xiv

575 57 26
                                    

Emily arrivò alla porta di Harry e bussò più volte mentre innumerevoli lacrime scendevano dalle sue guance.
Era colpa sua, se avesse lasciato da parte i dubbi e le paure Harry non starebbe male.

"Harry apri, ti prego!" Urlò invano battendo i pugni sulla porta di ingresso. Niente, non apriva. Dietro la porta di legno c'era silenzio. Troppo silenzio.
Emily si guardò attorno cercando qualcosa che le indicasse che lui era ancora lì.

Lasciò un ultimo pugno sconsolato sulla superficie e mentre si abbandonava a terra si accorse che la porta era socchiusa. Si rialzò e la aprì velocemente attaccandosi all'ultimo filo di speranza.

"Harry, dove sei?" Urlò con voce rotta. Le sue parole volarono atone nel silenzio surreale dell casa. Decise di andare verso la cucina ma trovò solo la bottiglia rotta.

"Non dovevi, Harry..." singhiozzò sentendosi in colpa per tutto. Harry era fragile, lo era troppo.
Corse lungo le scale seguendo l'istino. Lui le aveva parlato di pillole.

Pillole.

"No, Harry." Mormorò correndo verso il piccolo bagno. La porta era socchiusa e la luce accesa. Aprì velocemente la porta la essa si fermò su di un ostacolo davanti a lei.

Emily sgusciò attraverso la fessura e si ritrovo di fronte il corpo inerme di Harry.
"Harry." Si accasciò sul suo corpo, gli occhi chiusi e un rivolo di sangue aveva macchiato le sue labbra rosee dischiuse.
Le lacrime troppo trattenute di Emily si riversarono sulla maglia bianca di Harry. Accarezzò i capelli morbidi del ragazzo, tastò la sua guancia.
Il corpo fermo ai suoi tocchi era quasi surreale. Il viso prosciugato di ogni colore non era da Harry.

Il respiro assente.

"È colpa mia." Singhiozzò Emily osservando distrattamente ciò che il ragazzo aveva rovesciato attorno a sé.

Il barattolo spaccato in mille pezzi ai piedi di Harry. Il cellulare abbandonato sulle sue mani.

"Io ti amo, Harry. Più della mia stessa vita." Sussurrò Emily mentre si abbassava a stringere la mano destra del ragazzo.
La portò sul suo viso. Era fredda, pesante. Morta.

Ma.

Improvvisamente al contatto con la guancia di Emily, la ragazza percepì un battito.
Più battiti.

"Sei vivo." Sussurrò incredula mentre sempre più affannata tastava il polso del riccio sentendo dei deboli battiti.

"Sei vivo! " urlò Emily sorridendo grata. Prese tra le mani il suo telefono e fece il numero dell'ambulanza.
Poi, lasciando che le ultime lacrime cadessero, si abbassò su Harry guardando tristemente il bellissimo volto del ragazzo.

"Ti salverò, dovesse costarmi la vita. "

N/A
Come avrei potuto far morire Harry ora quando ho ancora tante cose da fargli fare? ;)

Give Me LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora