Chapter Thirteen

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"Rosalieee! Ho perso la scarpa destra!" urla Elise dalla mia stanza.

Mi passo entrambe le mani sul viso e vado in cucina a preparare il caffè.

Sono solo le dieci del mattino ma a quanto pare Lise riesce a mettere a dura prova i miei nervi anche a quest'ora

"Cercala allora" urlo a mia volta e afferro i cornetti al cioccolato che Ariel ha preso questa mattina prima di andare al lavoro.

Per quanto mi riguarda ho chiesto a Luke tre giorni di permesso, in modo tale da poter stare a tempo pieno con Elise.

Non era molto entustiasto della cosa, ma non è che me ne importi molto.

"Rose! La scarpa sinistra è scomparsa! Aiutami a cercarla" grida sventolando i lunghi capelli ogni volta che si china per guardare sotto qualche mobile.

"Ma non era la destra?" chiedo addentando il corentto.

Elise si piazza davanti a me, portandosi le mani nei capelli.

"Rose" sussurra "le ho perse entrambe" dice sedendosi sconsolata sulla sedia e prendendo il suo cornetto con il latte.

Rido per la sua faccia, e le mie risa aumentano quando addentando la sua colazione fa cadere tutta la nutella sulla maglietta verde.

Elise inspira ed espira un paio di volte, ma quando vede la mia faccia contorta dalle risate mi trucida con lo sguardo.

"Che cazz-" sibila quando con una mossa maldestra fa cadere anche il latte.

"Rose aiutami invece di ridere" mi urla alzandosi per ripulire il casino.

Ancora con le lacrime agli occhi vado a prendere una spugna per ripulire la tavola  dal latte mentre lei va in camera a cambiarsi.

Oggi alle otto dobbiamo essere pronte per andare alla casa stregata, ma dal momento che abbiamo tutta la giornata libera, ho pensato che potremmo andare a visitare un po' Londra.

In fondo Elise era davvero piccolina quando è stata qua l'ultima volta.

"Rosie io sono pronta" dice mia sorella entrando in cucina con un paio di jeans e una maglia nera.

I capelli legati in una treccia morbida.

"Anche io." le dico pulendo le ultime cose per poi asciugarmi le mani con lo strofinaccio vicino al lavello.

Controllo che tutto sia in ordine prima di mettere scarpe e cappotto e seguire mia sorella in strada.

-

"Ma quanto dura?"

"Elise, abbi un po' di pazienza" le dico per la decima volta.

E' ovvio che ci sia coda per salire sul London Eye il giorno di Halloween, ma questo mia sorella, non sembra capirlo.

"Si, ma Rose! Devo fare pipì" Lise dice.

Mi tiro indietro i capelli castani cerco un modo gentile per dirle che non può allontanarsi dalla coda per andare al bagno.

"Elise Hailee Turner, non è colpa mia se hai la vescica di un bradipo, perciò sopporta"

"Ma io la devo fare!" sibila "Non è un problema mio. Appena finisce il giro andiamo in un bar."

"Si chiama abuso da sorella maggiore" dice incrociando le braccia al petto e fissandomi con i suoi occhi azzurri.

Dio, non potevo averli anche io?

No, ovviamente a me toccano quelli color cacca. Giusto così.

"Forse. Ma ehi, mi è sembrato di vedere la fila muoversi"

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