Capitolo 22.

740 43 3
                                    

Lali's pov.
Che dovete dirmi?!

Euge scoppia a piangere, anche Peter ha gli occhi lucidi.
Parlate!

Io, io non ce la faccio a dirtelo. Dice Euge scappando via.

Essere, vuoi parlare!?

Lali, è complicato. Si avvicina e si siede sul letto. Mi accarezza la guancia, io lo lascio fare.
Ti prego, dimmelo. Dico come una supplica.
Lali, mi dispiace.

Di cosa? Dimmelo.

Hai preso una botta al ginocchio che ti eri spezzato, i medici hanno detto che...

Che?!

Non puoi più ballare.
Cosa?! Le lacrime iniziano a scendere da sole, io non posso non danzare. Mi butto tra le braccia di Peter. Il suo odore mi sale su per le narici. Lui mi stringe forte.
Ti prego non andartene. Gli sussurro.
Non ti lascio più. Lali, ti giuro che farò di tutto per farti tornare a danzare.
Mi stacco dall' abbraccio e lo guardo negli occhi.
Non promettere cose che non puoi mantenere.

Infatti, le manterrò quelle promesse. Lali, io non ti lascio più, e ti giuro che tornerai a danzare.

Peter, grazie. Dico talmente piano che lui non capisce.
Che?

Grazie.

Non ho sentito. Invece ha sentito benissimo, lo fa apposta.
Scemo! Dico dandogli un pugno su un braccio.
Ahi. Io scoppio a ridere, le lacrime hanno smesso di uscire gia da un po. Un medico entra in camera.
Salve. Signorina Esposito dovrei visitarla. Annuisco. Peter si alza e va fuori dalla porta.
Il dottore mi visita.
Mariana posso darle del tu?

Certo.

Non credo abbia senso farti rimanere qui. Stai bene, e la mobilità della gamba tornerà nel giro di qualche giorno. Puoi uscire gia da stasera, ma hai bisogno di qualcuno che stia con te 24 ore su 24.
I miei, sono partiti per un altro viaggio, e mia sorella ha solo 12 anni. Euge non può mancare a scuola tutto questo tempo, forse sarebbe meglio rimanere qui.

Non ho nessuno che possa farmi da infermiere, credo che rimarrò qui.

No, non se ne parla! Lo farò io. Dice Peter entrando.
Il medico annuisce ed esce. Dopo poco rientra con una sedia a rotelle, ci da le ultime raccomandazioni e va via.
Allora, stavo pensando, che ne dici di andare via da qui?

Peter sei sicuro di voler fare il mio infermiere? Sai dovrai stare con me 24 ore al giorno.

Non chiedo altro. Vado a chiamare un infermiera cosi ti cambi.

Non serve. Mi inizio a cambiare e ogni tanto lancio qualche occhiataccia a Peter. Appena finito faccio per alzarmi ma Peter mi precede e mi prende in braccio. Mi poggia delicatamente sulla sedia a rotelle. Andiamo?

Si infermiera.

Ehi ehi ehi. Dice lui ridendo.

Peter's pov.
Usciamo dall' ospedale. Faccio salire Lali in macchina e poso la sedia a rotelle dietro.
Entro in macchina e parto.
Allora, dove andiamo?

Hai gia visto "Step Up All In"?

No. Tu?

No. Se passiamo a noleggiarlo e lo vediamo da me?

Affare fatto.
Passiamo a noleggiare il film e poi andiamo a casa sua.
Senti Pitt, ti avviso che c'è mia sorella. È una peste.

Non preoccuparti, mi piacciono i bambini.

Oh beh, lei non è una bambina. È un essere di 12 anni non classificato. Dice ridendo. Io la seguo. Appena arrivati scendiamo e la prendo in braccio. Entriamo in casa e la poggio sul divano. Riscendo a prendere la sedia a rotelle e il film. Farei di tutto per Lali, e poi è anche colpa mia se ora è cosi.
Mi butto sul divano accanto a lei, dopo aver messo il Dvd nel lettore, e schiaccio play. Il film parte. Lali mi si accoccola addosso e io l' abbraccio. Lei piange.
Mi spieghi perché piangi?

È un effetto di questo film. È che la storia d' amore tra Andy e Sean è stupenda. Dice asciugandosi le lacrime.

Non sarebbe bello che anche noi vincessimo qualcosa del genere?

Gia, ma io non posso più danzare.

Si, te l' ho promesso e ci riuscirò. La stringo a me e le accarezzo i capelli. Dalle scale scende una testa mora, molto simile a Lali.
Ciao Lali. E tu chi sei? Mi chiede schietta.
Non dirmelo, lo so, il ragazzo di Lali.

Mar smettila! Urla Lali arrossendo.

Vedi, sei diventata rossa, vuol dire che ti piace!

Ma che dici!?

No, io e Lali siamo solo amici. Comunque piacere, io sono Peter. Le porgo la mano.

Mar, piacere mio. State bene insieme.

Anche tu con Jonathan! Urla Lali per vendetta. Mar arrossisce e va via.
Chi è Jonathan?

Il fratellino di Euge, nonchè il migliore amico di Mar. Lei non vuole ammetterlo, ma ha una cotta per lui.

Ok. Dico io ridendo.

Lali, si è fatto tardi. Io vado, se hai bisogno di qualcosa chiamami a qualsiasi ora.

Peter, stavo pensando, beh i miei non ci sono e casa mia è grande, insomma vuoi rimanere qui in questi giorni?

Certo piccola. Io ho fame, tu?

Anche. Chiamo una pizzeria?

Non ti fidi di me? Guarda che sono un ottimo cuoco!

Va bene, ma ti prego se muoio di avvelenamento di ai giornalisti di farsi i cazzi loro.

Sará fatto. Dico ridendo. Mi metto ai fornelli e preparo qualcosa di semplice, spaghetti al sugo, cotoletta alla milanese e patatine fritte.
Cos' è questo odorino? Dice Mar sbucando di nuovo dalle scale. Metto i piatti a tavola e prendo Lali in braccio. La metto sulla sedia a rotelle e l' avvicino al tavolo.
Peter, cucini meglio di Lali.

Guarda che esisto, e ti sento. Dice Lali.

Grazie. Mi limito a dire. Mangiamo, Mar va in camera sua. Lali si è addormentata sulla sedia, la prendo in braccio e la porto in camera sua, la metto a letto e mi corico accanto a lei. Lei mi abbraccia, e io appoggio la sua testa sul mio petto e le accarezzo i capelli. Prima di addormentarmi le bacio la fronte.

BoomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora