Capitolo 15.

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Riuscivo a malapena a respirare quando il mio aggressore venne scagliato lontano da me.
"Taissa!"
Sentii l'urlo disperato di Asher ma non potevo rispondergli.
Riuscii solo a voltarmi per vedere il mostro che mi aveva attaccato...un mostro che io conoscevo molto bene.
Un mostro che portava il nome di Cage.

"Questo è ciò che vi aspetta! Iniziate a tremare inutili stupidi."
Il suono di queste parole mi fece venire i brividi ma non vidi chi fosse stato a pronunciarle perché caddi preda di un un sonno profondo.

"Hai detto che si sarebbe svegliata! Perché allora sta ancora dormendo!?"
"Asher calmati! La ferita era profonda ha bisogno di un po' di tempo."
Tentai di aprire gli occhi anche se li sentivo pesanti come macigni, e provai a chiamare il mio compagno ma la gola mi faceva troppo male e non emisi alcun suono.
Fortunatamente lui girandosi mi vide sveglia.
"Hey, come stai?"
Si avvicinò e mi prese dolcemente una mano ma vedevo chiaramente la rabbia dentro di lui.
Era ricoperto di sangue e non era il suo.
Aveva combattuto e speravo che la sua vittima non fosse Cage.
Provai a chiederglielo ma come prima non ci riuscivo.
"Non sforzarti, Terence dice che stai guarendo in fretta ma hai ancora bisogno di un po' di riposo."
Provai a muovere una gamba ma scoprii che anche questa è bloccata.
A quanto pareva i danni erano più consistenti di quanto pensassi.
Cercai di incitarlo a darmi altre spiegazioni ma si limitò a baciarmi.
"Asher come hai detto tu stesso: ha bisogno di riposo, perciò adesso esci di qui."
Terence se ne stava ai piedi del letto e il suo tono non ammetteva repliche, anche se con Asher non si poteva pretendere mai niente.
"Lo faccio solo per il suo bene e non perché tu me lo hai ordinato."
Si rivolse dinuovo a me baciandomi le nocche della mano.
"Piccola ti lascio per qualche ora, riposati che quando torno voglio vederti come nuova."
Non potendo fare altro cercai di abbozzare un sorriso che lui ricambò con uno dei suoi, mozzafiato.

Quando mi svegliai mi accorsi che era ormai notte fonda.
Avevo dormito per più di dieci ore e la testa mi faceva un male cane, in compenso notai che riuscivo a muovemi senza particolare dolore.
Sentii il respiro caldo di Asher che stava dormendo profondamente al mio fianco e gli baciai la punta del naso.
Si svegliò all'istante e guardandomi assonnato.
"Hey."
"Tay? Come..come stai?"
Sorrisi.
"Quanto sei adorabile appena sveglio!"
Gli diedi un bacio sulla fronte.
"Hmm..sì, l'ho capito, adesso rispondimi"
"Sto bene, tranquillo ma ho bisogno di darmi una ripulita, tu fatti una bella dormita che potresti far concorrenza agli zombie con le occhiaie che ti ritrovi."
"No, no, vengo con te, facciamo un bagno così mi rilasso e ti tengo d'occhio."
"Non ho bisogno del babysitter."
Alzai gli occhi al cielo al suo ennesimo  tentativo iperprottetivo.
"Poche storie, sei quasi morta oggi."

"Cos'è successo dopo che sono svenuta?"
Mi fece appoggiare con la schiena al suo petto e arrossii violentemente, per fortuna in questa posizione non poteva vedermi.
"Sono apparsi altri...esseri e li abbiamo affrontati."
"Anche quello che mi ha attaccato?"
Rabbrividii al pensiero di Cage.
"Ci ho provato ma mio padre l'ha fatto ritirare subito nella foresta."
Tirai un sospiro di sollivo.
"Era Cage...quello era Cage."
Si irrigidì all'istante.
"Asher, non possiamo fargli del male."
"Ti ha attaccata senza batter ciglio." sputò fuori tutto il suo disappunto a denti stretti.
"No no no no no, non si discute su questo, era il mio Alfa Asher, devo aiutarlo."
"Possiamo provarci ma se si avvicina dinuovo a te non risponderò di me stesso."
Lo guardai male con la coda dell'occhio ma sembrava irremovibile quindi cercai di cambiare discorso per non litigare prima del tempo.
"Ho anche sentito qualcuno parlare...chi era?"
"Mio padre. Quello psicopatico!"
Tirò un pugno contro la vasca facendola tremare sotto di noi, istintivamente mi allontanai un po'.
"Scusa, non volevo...torna qui."
Allungò le mani verso di me invitandomi.
"Forse è meglio se non ci pensiamo adesso" gli diedi un bacio per calmarlo e mi accoccolai fra le sue braccia.
Rimanemmo così per un'infinità.
Dopo un po' sentii il suo repiro farsi regolare e profondo.
"Asher?"
Mi scostai per guardarlo in faccia e vidi che aveva gli occhi chiusi.
Era riuscuto ad addormentarsi così?
"Asher? Su alzati, usciamo di qui, stai dormedo in piedi...cioè, volevo dire... seduto."
Aveva la testa pesante e probabilmente l'avrebbe picchiata sul bordo vasca se non gliel'avessi afferrata.
"Hmm..."
"Su alzati!"
Cercai di trascinarlo in piedi con me e la mia forza da licantropo una volta tanto mi corse in aiuto.
"Ok, adesso ci asciughiamo e poi ti metti a letto."
Parlai più a me stessa che a lui visto che non sembrava coscente, mentre se ne stava appoggiato al lavandino.
Così mi ritrovai a dover prendere un asciugamano e ad asciugarlo io stessa.
Ringraziando il cielo era troppo stanco per badare a me e alla mia faccia che poteva far concorrenza alle stufette elettriche, poi la concorrenza la superai in pieno quando il suo amichetto decise di...salutarmi.
"Oh mioddio."
Saltai la parte in cui avrei dovuto mettergli qualcosa addosso perché...perché era meglio non infierire, ecco.
Lo trascinai fin sopra il letto e lo coprii per poi andare a vestirmi -io a differenza sua ci tenevo alle mie nudità-.
Finalmente dopo i dieci minuti più faticosi della giornata decisi che avevo fame e di andare in cucina a prepararmi qualcosa, anche perché non mangiavo da almeno ventiquattr'ore.
"Mmm....dove v..vai?"
Non era possibile!
"A mangiare, e tu a dormire."
Usai un tono dolce ma deciso e fortunatamente crollò, dal sonno credo, sul cuscino.

Mi preparai qualcosa di veloce trovando tutti gli ingredienti per una bella torta salata.
"Sei sveglia! Posso unirmi a te?"
Oliver era entrato in cucina senza fare il minimo rumore e sentendolo sobbalzai facendolo ridere.
"Olly! Certo! Che ci fai ancora in piedi?"
Sorrisi al mio nuovo amico/spaventa persone.
"Sono preoccupato."
"Di questi tempi sembra impossibile non esserlo." risposi affranta.
"Non sai quanto hai ragione...ma è Asher a preoccuparmi più di tutto."
Alzai lo sguardo dal mio piatto.
"Cosa intendi?"
"Suo padre, il tuo arrivo...sono cose che mettono sottosopra la vita di una persona, ma lui non è abituato a queste scosse, ha bisogno di...tranquillità."
"Continuo a non seguirti."
Dove voleva andare a parare?
"Ti sarai già accorta che è un tipo piuttosto irascibile."
"Si ma è normale...è così per la maggior parte dei licantropi, no?"
"Lui non è come gli altri però. È molto più forte Taissa e ho paura che perda il controllo."
"Perché pensi questo?"
Continuavo a non capirlo.
"Non l'hai visto oggi, quando ti ha vista a terra...ha perso la testa."
Ricordavo chiaramente il suo grido disperato e...il sangue che aveva addosso al mio risveglio.
"Che cosa ha fatto...cos'ha fatto quando sono svenuta?"
"Ha perso il controllo."


Angolo autrice ♥

Aggiorno anche se i 40 voti non sono arrivati semplicemente perché amo scrivere ma mi farebbe piacere ricevere un pò di soddisfazione dal mio lavoro...sentitevi liberi di votare sapendo che fate felice chi sta dall'altra parte, non dico altro.
Cosa pensate di questo capitolo? Che avrà combinato Asher?

Capitolo revisionato: 20 / 05 / 2016

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