?
Ritrassi la mano e con uno scatto fulmineo mi chiusi in bagno.
Mi battei mentalmente il cinque soddisfatta.
"Taissa non è il momento adatto per farmi arrabbiare!"
Colpì la porta con una forza inaudita.
"Un secondo!"
Mi sbrigai a fare quello che dovevo anche se non era comunque facile con lui che si comportava da cavernicolo.
Lavai le mani e corsi alla porta che per poco non mi travolse aprendosi sotto l'ira di un altro pugno.
"Visto? Non mi ci è voluto poi così tanto."
Senza dire niente mi guardò malissimo puntandomi con i suoi occhi ambrati di lupo.
Mi sollevò afferrandomi per le ginocchia e sbattei la faccia sulla sua schiena ritrovandomi aggrappata alla sua maglietta.
"Mettimi giù!"
Senza degnarmi di una parola si mise a trafficare con la vasca, aspettando che fosse piena prima di strapparmi di dosso pantaloni e tutto il resto.
"Maniaco!"
In un attimo il mio corpo entrò a contatto con l'acqua calda facendomi sussultare, scottava accidenti!
Lui mi seguì a ruota, posizionandosi vicino al bordo e strattonandomi verso il suo corpo massiccio.
"Hai intenzione di rivolgermi la parola o vuoi fare il maschio Alfa -idiota per tutto il giorno?"
Inspirò bruscamente.
"Penso che chiederò a Shay di farti qualche incantesimo per l'obbedienza."
Cosa?
"Se pensi che ti darà retta ti sbagli di grosso."

"Ho ucciso mio padre."
Il mio cuore perse un battito.
Forse avevo capito male.
"E Gregor, il tuo amico, ha ucciso Cage."
Rimasi immobile come statua, mi sentivo macare.
Cosa potevo dirgli?
Una delle persone più importanti della mia vita era morta, uccisa da un mio caro amico e lui si era fatto carico di un simile peso.
Per me non faceva alcuna differenza, suo padre era un mostro e francamente vedendo come aveva ridotto Asher lo avrei ucciso io stessa.
"Non dici niente?"
"Mi dispiace per Cage, ma non posso dire lo stesso per tuo padre."
"Non sei delusa?"
"Delusa? L'unica persona che devo incolpare qui è me stessa. Potevo rimanere con Gregor e aiutarlo, invece sono corsa a cercarti e tuo padre...non avevi molte alternative."
Quel pazzo andava fermato ad ogni costo.

"Grazie."
"Per cosa?"
"Per non farmene una colpa. Pensavo mi avresti lasciato seduta stante."
"Asher non ti lascerei mai per una cosa del genere. Certo forse non è stato il modo più etico di fermarlo ma non ti incolperei mai per questo. Ti incolpo solo quando ti comporti da idiota."
Cercai di sdrammatizzare schizzandolo.
"La smetti di chiamarmi idiota? È la decima volta che me lo ripeti in dieci minuti."
Mi mise una mano sulla testa spingendomi sott'acqua, presa alla sprovvista ingoiai mezza vasca.
"Sei pazzo!?"
Riemersi annaspando con gli occhi chiusi, cavolo già mi bruciavano, col sapone ormai erano in fiamme!
Lo sentii ridere e mi arrabbiai da morire.
"Sai che ti dico? Magari ci ripenso e ti pianto in asso!"
"Troppo tardi."
Mi afferrò riposizionandomi fra le sue gambe, con un asciugamano mi tamponò gli occhi e riuscii finalmente ad aprirli.
Mugugnai un 'grazie' guardandolo storto, lui mi baciò la punta del naso continuando a sorridere, maledette quelle labbra.
"Smettila di sorridere."
"Perché?"
Il suo sorriso si fece ancora più smagliante. Ma che cavolo!
Non riuscendo a fermarmi mi sporsi a baciarlo e fui soddisfatta sentendo che non aspettava altro.
Avremmo sempre avuto i nostri battibecchi ma finalmente eravamo insieme e con un po' di fortuna niente ci avrebbe più separati.



Angolo autrice ♥

Allora vi tranquillizzo subito, non è l'ultimo capitolo :)
Ce ne saranno altri due, il 21 e l'epilogo.

Grazie mille per tutti i commenti che avete lasciato nel capitolo precendente, mi ha fatto un immenso piacere.

Vi mando un saluto, al prossimo capitolo.

Capitolo revisionato : 21 / 05 / 2016

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