Capitolo 9.

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Eravamo in tanti, riuniti nel soggiorno della villa.

Ci serviva assolutamente un piano d'azione se volevamo riuscire a trovare i miei amici.
"Tay l'ultima volta che li hai visti dove ti trovavi?"
"Non molto lontano da dove mi hai trovata, ricordo di essermi allontanata un attimo per controllare la zona e quando sono tornata non erano più dove li avevo lasciati."
"Allora riprenderemo le ricerche da lì, sperando di trovare qualche traccia."
"Potrei rintracciare Cage velocemente se mi ci riportaste."
Ero piuttosto sicura di poter percepire qualcosa se solo mi fossi concentrata, in fondo ero la più indicata visto che lo conscevo.
"No tu rimani qui."
"Asher non ricominciare con questa storia, sono forse l'unica in grado di ricavarne fuori qualcosa."
"Tu non ricominciare Taissa, non andrai la fuori, la discussione è chiusa."
Si sbagliava di grosso se pensava che me ne sarei stata con le mani in mano mentre i miei amici erano in pericolo.
"Asher, Taissa ha ragione, noi non conosciamo nemmeno il suo branco...se c'è qualcuno che può trovarli è lei."
Ringraziai mentalmente Megan che era intervenuta in mia difesa.
"Chiudi la bocca Megan!"
Tutti ammutolirono e chinarono il capo di fronte al tono autoritario di quell'ottuso del mio compagno.
Mi assicurai di lanciargli un occhiattaccia ma il suo sguardo truce non ammise repliche.
Si stava comportando da Alfa nel momento meno opportuno, proprio quando era tempo di unire le nostre forze invece di sottostare al suo volere.
"Theo, Oliver andate e se trovate qualcosa avvertitemi, non fate di testa vostra o potreste pentirvene, gli altri ispezioneranno il resto della foresta, avvertite anche gli assenti."
"Sì Alfa!"

Eravamo rimasti di nuovo soli e provai a farlo ragionare.
"Asher voglio cercare anch'io i miei amici....e smettila di guardarmi male! Non ho paura di te!"
"Non pensi che forse dovresti?"
"No."
Perché avrei dovuto? Non mi avrebbe mai fatto del male, ne ero certa.
"Potresti pentirtene."
"Cosa significa?"
"Significa che se continuo ad avere il presentimento che potresti scomparire là fuori, da un momento all'altro potrei diventare il tuo peggior incubo."
"Non pensi che se mi lasciassi andare le cose sarebbero più facili? Tornerei da te dopo!"
Mi esasperava la sua testardaggine, doveva finirla di pretendere che fossi sempre a sua disposizione!
"Scordatelo, e se sarò costretto non ti lascerò sola nemmeno un secondo."
"Ooh quanto sei pesante! Me ne vado di sopra!"
Allungai il passo affettandomi sulle scale per mettere un po' di distanza tra me e quel paranoico.
Naturalmente lui però non era dello stesso avviso, visto che in un secondo era già dietro di me col suo sorrisetto malefico stampato in faccia. Mi voltai fulminandolo con lo sguardo.
"Nemmeno un secondo."
"Cosa?! Hai detto che lo avresti fatto solo se pensavi che sarei scappata!"
"Puoi scappare dal piano di sopra, me ne hai già dato prova."
Emisi un gemito di frustrazione.
Iniziavo seriamente a credere che fosse pazzo, forse era una specie di maniaco.
"Fa come ti pare ma non aspettarti che ti rivolga la parola!"
"Bene, possiamo fare molte altre cose."
Si stava avvicinando pericolosamente così in un attimo di coraggio presi la prima porta sulla destra e mi chiusi dentro.
"Scordati di toccarmi, se non posso partecipare alle ricerche non starò nemmeno con te."
Sentii un tonfo assordante alla porta, probabilmente le aveva tirato un pugno.
"Taissa apri la porta o la butto giù!"
"Apro se mi lasci andare."
"Maledizione, quanto sei testarda! D'accordo andiamo nella foresta, ma vengo con te."
Sorpresa che avesse ceduto così in fretta, ma anche felice per averlo convinto aprii la porta ritrovandomelo faccia a faccia.
"Credevi davvero che avrei ceduto così in fretta?"
E fu così che in un battito di ciglia mi ritrovai a penzoloni sulla sua schiena.

"Bastardo! Mettimi giù!"
"Come desidera Mia Signora."
Così, veloce come mi aveva caricata in spalla, mi aveva gettata sul letto in camera sua.
Ancora confusa non ebbi il tempo di reagire quando chiuse la porta a chiave con la cura di infilarsela poi nelle mutande.
"Che stai facendo!?"
"Prendo spunto dal tuo esempio, così come io non ti ho toccato lì per riprendermi le chiavi della macchina, tu non toccherai qui, e piccola, anche se volessi farlo di certo non mi opporrei."
Maledetto il giorno in cui mi ero infilata le sue stupide chiavi nel reggiseno!
"Non sperarci."
"A quanto pare trascorreremo molto tempo qui dentro."
"Ti detesto!"
Sapevo di ferirlo quando glielo dicevo ma in questo momento volevo farlo, ero fuori di me.
"Mi amavi stamattina."
"Ti amo solo quando tu ami me."
Si accigliò pensando alle mie parole.
"Io ti amo."
"Non è vero. Se mi amassi non mi faresti questo, non mi impediresti di aiutare i miei amici."
"Voglio solo proteggerti."
"Non correrei alcun rischio Asher! Sono un licantropo per la miseria!"
"Tu non sai di cosa è capace mio padre, non lo immagini nemmeno"
"È per questo che devo trovarli! Loro sono la mia famiglia!"
Sgranò gli occhi come se lo avessi accoltellato al petto.
"La mia vita non è iniziata quando ti ho conosciuto Asher, loro sono importanti per me, proprio come il tuo branco è importante per te."
Cercai di calmarmi mentre gli spiegavo le mie ragioni anche perché mi sembrava di averlo sconvolto.
"Tu per me sei più importante del branco, pensavo fosse lo stesso per te."
Anche se non ne avevo ragione mi sentii in colpa a vederlo lì in piedi con le spalle curve: d'istinto mi alzai e lo avvolsi in un abbraccio, appoggiando la testa sopra il suo cuore che batteva all'impazzata.
"Tu per me sei più importante di qualsiasi cosa, ma non metterò da parte i miei principi perché sei ottuso e iperprotettivo."
"Non sono ottuso."
"Oh si che lo sei!"
Ormai la rabbia era passata, stavo addirittura ridacchiando.
"Sei ancora arrabbiata? Perché questa chiave comincia ad irritarmi."
Mi allontanai con una smorfia di disgusto.
"Se non mi fai uscire di qui entro i prossimi due secondi mi metto ad urlare."
"Dammene cinque perché devo ripescare la chiave."
Mi voltai dandogli le spalle quando si infilò la mano nei pantaloni, ma avvertire prima no?
La mia faccia adesso era sicuramente in pandan con i miei capelli, mentre lui se la rideva come un ragazzino.

"Allora vuoi voltarti e andare a cercare i tuoi amici o restiamo qui e facciamo cose da adulti?"
Sfrecciai fuori dalla porta prima che si facesse trasportare troppo dalla fantasia e ci richiudesse dentro.


Angolo autrice ♥

Sono tornataa ♡
Spero come al solito che il capitolo vi sia piaciuto!
Come potete vedere ho mantenuto la mia promessa e ho dato un volto al nostro Asher, che ne pensate? ;)
Cercherò man mano di aggiungere anche gli altri personaggi, forse Taissa sarà la più difficile da scovare ma ci proverò :)

Al prossimo capitolo ^^

Capitolo revisionato: 20/05/2016

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