Boom

Capitolo 23.

Lali's pov.
Mi sveglio, guardo l'ora, sono le 10 e 30, cazzo quanto ho dormito?
Cerco di alzarmi ma, qualcuno mi tiene per i fianchi. Giro la testa e vedo Peter dormire. Cazzo quanto è bello. Rimango ferma a guardarlo e a giocare con i suoi morbidissimi capelli. Si sveglia.
Buongiorno. Dice con la voce impastata dal sonno.
Ehi. Dico io guardandolo negli occhi. Lui guarda le sue mani su di me.
Scusa, non me n'ero accorto.

Non preoccuparti. Dico io accarezzandogli la guancia. Lali, che cazzo fai?! Ricordati che è colpa sua.
Mi potresti accompagnare in bagno?

Ehhhmmm, ok.

Ma dopo esci cretino. Mi metti sulla sedia a rotelle e mi porti in bagno.

Ah, ok. Dice lui grattandosi la nuca.
Si alza, mi prende in braccio e mi mette sulla carrozzella. Mi porta in bagno.
La destinazione è stata raggiunta con successo. Dice imitando la voce registrata dei navigatori.
Grazie infermiera. Dico io chiudendomi la porta alle spalle. Faccio quello che devo fare, mi vesto e poi esco. Peter è li fuori la porta, ad aspettarmi.
Lo sai che ci hai messo un ora?

Vorrei vedere te su una sedia a rotelle. 

Scusa hai ragione. Abbassa lo sguardo, io senza pensarci gli stringo la mano.

Ora muoviti! Lui entra in bagno ridendo. Dopo poco esce.
Allora, pronta per una giornata stupenda?
Io alzo un sopracciglio.
Che hai in mente?

Nulla, nulla. Andiamo principessa. Mi prende in braccio e scendiamo. Mi poggia sul divano e risale a prendere la sedia a rotelle. Un po mi dispiace, d'altronde non è stato lui ad investirmi, ma quella troia di Martina. Ah, a proposito di lei! Gli hanno dato 3 settimane di carcere, poi libera.
Facciamo colazione e poi mi porta in macchina.
Me lo dici dove andiamo?

No.

Dai!

È una sorpresa.

Lo sai che odio le sorprese!

Si lo so, ma questa ti piacerà, ne sono certo.

Metto il broncio per tutto il viaggio se non me lo dici!

Tanto lo so che se metto Step Up ti metti a cantarla a squarciagola.

Non è vero.

Scommettiamo?

Vai, ci sto.
Lui mette la canzone, io cerco di resistere ma al ritornello scoppio.
Lui scoppia a ridere.
Vedi avevo ragione!

Hmmmm. Mugugno io.
Lui continua a guidare.
È lontano?

No. Infatti dopo poco parcheggia, scende dalla macchina e mi prende in braccio. Solo quando mi poggia a terra mi rendo conto di essere in spiaggia. Lui si siede accanto a me.
Me lo spieghi che ci facciamo qui?

Non so, a me piace come posto, e volevo portarti qui. Se vuoi andiamo via.
Nego con la testa.
È meraviglioso qui.

Già.

Peter's pov.

Il mare in autunno è stupendo, perché ha le forme dell'estate, ma in autunno è più bello perché la spiaggia è vuota.

Ci vieni spesso?

Spesso è dire poco. Ci vengo sempre, ogni volta che sono un po giu, vengo qui, e ballo.

Già, il ballo. Sospira lei.

Lali, ti fidi di me?

No.

Perfetto.
Mi alzo e le prendo le mani.

Al mio 3 ti tiro su.

No, Peter, lo sai che non cammino ancora.

Non ci hai provato, e poi ci sono io. Andrà tutto bene.
Annuisce.
1.2.3. La tiro su. È in piedi.

Com'è?

Cosa?

Ti fa male, come ti senti?

Normale, non fa male.

Te la senti di provare a fare un passo?

Ok. Io indietreggio per darle spazio. Lei piano mi si avvicina. Sta camminando.
Lali ce la stai facendo.  Dico con un sorriso smagliante. A lei cadono le lacrime.
Vuoi provare a reggerti in piedi da sola?

Va bene.

Ti sto lasciando, ok?
Annuisce. La lascio. Si regge in piedi da sola.
Lali, ce la fai! Dico abbracciandola.
Si.

Prova a camminare. Io mi allontano un po. Lei cammina, normalmente come sempre. La abbraccio. Lei mi cinge la vita con le gambe.
Ce la fai. Ce la fai. Dico piangendo.
Lei mi scompiglia i capelli.
Grazie.
Mi bacia.
Io rimango stupito.
Scusa. Si stacca dal bacio e anche dall' abbraccio. Le squilla il telefono. Risponde. Dopo un po chiude.
Peter, era Euge. Ha chiesto se ci va di andare al Mc Donald's con lei, Gas, Nico, le ragazze e la loro nuova crew.

Si andiamo. Sorrido e risaliamo in macchina. Arriviamo al Mc, e quello che vedo è impressionante. Dopo 3 anni rivedo Pablo. D'impulso stringo la mano di Lali, ho paura di quello che potrebbe accadere.