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"Harry!" La pioggia aveva iniziato a cadere con timide gocce leggere. Harry era ancora chino sulla tomba di Gemma quando avvertì la voce candida di Emily chiamarlo.

"Arrivo!" Urlò di rimando infilandosi il cappuccio della felpa e correndole incontro. Si sentiva più leggero: aveva bisogno di confrontarsi con la realtà e sfogarsi simbolicamente con sua sorella lo aveva aiutato. Strinse la mano di Emily donandole un sorriso di rassicurazione a cui ella sorrise.

"Ci prenderemo del male con questo tempo. " borbottò infreddolita Emily scaldandosi le mani bagnate sul riscaldamento dell'auto. Harry ridacchiò divertito mettendo in moto verso casa.

"Finalmente ho trovato qualcosa che ti ferma." Rise cinicamente beccandosi un'occhiataccia dalla bionda, che però finì con un sorriso.

"E chi l'ha detto? Che ne dici di fare una capatina al muro? È un po che non gli facciamo visita." Sorrise maliziosa notando di essere nella vicinanze della loro particolare via che li aveva fatti incontrare.

"Richiesta acettata. Ho giusto una cosa da scrivere. " annuì Harry con un sorriso che aleggiava sulle sue labbra piene.

"Posso avere un'anticipazione? " ridacchiò Emily.

"Non penso, dottoressa." La macchina si fermò in prossimità della via deserta.

La pioggia ancora cadeva forte sui loro corpi non appena scesero. Entrambi indossarono i cappucci sulle loro teste e camminarono per mano verso il muro ormai familiare.
Al riparo dalla pioggia, c'erano tutti i pensieri di Harry. Erano passati solo quattro mesi da quando il primo foglio aveva lasciato il suo segno su quella parete piena di dolore e rabbia.
Ma mancava ancora un tassello.
Harry lasciò la mano di Emily per prendere da terra una bomboletta spray bianca e, dopo averla agitata, cominciò a scrivere lentamente l'ultimo messaggio.

Aggrottò le sopracciglia con fare concentrato e strinse il labbro inferiore fra i denti, cosa ormai  nota a Emily.

"Fatto."

Emily si avvicinò al ragazzo

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Emily si avvicinò al ragazzo. Non capiva quelle parole. Cosa stavano a significare? Lo aveva guarito? O forse ferito?

"Non capisco. " sussurrò la ragazza per la prima volta confusa di fronte ai sentimenti contrastanti di lui. Harry sorrise, poggiò la bomboletta a terra, e strinse le mani di Emily fra le sue.

"Piccola guarda che mi hai fatto. Mi hai guarito Emily; non sento più le voce nella testa, prendo le medicine, ho dimenticato Julie e sto accettando la morte di Gemma." Sorrise teneramente Harry. "Ma cosa più importante, hai riportato a galla il vero me ma leggermente diverso " sussurrò accarezzando la guancia bagnata di pioggia della giovane.

"In cosa?" Chiese lei con un filo di voce.

"Gli hai dato un cuore. " fece una pausa tenendo i suoi occhi attaccati a Emily. "E l'hai legato al tuo." Vi posso assicurare che quello che vedo è così bello. Harry le aveva appena confessato di amarla, amarla per davvero.

"Ti amo Emily. " disse infatti Harry prima di sopprimere il sorriso emozionato di lei con un bacio pieno di amore. E chi se ne importava degli amore falsi, di quello che finivano con litigi, di quelli rotti con bugie: avevano il loro piccolo amore fatto di istanti e lotte vinte, fatto di cuori che battevano l'uno per l'altro.
Si baciarono fra un sorriso e l'altro sentendosi finalmente di appartenersi, senza fare caso alla pioggia che bagnava le loro labbra affrettate, i loro volti consumati.

Pochi minuti dopo, infreddoliti e tremanti corsero verso la casa di Harry lasciando l'auto nella via, poco distante dell'appartamento.
Chiusero la porta della casa con un piccolo tonfo solo per ricominciare a baciarsi, l'uno più bisognoso dell'altro.
Harry la prese in braccia senza staccare i suoi occhi dal suo viso così angelico. Salì lungo le scale ed entrò nella sua camera da letto, così disordinata ma perfetta.

Adagiò la bionda sulle coperte gonfie e si staccò solo per parlarle.

"Ti prenderai del male se tieni questi abiti bagnati." Sorrise furbo Harry aprendole la cerniera della felpa. Lei rise cristallina.

"Te lo concedo, ma solo per ora " disse prima di ritornare a sentire le labbra di lui sulle sue. L'aria si era fatta silenziosa, rotta solo dal rumore tenue della pioggia e dei loro baci.

Piano piano Harry le tolse la felpa, mentre lei gli fece cadere la giacca a terra.
Senza mai stancarsi si spogliarono lentamente e scivolarono sotto le coperte, nudi e con il calore dei loro corpi vicini.

Harry guardò attentamente il corpo formoso di lei, e non desiderò di meglio: non aveva mai amato tanto.

"Ti amo." Sussurrò Harry al suo orecchio prima di spingere dolcemente nel suo corpo.
Fecero l'amore stretti l'uno all'altro nella loro stanza silenziosa ma piena di soffusi ti amo e piccolo gemiti arrestati da baci.

Fecero l'amore sentendo di amarsi davvero.



N/A
Non potete capire a quanto tenga a questa storia. Il prossimo capitolo è l'ultimo prima dell'epilogo.
Cosa vi aspettate?
S.xx

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