Chapter six

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                        Vis
Silenzio. Ecco cosa regnava dopo le parole che avevo pronunciato. L'unica cosa che non volevo ci fosse. Avrei voluto avere parole sensate da dire per riportare il rumore e spezzare quel fastidioso e maledettamente tacito silenzio, ma il mio cervello non era connesso, non pensava, non ragionava. Si poneva domande su domande, di cui non riuscivo a darmi una risposta.

"Sei veramente sicura di quello che dici Vis?" finalmente parlò, forse incredulo delle mie parole, anche se ciò che disse non migliorò la mia situazione.

"Io so solo che provo dei forti sentimenti verso di te. Davvero molto forti" riuscii a dire, con la gola secca, sussurrando, temendo che non potesse sentire.
Poi di nuovo silenzio, un silenzio opprimente, e adesso?

"Daniel, io... Io non so cosa sia veramente l'amore, non ne ho la più pallida idea. Però, dannazione, mi manca poter parlare di cavolate con te tutti i giorni, ogni volta che apro l'armadietto e non vedo scivolare a terra nessun bigliettino a darmi la sicurezza che ci sei e ci sarai, il mio cuore si crepa ogni volta di più e... mi manchi." feci una piccola pausa, riprendendo fiato. Inconsciamente avevo iniziato a gesticolare freneticamente, camminando per la stanza. "Non lo so, dimmelo tu, è questo l'amore? Perché fa dannatamente male." dissi, rivelando ciò che sentivo e che avevo sempre tenuto per me.

"Mi manchi anche tu, Vis, come l'aria" sussurrò dall'altro capo del telefono. Mi accasciai contro la parete, scivolando verso il pavimento e sedendomi a terra. Infilai una mano nei capelli, tirandoli leggermente.

"Se non me ne fossi andata..." sospirai, ricominciai la frase più determinata.  "Se non me fossi andata sarebbe stato troppo facile. Devo capire cosa mi passa per la testa, mettere in chiaro tutta la confusione che ho dentro perché così non riesco ad andare avanti." presi una grossa boccata d'aria. "Non dimenticarti di quello che ti ho detto, Daniel, non farlo."

"Perché?" chiesi stranito.

"Perché non sono mai stata più sincera di così in vita mia." risposi "E perché conoscendomi cercherò di convincerti del contrario quando ci ritroveremo a parlare. Quindi non dimenticartene." aggiunsi.

"Prometto" disse lui, e con questo chiusi la telefonata.

Angolo autrice
No ma davvero, che bello schifo ho scritto. Perdonatemi ma mi stanno intasando di verifiche a scuola e la mia immaginazione è andata a farsi benedire insieme al tempo libero. Scusatemi davvero, spero che questa cosa possa piacervi comunque.
Alla prossima
-e

close as strangers [sequel of burn it down]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora