10 || La lettera

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Venerdì pomeriggio il vento soffiava forte a Stamford, portando con sé il freddo pungente di inizio inverno. Seduta sul divano, con le gambe tese in avanti coperte da un plaid scozzese e il libro di letteratura inglese tra le mani, Perla ascoltava il fruscio dell'aria causato dal movimento energico degli alberi. Era ferma sulla stessa pagina da circa venti minuti, distratta da troppi pensieri.

Quella appena trascorsa era stata la settimana più noiosa dall'inizio della scuola: gli insegnanti non smettevano di ricordare agli studenti che mancava poco agli esami di metà semestre, e questo sembrò dare loro una scusa plausibile per assegnare una quantità esorbitante di compiti a casa; i ragazzi e le ragazze dell'ultimo anno, invece, non facevano altro che parlare del falò a West Beach che si sarebbe tenuto quella sera. Girava voce che Harry Martin aveva pensato in grande e sarebbe stata la festa più bella della storia della Stamford High. Perla aveva voglia di andare al falò e divertirsi con i suoi amici, ma c'era qualcosa che la frenava, e benché fosse un motivo valido per restare in casa a guardare una serie TV o a bere una cioccolata calda davanti al camino sapeva benissimo che non era il freddo la vera ragione che la spingeva a non partecipare alla festa.

Ad un tratto Perla sentì il cellulare vibrare. Lo prese e lesse il nome di Sam sullo schermo.

Che ne dici di andare a mangiare un boccone prima di andare alla festa?, diceva il messaggio. Sospirò, indecisa: sapeva che avrebbe potuto incontrare lui quella sera, ma non era sicura di essere pronta ad affrontarlo.

Vuoi ancora andarci?

La risposta arrivò nel giro di pochi secondi.

Sì, e voglio che tu venga con me. Non puoi darmi buca.

Perla tentennò, ma sapeva che Sam ci sarebbe rimasta male se non fosse andata. Così fece un respiro profondo e rispose.

Passa alle sette.

Spense lo schermo del telefono e lo gettò dall'altro lato del divano, poi buttò la testa all'indietro: con molta probabilità, quella sera avrebbe incontrato Tyler e lei non era pronta a rivederlo. Aveva cercato di evitarlo per tutta la settimana e lui non aveva impiegato molto tempo a capirlo. Le aveva lasciato il suo spazio, anche se ogni giorno le lasciava un bigliettino nell'armadietto con scritto, a carattere maiuscolo, "MI DISPIACE". Non capiva il vero motivo per il quale si scusasse, in fondo era stata lei a spingerlo a dirle tutta la verità.

Ripensava a quello che le aveva detto su sua madre, e sentiva un peso sul cuore. Eulalia era sempre stata sincera con lei, e se fosse stata una strega glielo avrebbe detto. Era sua figlia!, perché avrebbe dovuto nasconderle la sua vera natura? Sapeva che quella non era una verità facile da ammettere, e forse Eulalia aveva paura che Perla non l'avrebbe accettata per quello che era realmente. Lei lo avrebbe fatto, invece: era sua madre, l'avrebbe amata per quello che era, strega o meno. Ma non era il pensiero che sua madre potesse essere una strega a spezzarle il cuore.

Tyler le aveva detto che Mavrikòs e gli Oscuri l'avevano uccisa, ma era impossibile; lei era andata sul luogo dell'incidente, aveva visto con i suoi occhi la macchina nera accartocciata in fondo a quel maledetto burrone. I soccorsi erano giunti sul luogo dopo pochi minuti dall'accaduto, ma Eulalia aveva sbattuto forte la testa e ogni tentativo si era rivelato inutile. "Morta sul colpo", avevano detto i medici, e per Perla era più facile accettare la sua morte così, con il pensiero che sua madre non avesse sofferto.

Si asciugò gli occhi con la mano e si alzò dal divano, chiudendo con un colpo secco il libro di letteratura; quel pomeriggio non era riuscita studiare nulla, troppo presa dai suoi pensieri. Andò in camera sua e mise il libro di letteratura sulla scrivania, poi guardò l'orario dalla sveglia che teneva sul comodino: le 17:42. Meno di venti minuti dopo suo padre sarebbe tornato dal lavoro, e Perla voleva passare del tempo con lui prima di uscire a cena con Sam. Aveva tutto il tempo per farsi una doccia, così andò in bagno e aprì il getto di acqua calda.

The Elements -  La vendettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora