Tyler sembrava aver migliorato il suo stile di guida dall'ultima volta che lo aveva visto. Dopo aver abbandonato il parcheggio nel quale avevano appena sconfitto l'Oscuro, Tyler e Perla si diressero a passo spedito verso l'appartamento in cui viveva quest'ultima, dove trovarono la moto del giovane parcheggiata proprio davanti al cancello che ne delimitava la proprietà. Non appena la vide, la ragazza capì subito che sarebbe dovuta salire nuovamente su quel dannato ciclomotore, ma - diversamente dalle altre volte - decise di non lamentarsi. Ebbe giusto il tempo di entrare in casa e mettersi un giubbotto per combattere il freddo, poi salì in sella e cinse la vita di Tyler con le braccia, stringendolo forte.
Il vento le scompigliava i capelli e gli occhi stavano iniziando a lacrimarle a causa del freddo, ma non ci diede particolare importanza. Era passato un po' di tempo dall'ultima volta in cui si era seduta sul sellino posteriore di quella moto e le era mancata la sensazione di avere Tyler così vicino, abbracciandolo forte per evitare di perdere l'equilibrio e rotolare a terra. Quella sera, però, non aveva paura di cadere come le altre volte. Il ragazzo sembrava stesse cercando di mantenere un'andatura normale, non troppo lenta ma nemmeno veloce come era solito andare. Per la prima volta aveva assecondato la sua paura per la velocità e aveva cercato di farla sentire al sicuro sopra quel mezzo a due ruote, e Perla fu piacevolmente colpita da quel piccolo gesto.
Percorsero circa cinque chilometri prima che lui fermasse la moto davanti alla stazione ferroviaria di Stamford. Tyler spense il motore e scese, togliendosi il casco, poi aiutò Perla a fare altrettanto.
«È qui che si trova la persona che ci può aiutare?» chiese lei guardandosi intorno.
Il ragazzo alzò il sellino e sistemò i due caschi. «No, ma dobbiamo prendere il treno per raggiungerla.»
«Dove stiamo andando, si può sapere?»
Tyler le rivolse un sorriso sghembo. «Nella Grande Mela.»
A quelle parole, la giovane per poco non inciampò nei suoi stessi piedi. Lo guardò sconvolta, non riuscendo a credere alle proprie orecchie: stavano per andare a New York? Sebbene distasse soltanto poco più di un'ora da Stamford, Perla non aveva mai avuto l'occasione di visitare la città e aveva sempre desiderato farlo, prima o poi. Il pensiero di poter finalmente mettere piede nel posto che, per diciassette anni, aveva visto solo in fotografia o nei film la eccitava.
«Sei serio?» chiese, completamente su di giri. «Stiamo per andare a New York?»
L'estrema felicità della ragazza lo fece sorridere. «Ci sei mai stata prima?»
Perla scosse la testa. «No, ma ho sempre sognato andarci.»
«Questa sera non potremmo visitare la città, purtroppo» disse lui. Notando un velo di delusione scendere sul volto della ragazza si affrettò ad aggiungere: «Ti prometto, però, che non appena tutta questa faccenda di Mavrikòs e gli Oscuri sarà finita ci faremo una gita qui. Solo io e te.»
Perla lo guardò e un sorriso timido si schiuse sulle sue labbra: non aveva mai pensato di fare un viaggio con qualcuno che non fosse suo padre o Sam e Ted, e progettare quella breve gita con il ragazzo che le piaceva andava oltre ogni sua immaginazione. Visitare New York era uno dei suoi tanti piccoli sogni da realizzare nel breve periodo e le piaceva molto l'idea di poterlo condividere con lui.
«Ci sto» mormorò lei sorridendo.
Tyler si incamminò verso la biglietteria della stazione e la ragazza lo seguì in silenzio. Comprarono due biglietti a testa, poi si diressero rapidamente verso il binario indicato su di essi. Il treno sarebbe arrivato nel giro di quindici minuti, così si sedettero su una panchina di marmo che vi era lì accanto e attesero.
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The Elements - La vendetta
Fantasy*** IN REVISIONE *** PRIMO LIBRO || In seguito alla scomparsa della madre, avvenuta quasi un anno prima, Perla Wells non è più la stessa ragazza di prima: tende sempre a chiudersi in se stessa, e nonostante abbia un padre che la ama alla follia e du...