Capitolo 9

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I giorni seguenti erano tornati alla normalità. Nonostante Niall uscisse con Amy (che forse iniziava a spazientirsi dato che erano ancora nella fase di amici, nonostante i giornali dicessero il contrario e i suoi amici credessero la stessa cosa), i due erano tornati ad interagire e anche gli altri se ne erano accorti. Quando stavano insieme inoltre, il telefono di Niall era perennemente in tasca alla ragazza, nel caso in cui fosse arrivato il fatidico messaggio di Ryan.

Avvenne tutto il pomeriggio di venerdì, quando mancavano quattro giorni all'avvento dei One Republic a Londra. Lauren aveva iniziato a perdere la speranza e aveva anche smesso di saltare per ogni messaggio che arrivava sul cellulare del biondo. Non che non si stesse divertendo a leggere i messaggi che arrivavano: i più divertenti erano quelli delle fan che chissà come avevano avuto il numero e scrivevano cose incredibili. Lauren pensava che se fosse stata al loro posto non si sarebbe mai azzardata a fare certe di quelle domande solo per farsi notare o ottenere una risposta. E lo stesso Niall le ignorava, facendo credere a quelle ragazze di aver ottenuto il numero sbagliato.

E poi c'erano quelli di Amy, che lei non apriva nemmeno. Una di quelle volte aveva urlato a Niall che stava in cucina, mentre lei era distesa sul divano, proprio per informarlo di un messaggio della ragazza.

"Rispondi tu" le aveva detto, ma lei aveva subito protestato.

"Non ho la minima intenzione di parlare con la tua ragazza al posto tuo, sappilo" aveva risposta, roteando gli occhi.

Al solo pensiero il sangue le ribolliva nelle vene.

E quel pomeriggio pensava che fosse uno dei soliti messaggi, o al massimo di qualche amico del biondo che gli chiedeva di uscire per il giorno dopo, ma quella volta, mentre stava seduta nel divano di casa Stylinson, fu diverso.

Prese il telefono senza neanche pensarci e mentre cambiava canale, lo sbloccò senza guardare, ormai troppo familiare.

Quando abbassò lo sguardo però le venne quasi un infarto.

Il nome del mittente era Ryan Tedder. "Oh mio dio" sussurrò, mentre apriva il messaggio.

Ciao, Niall. Scusa se rispondo soltanto adesso, ma ho avuto molto da fare ultimamente. Sarei molto felice di incontrarvi. Ho sempre voluto sapere delle vostra esperienza di band, quindi perché no? Va bene per colazione martedì mattina? È l'unico spazio che ho. Se va bene, dammi soltanto un luogo in cui vederci.

A presto, Ryan.

"Oh mio dio! Oh mio dio!" disse alzandosi in piedi e correndo quasi in cucina con un sorriso a trentadue denti e il cuore che correva. Quando entrò in cucina, tutti i ragazzi che stavano lavorando, si voltarono verso di lei. Niall era appoggiato al lavello, in piedi. E Lauren si fiondò da lui.

"Oh mio dio! Oh mio dio, Ni! Ha risposto" urlò saltellando sul posto. Sollevò il telefono e glielo mostrò. "Ha risposto! Ha risposto!" continuava a ripetere e Niall le afferrò il polso ridacchiando.

"Sta ferma. Non riesco a vedere nulla, altrimenti" disse, mentre gli altri li guardavano incuriositi per la reazione della ragazza.

Niall cercò di leggere velocemente, mentre Lauren diceva: "Hai letto? Hai letto?" e lui non riuscì neanche a finire di leggere che lei affermò: "Vuole incontrarci!". Niall rise, mentre lei ripeteva. "Oh mio dio, vuole incontrarci!" e poi si lanciò su Niall, cingendogli il collo con le braccia.

"Eh già. Vuole proprio incontrarci" disse Niall contento, affondando il viso nel collo di Lauren e inebriandosi del suo odore, nell'abbraccio che stavano condividendo.

The Truth Behind Us (Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora