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Harry non sapeva dove si trovava. Era buio attorno a lui e c'era tanto rumore.
Ma quel rumore lui ormai lo conosceva bene, erano sempre le solite voci che gli ricordavano quanto fosse inutile.
Si sentiva strano. Come bloccato.

Voleva muoversi.

Voleva aprire i dannati occhi, basta buio. Aveva sempre odiato il buio perché rimanerci?
Improvvisamente tornarono nella sua testa stralci di parole confuse: pillole, alcol, Emily, vomito, ti amo...
Harry non capiva cosa stava succedendo: sapeva solo che Enily gli aveva parlato ieri.
E gli aveva detto ti amo.

Ti amo? Come poteva amarlo?
Doveva aprire gli occhi per chiederglielo.
Cercò di sentire qualcosa attorno a lui. Sentì solo qualcuno piangere. Era lui?
Non lo capiva.
Si sforzò ancora di più e sollevò le palpebre pesanti.

Attorno a lui c'erano delle pareti metà bianche e verde chiaro. Era disteso su di un letto di lenzuola bianche.
Si voltò individuando sul suo braccio un'ago, una flebo. Perché era in ospedale? Lui stava bene, non aveva bisogno di nessuno!
Aggrottò le sopracciglia quando individuò al suo fianco una chioma bionda distesa vicino a lui.

E improvvisamente sentendo il suo profumo ricordò tutto: ricordò la litigata, le lacrime, come si era sentito tradito, come aveva provato a baciare Emily, la confusione e ciò che aveva fatto a casa.

Dal volto piegato di Emily arrivavano singhiozzi sconnessi.
Harry avvicinò una mano sui suoi capelli. Emily gli aveva salvato la vita, probabilmente. La aveva chiamata poco prima di perdere i sensi.
Perché lo aveva salvato?

Accarezzò una ciocca bionda con un dito e sorrise quando piano piano gli occhi velati di lacrime di Emily incontrarono quelli stanchi di Harry.

"Harry..." mormorò incredula Emily asciugandosi le lacrime. Fu invano, scivolarono lungo le sue guance quando attaccò le braccia attorno al collo di Harry stringendolo in un bisognoso abbraccio.

Harry decise di stringerla a se. Era bello abbracciare Emily, era profumata. Bella. Buona.
Ma aveva paura di lui... doveva fidarsi di lei? E se finiva come Julie?

"Sei vivo, grazie al cielo." Pianse Emily macchiando la veste bianca di Harry. Lui rimase in silenzio aspettando che si staccasse. Odiava troppo affetto.

"Ho avuto così tanta paura." Singhiozzò Emily staccandosi finalmente dal riccio e portando le mani attorno alle sue guance, asciugandosi le lacrime.

"Perché? " domandò Harry. La voce bassa e roca.

"Sei quasi morto, Harry. L'alcol e una dose massiccia delle tue pillole non sono state un buon mix." Sospirò Emily. Harry la vide molto stanca, sembrava non avesse mai dormito.

"Quando è successo?" Chiese Harry gettando la testa sul cuscino. Cavolo, aveva esagerato stavolta.

"Venerdì. Sei stato in stato semi cosciente fino a oggi, per tre giorni. Oggi tu non dovevi...." Emily singhiozzò. "Non dovevi svegliarti per i medici." Finì la frase Emily con un sorriso fiero in volto. "Ma sei sveglio. Sono stata così in pensiero. " disse Emily guardando sul suo grembo. Non aveva mai dormito, ne mangiato. Aveva passato quella settimana sulla sedia accanto a Harry, stringendo la sua mano, accarezzando i suoi capelli o semplicemente concedendosi lunghi sguardi verso il viso dormiente del ragazzo.

"Oh. Perché sei rimasta qui?" Intuì Harry.

"Perché non potevo lasciarti solo. Hai avuto questa crisi per colpa mia e io ti ho promesso di restare accanto a te qualsiasi cosa accada." Spiegò Emily.

"Ma tu hai paura di me, come tutti gli altri, quindi avresti dovuto lasciarmi andare." Sputò Harry lasciando le voci nella sua testa prendessero posto alla ragione.

"Che cosa? Io non ho paura di te." Disse Emily corrucciandosi. Harry rise amaro.

"Come puoi dirlo? Lo ricordo sai. Ho cercato di baciarti e mi hai spinto via." Fece una pausa Harry distogliendo lo sguardo dalle iridi azzurre della ragazza. "Me lo ricordo lo sguardo spaventato. È sempre lo stesso." Sussurrò stringendo le labbra in una linea dura. Il silenzio si impossessò della stanza, cullato solo dal debole tintinnare del macchinario accanto ad Harry.

"Harry, se avessi davvero paura di te non credi che ora ne mai sarei stata con te?" Chiese Emily dolcemente. Harry alzò lo sguardo su di lei sentendo le voci attutirsi solo guardandola.

"Forse...ma questo non ti giustifica." Disse duro e testardo come suo solito.

"Mi dispiace tanto Harry... non volevo feriti, significhi tanto per me... ho sbagliato ad allontanarmi così da te ma..." si interruppe per fare un sorriso sconsolato. Sospirò affranta ma continuò. "Ma non volevo illudermi. Non voglio essere il tuo rimpiazzo a Julie e fino a che non ne sarò sicura... io beh..." Harry la fermò posandole una mano sulla sua. Emily sollevò lo sguardo stupita.

"Non sei mai stata Julie per me, tu non mi hai amato." Sorrise sicuro Harry. Emily era un'amica, buona e paziente.

"Harry io.." Emily si morse il labbro arrissendo.

"Cosa?" Chiese Harry vedendola strana.

"Harry, io sono innamorata di te."

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