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I due ragazzi rientrarono in casa. Emily aiutò Harry a salire le scale e lo portò verso la sua camera. Emily non vi era ancora mai entrata eppure restò stupita dalla quantità di foto appese alle pareti.

Ciò che vi era di particolare era che raffiguravano paesaggi. Riconobbe con facilità, seppur con la poca luce, diverse angolazioni di parti della cittadina. Vide la vecchia scuola di Holmes Chapel, la panetteria, vecchie case e tanto altro.
Notò solo una decina di foto con dei soggetti.
Erano incorniciate e posate sopra un mobile e sembravano dimenticate dal tempo.

"Puoi guardarle, se vuoi. " esordì Harry vedendo la ragazza osservarle. Emily gli sorrise e si avvicinò al mobile. Harry aprì le persiane lasciando che la luce scivolasse al suo interno.
Le prime due foto raffiguravano Harry, i capelli corti e ricci, sorridente abbracciato ad un ragazzo più basso dagli occhi blu. Nella seconda c'era anche un ragazzo biondo.

"Sono i miei amici. Louis e Niall." Disse con malinconia Harry dietro di Emily.

"Se ne sono andati?" Domandò Emily. Lui annuì e sussurrò un come tutti.

La terza foto raffigurava Harry nelle vesti di sedicenne all'interno di un locale. Accanto a lui vi era un donna più anziana che rideva verso di lui. E lui sembrava felice.

"Qui ero alla panetteria. Lei è Barbara. Lavoravo per lei tutto il pomeriggio, amavo quel posto. Quando è morta sono stato licenziato, evidentemente senza di lei non servivo a nulla." Mormorò atono Harry. Seguirono altre due foto di Harry al lavoro, un sorriso enorme e la farina sul viso.

Poi Emily trovò due dolci foto di Harry bambino, una con il reggiseno della madre e una assieme al bambino dagli occhi azzurri di prima.
Infine le ultime tre foto fecero sospirare Harry. Le prese fra le sue mani illustrandole a Emily.

"Questo era il mio settimo compleanno. Me lo ricordo." Mormorò Harry indicando la famiglia riunita attorno ad una torta. "Era stato bello se non fosse stato che mio padre litigava in continuazione con mia madre." Commentò il riccio. Passò alla seconda. Harry, sua madre e una ragazza

"Avevo diciotto anni. Io e Julie avevamo fatto un mese e mia madre la aveva invitata qui. " mormorò Harry con occhi lucidi. Julie era davvero bella, Emily non si stupiva che lui se ne fosse innamorato.

L'ultima foto lasciò scivolare una lacrima sulla guancia di Harry. Due bambini si abbracciavano stretti, i sorrisi grandi sui loro visi. La bambina indossava un piccolo abito giallo scuro e Harry vestiva dei pantaloncini e una maglietta bianca. Emily li guardò attentamente e notò molte somiglianze fra i due.

"Chi è lei?" Chiese Emily. La tristezza di Harry tramutò in rabbia in pochi secondi.

"Basta così per oggi." Scattò e si voltò per andare in bagno.

"Harry, aspetta!" Lo richiamò Emily. Lui si voltò furioso.
"Vado a preparare qualcosa da mangiare, okay?" Disse. Lui annuì e sparì senza una parola verso il bagno.

Emily non fece neppure a tempo a scendere le scale che sentì qualcosa rompersi nel bagno. E il panico si insediò nelle sue vene quando sentì Harry urlare.

"Harry!" Gridò Emily aprendo la porta del piccolo bagno. Harry era di spalle e avevo le nocche insanguinate. A terra c'era la foto di prima spaccata a metà sul vetro.
A terra c'era il casino lasciato dall'ultima volta che Harry era quasi morto.

"Harry fermati! " disse Emily scavalcando i barattoli di pillole ancora a terra da tempo. Harry si voltò con occhi lucidi e si accasciò a terra piangendo.

"Dovevo morire io." Pianse sentendo le voci rimbombare nella su testa. Si prese la testa fra le mani seppellendola fra le ginocchia piegate. Emily si accovacciò su di lui e lo strinse a se.

"Shh, smettila." Mormorò sentendo i singhiozzi di Harry diventare più forti.

"No, dovevo morire io non lei." Pianse sollevando il viso e mostrandolo pieno di lacrime. Emily non lo riconobbe quasi, quegli occhi rossi pieni di lacrime, il viso distrutto.
Perché era distrutto, ormai.

"No, Harry. Non devi pensarlo." Sussurrò Emily stringendo fra le sue mani il volto devastato di Harry.

Lui annuì come ipnotizzato dalla profondità delle iridi azzure verdi della ragazza. Era bellissima, come un angelo.

Si avvicinò piano a lei, annusò il suo profumo dolce e strinse le sue mani attorno al bacino di lei.

E stavolta Emily non si tirò indietro quando le labbra di Harry accarezzarono timidamente le sue.

Okay finalmente Haz ne ha fatta una di giusta. Intanto Buon compleanno riccio, passa una buona giornata Harryy!

Vi invito a passare alla mia piccola storia su Harry, Song!

Bacioni
S.xx

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