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Ascoltate il capitolo con White Wood degli Urban Strangers, merita!

Harry quel giorno aveva pianto. Erano mesi che non piangeva eppure quel giorno non ce l'aveva fatta a tenere tutto dentro. Numerose voci nella sua testa lo tenevano prigioniero di incubi che non poteva ignorare.

Quel giorno Harry aveva pianto. Aveva urlato gettando fuori la rabbia. Aveva lasciato uscire dalle sue labbra parole confuse.
Non aveva preso le pillole e questo per Harry era okay. Odiava prendere le sue pillole, non bastavano delle stupide medicine a guarire l'errore che era.

Io odio.

Harry aveva scritto quelle due parole cariche di significato sotto lo sguardo attento di Emily che sembrava ogni giorno più sorridente.

"Chi odi?" Chiese lei quando Harry si sedette a fumare una sigaretta.

"La mia ex." Disse di getto come se tutti i suoi problemi appartenessero a lei.

"Julie?"

"Come fai a conoscere il suo-"

"Ti ho già detto, io so tutto." Sorrise Emily annusando il fumo grigio della sigaretta di Harry.

"Ah già. Perché vieni qui?" Chiese Harry.

"Perché sei interessante. Mi piace guardarti." Disse Emily osservando attratta Harry. Il ragazzo non capiva. Come poteva qualcuno voler passare del tempo con lui?

"Non sono interessante. Sono egoista, sbagliato, incasinato. Puoi facilmente paragonarmi a uno scarabocchio." Disse sbrigativo sentendo le voci nella sua testa ridere e ridere di lui.

"Preferisco gli scarabocchi alle cose perfette. La perfezione è noiosa, tu sei diverso. Sei diverso dagli altri." Disse l'ultima frase come se fosse scollegata dall sua testa.

"Sono un pazzo che sente le voci nella mente."Harry gettò a terra la sigaretta e si alzò.

"Non è vero." Disse risoluta Emily. Harry aveva mal di testa, voleva urlare, voleva urlare a tutti perché era così arrabbiato, così deluso.

"Ah no? È colpa di Julie. Lei mi aveva detto che sarebbe restata, che mi avrebbe aiutato a guarire e invece guarda! Mi ha solo usato! Ho tutto il diritto di odiarla! E tu non sei nessuno per dire il contrario! " Harry urlò. Emily lo guardò triste quando dagli occhi arrabbiati di Harry scese una lacrima. Scivolò la sua guancia e prima che cadesse Emily la catturò con un dito.

"Piangere è la conseguenza del dolore." Sussurrò al viso di Harry.

"Non sto provando dolore." Disse a denti stretti Harry volendo solo scappare da lì. Non gli piaceva Emily, lo confondeva.

"Allora perché piangi?" Harry rimase in silenzio e per la prima volta dopo mesi si sentì troppo debole per respingere l'abbraccio caldo di Emily.



N/A
Penso sia uno dei miei capitoli preferiti fino ad ora. Non penso questa storia vi piaccia molto... la continuo o no...?

Bacini
S.xx

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