Capitolo 12

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Gennaio 2013
Il nuovo anno era giunto in fretta. E con esso erano arrivate anche buone notizie.
"Sì! Sì! Sì, sì, sì!" Louis stava saltando sul posto eccitato e non appena vide Lauren entrare in salotto le andò incontro, senza curarsi di Ed e Niall al seguito.
"Sì, Sì, Len. Sì!" aveva un ampio sorriso sul viso. L'afferrò per le braccia e subito entrambi si ritrovarono a saltellare sul posto.
"Sì, sì, sì!" iniziò a dire anche Lauren, ridacchiando.
Gli altri due li guardarono stupiti, fermi sulla soglia del salotto, mentre arrivarono le risatine degli altri tre componenti della band.
"Oddio, è incredibile!" continuò Louis.
"Sì, Boo è davvero incredibile! Ma cosa, Lou? Per cosa stiamo saltando?" chiese Lauren a voce più alta, facendo ridere gli altri.
Louis si fermò di colpo. "Taylor. Non sarà più la ragazza di Harry! È finita" disse e anche sul viso di Lauren si formò un sorriso luminoso.
"Oddio, è grandioso" disse, gettando le braccia al collo del maggiore.
"Già" confermò il ragazzo, ricambiando l'abbraccio.
"Possiamo organizzare il coming out?" chiese Lauren tristemente ironica, allontanandosi da Louis.
L'altro sbuffò. "No. Tu sarai condannata con me a vita. Altro che venire. Possiamo solo farlo in altro modo".
"Oh mio dio. Non l'hai detto davvero" disse Lauren inorridita, portandosi le mani alle orecchie.
"Sì, l'ha detto davvero" disse Ed sorpassandoli e andando verso una sedia posta dietro al divano, seguito dall'irlandese.
"Che schifo. Adesso cancella queste immagini dalla mia testa, Louis!" continuò la ragazza, mentre il maggiore rideva e andava a prendere posto sul divano accanto ad Harry.
E così fece anche Lauren, portando a termine la sistemazione dei presenti: Harry e Louis sul divano, Liam e Zayn seduti al tavolo, Niall e Lauren sul secondo divano con Ed sulla sedia dietro di loro.
Quest'ultimo tirò fuori dalla tasca carta e penna e disse: "Allora, mi aiutate a scrivere questa canzone? Lauren, confido in te".
La ragazza ridacchiò. "Una canzone su Harry e Louis. Mmmh, beh... non è difficile. Basta dire che sono ripugnanti".
Niall rise mentre Louis la sbeffeggiò: "Ah ah. Divertente, Len".
Zayn a quel punto prese la parola. "Scrivi dei tatuaggi correlati ed ecco fatto".
"Sì, certo Zee. E poi mette esplicitante i loro nomi a che ci siamo" disse Liam, voltandosi a guardare il moro, che sollevò le spalle noncurante.
"No, non voglio essere la causa di nessun coming out, grazie" disse Ed con un sorriso sul volto.
"Però la canzone su di noi la vuoi scrivere" disse Harry roteando gli occhi.
"Va bene, passiamo alle cose serie" affermò a quel punto Lauren, mettendo una gamba sotto il sedere e mettendosi in modo che avesse di fronte Niall e di lato potesse guardare Ed.
La ragazza si soffermò per un secondo in più sul profilo del biondo, che come richiamato si voltò verso di lei e le fece un sorriso.
"Grazie, Lauren" disse Ed, attirando di nuovo la sua attenzione.
"Sì, beh... potresti iniziare dalla loro amicizia" disse la ragazza, allungando il braccio lungo il bracciolo e iniziando a toccare la nuca di Niall, giocando involontariamente con i suoi capelli.
"E poi basta osservarli, Ed" continuò facendo segno verso i due ragazzi con la mano, che adesso stavano chiacchierando tra di loro. In pochi secondi li avevano esclusi tutti.
Intanto Zayn aveva preso a disegnare qualcosa, attirando l'attenzione di Liam. E poi c'era Niall, che si stava quasi addormentando sotto i movimenti della mano di Lauren. Amava quando giocava con i suoi capelli: lo rilassava tantissimo.
Ci mancava davvero poco e avrebbe fatto le fusa.
Altro che guardare Harry e Louis. Ed era proprio attratto dai due che aveva davanti. Continuava a spostare lo sguardo dalla ragazza e la sua mano, al biondo. Lanciò uno sguardo che pensava essere significativo alla ragazza, ma Lauren sembrò non curarsene.
"Sì, hai ragione" disse Ed, rinunciando e iniziando a scribacchiare sul foglio. Lauren si sporse in avanti per guardare, smettendo però di toccare i capelli del biondo, che mugolò insoddisfatto da quella rottura del contatto.
Quel verso però, attirò l'attenzione di Zayn e Liam, che si voltarono verso il divano incriminato.
Harry e Louis invece continuavano ad amoreggiare sul divano, sorridersi e guardare cose sul cellulare. Quei due erano davvero incredibili.
Ovviamente Ed prese in mano la situazione, cercando di sdrammatizzare. Colpì Niall sulla testa, arrotolando il foglio che aveva in mano. "Non mi deconcentrare, Horan" disse e il biondo si portò le mani in faccia.
"Hai sonno, Niall?" chiese Liam divertito.
"Qualcosa del genere" rispose il biondo tra le dita.
Lauren ridacchiò, voltandosi verso i due ragazzi al tavolo e incontrò lo sguardo di Zayn, che li stava scrutando con i suoi occhi scuri. Lauren si sentì quasi arrossire e prima che potesse realmente farlo si alzò in piedi e disse: "Qualcuno vuole da bere?".
"Io. Mi fai il thé, Len?" disse subito Louis e lei rimase quasi a bocca aperta.
"Anche per me, Lauren. Grazie" concordò Harry, con un sorrisino.
"Allora ci sentite voi due" disse lei, scuotendo la testa. "Altri?".
"Vengo anche io. Ti aiuto" disse Niall, alzandosi in piedi.
"Ok. Thé per tutti?".
I ragazzi annuirono e i due entrarono in cucina. Lauren accese il bollitore e si voltò verso Niall.
"Che cavolo era quello?" chiese, ridacchiando.
Niall avvampò. "Scusami, ma... era così rilassante!" si giustificò.
"Scemo".
"E poi ieri sera non mi hai mica fatto dormire. E adesso mi stavi facendo addormentare" continuò andandole accanto e aprendo lo sportello per prendere le tazze.
"Ah, quindi è colpa mia?" chiese Lauren, con un sorriso divertito.
"Sì".
Lauren ridacchiò e gli diede un colpo con l'anca, facendo ridere anche Niall.
"Ragazzi" la voce di Zayn li fece sobbalzare dallo spavento, tanto che a Niall stava per cadere la tazza dalle mani e chissà come, era riuscito a prenderla al volo, mentre Lauren si era voltata di colpo con una mano sul petto.
"Dio, Zayn. Che spavento" disse la ragazza, chiedendosi istantaneamente quanto avesse sentito.
Il moro sorrise divertito. "Scusate, non volevo spaventarvi".
Anche il biondo si voltò verso Zayn che continuò: "Volevo solo prendere dell'acqua".
"Oh, sì. Fai pure" disse Niall, tornando a prendere le tazze.
Lauren si scambiò uno sguardo con il moro, sorridendogli. Anche Zayn ricambiò e senza dire una parola, prese una bottiglia d'acqua dal frigo e uscì dalla stanza.
"Cacchio" disse Lauren, con un sospiro.
"Facciamo questo thé, sì?" fu l'unica cosa che il biondo disse. Bisognava solo sperare che Zayn non avesse sentito quello che si erano detti pochi secondi prima che entrasse.


Lauren stava per mettersi le scarpe da ginnastica quando il suo campanello suonò. Non aspettava visite e fino a qualche minuto prima stava messaggiando con Niall. O le aveva fatto una sorpresa o non era lui. Ma allora chi era?
Quando aprì la porta si trovò davanti un Liam in tuta con il viso triste e corrucciato.
"Ehi, Liam" lo salutò la ragazza, facendolo entrare.
"Ciao, Laurie. Ti disturbo?" chiese il ragazzo castano, guardandosi intorno ed evitando il suo sguardo.
Lauren non riusciva a capire che cosa avesse. Liam sembrava davvero strano. Sembrava quasi scosso. Si sedette sul divano, mentre lei lo guardava seduta sul tavolino lì vicino.
"Certo che no, Li. Cos'è successo? Stai bene?".
"Io..." la guardò negli occhi per un istante, poi li riabbassò e sospirò. "Io e Danielle ci siamo lasciati" sussurrò, ma Lauren riuscì lo stesso a sentire. Vide il viso di Liam così abbattuto che le spezzò il cuore.
Lui si passò una mano tra i capelli rasati e tirò su con il naso.
"Oh, tesoro" disse Lauren, alzandosi e sistemandosi accanto a lui su divano. "Vieni qui" e lo attirò a sé. Liam accettò volentieri l'abbraccio e affondò tra le braccia della ragazza.
Sentiva perfettamente come Liam stesse cercando di trattenersi dal non piangere. I suoi occhi erano già rossi per lo sforzo di farlo.
"Babe, posso sapere il perché? Vuoi parlarmene?" gli chiese dolcemente, accarezzandogli la testa.
"Io... non lo so. Non funziona più. Litigavamo spesso per cose stupide e non lo so. Lei mi ha detto basta" e a quel punto non riuscì a trattenersi e iniziò a piangere.
"Ssh, Li. Non piangere" cercò di farlo calmare, ma prima che potesse farlo, Liam si staccò da lei.
"Mi dispiace" disse, asciugandosi gli occhi.
"Non esserlo".
Liam sorrise tristemente. "Ne ho già parlato con Zayn, probabilmente adesso lo sapranno anche gli altri, e... e...".
E cosa? Lauren sentì l'ansia crescere. Cosa voleva fare, Liam? I suoi pensieri erano tutti drasticamente negativi.
"E niente. Mi ha aiutato. Insomma, mi ha detto di lasciar perdere, che era solo una ragazza. Sai, le solite cose da: ne troverai un'altra che ti merita e apprezzi di più. Mi ero calmato, però... insomma, è Danielle" sospirò il ragazzo.
"Zayn ha ragione, Li. Era importante per te, ma puoi trovarne un'altra e renderla ancora più importante".
Liam tirò su con il naso. "Sì, lo so. Avete ragione".
Lauren poggiò una mano dietro al collo di Liam, accarezzandolo dolcemente.
"Sono qui per un motivo, Laurie. Non volevo solo scaricarti tutto addosso, scusa" ridacchiò.
"Figurati, babe. La mia porta è sempre aperta. Cosa posso fare per te?" gli chiese.
"Sai, pensavo che correre mi avrebbe fatto sentire meglio, ma da solo... insomma, potrebbe essere distruttivo. Vorresti venire a correre con me?" le chiese, con quegl'occhi da cucciolo ferito.
Lauren sorrise: "Certamente, Li".
Liam sorrise: "Grazie, Lauren. Ho chiesto a te, perché gli altri ragazzi non sarebbero mai venuti. Sai come sono fatti".
Lauren ridacchiò: "Sì. Dei piccoli scansafatiche".
Liam ridacchiò insieme a lei, d'accordo, mentre Lauren disse: "Sei già pronto?".
Il ragazzo annuì: "Devo solo togliermi questa pantaloni della tuta".
Lauren sorrise: "Bene. Sai, anche io stavo per andare a correre. Quindi sono pronta, possiamo andare".
Liam annuì e si alzò in piedi, seguito dalla ragazza. "Posso solo usare il bagno?".
"Ovviamente, Li. Fai pure" e la ragazza sorrise, guardando Liam che andava verso la porta.

Quando furono all'esterno misero a punto il percorso da fare e poi iniziarono la loro corsa.
Entrambi erano allenati e riuscivano perfettamente ad andare allo stesso ritmo.
"Li, fino a laggiù. Chi arriva primo, sì?".
Liam fece un debole sorriso e annuì. "Al tre" disse.
Lauren contò ed entrambi si ritrovarono a correre veloce, spintonandosi a vicenda e ridacchiando.
"Ho vinto" urlò Lauren saltellando sul posto mentre Liam rideva.
"Non è vero. Sono arrivato per primo".
"No no" negò prontamente la mora.
Liam continuò a ridacchiare e sollevò le mani in segno di resa: "Neanche un pareggio?".
"Assolutamente no" rispose facendo un ampio sorriso.
"Sei testarda proprio come Louis".
"Sì, hai ragione" ridacchiò la ragazza, seguita da Liam.
Lauren era davvero contenta di essere riuscita a distrarlo per un po' e a farlo almeno ridere.
E proprio mentre guardava Liam, delle parole spuntarono nella sua testa. Sarebbero state perfettamente dentro ad una canzone. Magari con il motivetto che Niall stava strimpellando con la chitarra qualche giorno prima.
"Aspetta" disse improvvisamente, facendosi guardare da un Liam incuriosito.
"Che cosa?" chiese lui e Lauren si tastò le tasche. E subito dopo tirò fuori un foglio stropicciato e una piccola matita.
Adesso sì che Liam era confuso. "Lauren, ma che...?".
"Voltati. Fammi da tavolino. Prima che perda le parole" disse lei, toccando il braccio del ragazzo. Liam obbedì in silenzio e lei lo sospinse leggermente in avanti, poggiandosi sulla sua schiena per poter scrivere.
"Che stai facendo?" chiese Liam, allungando il collo per vedere meglio.
"Potrei farci una canzone" rispose lei mentre scribacchiava frettolosamente.
"Non ci credo" borbottò il ragazzo con un sorriso divertito sul viso.
E poi le voci: "Ma quello è Liam".
Il ragazzo si raddrizzò di colpo, facendo fare una linea indecente sul foglio a Lauren e facendola imprecare sottovoce. Liam si guardò intorno e vide il gruppo di ragazze dall'altro lato della strada.
"Oh no" disse. "Lauren?".
La ragazza aveva già capito, riposto il foglio in tasca e sorriso a Liam. "A chi arriva fin laggiù, sì?".
Liam la guardò negli occhi e annuì mentre Lauren disse: "Seminiamole".
E poi ripresero la corsa, uscirono dal parco in cui si trovarono e presero vicoli che li avvicinavano sempre di più all'appartamento della ragazza.
Lauren si fermò quando fu sicura di non essere più seguita e iniziò a ridere. Entrambi adesso avevano il fiatone e Liam si era piegato in avanti con le mani sulle ginocchia, ridacchiando anche lui.
Sollevò lo sguardo su Lauren. "Quelle fan mi odieranno adesso".
"Non lo faranno, vedrai. E comunque, non importa. Devono capire che anche voi avete una vita e che il tempo per se stessi è importante per chiunque".
Liam si raddrizzò e annuì. "Torniamo?" chiese e la ragazza fu d'accordo.
"Andiamo" disse, sorridendo dolcemente a Liam, che non poté fare a meno di ricambiare.


'Dove sei?'. Lauren rilesse di nuovo il messaggio e si stranì. Nessuna faccina, nessun saluto. Era già tanto che avesse messo la punteggiatura.
'Ciao anche a te, babe. Sono a casa. Perché?' rispose anche se con trenta minuti di ritardo. La ragazza, infatti aveva appena salutato Liam e stava per andare a fare la doccia. Beh, anche il fatto che in quei trenta minuti Niall non ottenendo risposta non avesse provato a chiamare o a mandare altri messaggi la incuriosiva.
'Aprimi'.
Come cavolo faceva ed essere sempre così fulmineo? Era incredibile.
Andò ad aprire la porta e Niall entrò in casa senza dire una parola, dopo averla guardata per un attimo dalla testa ai piedi, davanti la soglia.
"Ehi. Niente saluto di benvenuto?" chiese lei, mentre chiudeva la porta.
"Puzzi ancora".
"Cosa?" chiese Lauren.
"Sei andata a correre, no?".
Lauren aprì la bocca stupita. Perché tutto quel garbo? Andiamo, si era mangiato un limone?
"Niall? Che ti prende?".
"Non mi prende niente" disse, sedendosi sul divano e dandole le spalle.
Lauren lasciò perdere il fatto che l'avesse quasi ferita e andò dietro di lui, mettendo le mani sulle sue spalle e massaggiando delicatamente.
"Dimmi, babe. Qual è il problema?".
"Nessuno".
Lei sospirò. "Non provarci. Sai che lo so".
"Che hai fatto oggi?".
"Sono andata a correre".
"Da sola?" disse, voltandosi verso di lei e incrociando i loro sguardi.
"Con Liam. Ma che...? Oh".
"Oh, cosa?".
"Oh, tu sei geloso" disse lei, staccandosi dal ragazzo.
"No" disse Niall secco, voltandosi per la seconda volta.
"Andiamo, Niall. Dobbiamo trattare di nuovo con la gelosia?" chiese lei, roteando gli occhi.
"Non è questione di essere geloso, Lauren. Lo so che è solo Liam, ma..." si interruppe.
"Ma cosa, Ni?" lo incitò, incrociando le braccia al petto.
Il ragazzo sospirò. "Perché non l'hai chiesto a me di venire con te? Perché devi sempre andare in giro con gente che non sia il tuo ragazzo?" chiese esasperato, alzandosi in piedi.
La ragazza scosse la testa. "Niall, noi passiamo un sacco di tempo insieme".
"Sì, ma non come vorrei" disse brusco.
"Niall! Tu... tu lo sai... lo sai che..." balbettò Lauren, con gli occhi spalancati.
Lui sospirò: "Ok, sì... ok, lo so. Ma i fan e le telecamere riprendono sempre te e Louis e... e adesso cosa? Anche con Liam?".
Lauren scosse la testa. Era davvero incredibile.
"E' stato Liam a chiedermi di andare a correre con lui" vide il viso di Niall corrucciarsi. "Perché Danielle lo ha lasciato, Niall. Voleva solo compagnia e sapeva che voi non sareste andati volentieri a correre".
Il viso di Niall si distese per lo stupore. "Cosa? Danielle lo ha lasciato?".
Lauren annuì. "Perché non ce l'ha detto?"chiese lui.
"Ne ha parlato con Zayn. E pensava che lui ve l'avrebbe detto. Comunque aveva intenzione di dirlo anche a voi".
"Oh. E come stava?".
"Non bene, Niall. Era a pezzi, povero piccolo. E penso che gli abbia fatto bene correre".
Niall annuì: "Mi dispiace".
Lauren si avvicinò a lui. "Per cosa? Per Liam o per essere stato di nuovo inutilmente geloso?".
"Per entrambi" rispose, abbassando lo sguardo.
"In questo caso ti perdono" fece lei, sollevando il mento del ragazzo per incrociare i loro occhi.
"Lauren, è difficile così".
"Lo so, babe".
Niall sospirò: "Sono geloso di chiunque ti stia vicino. E non posso farci nulla. Andiamo, nessuno sa che sei realmente impegnata. Sei mia e non posso dirlo a nessuno. Non voglio che ti portino via da me".
Lei gli accarezzò la guancia: "Non succederà, ok? Io sono tua. Devi solo non essere geloso e fidarti di me".
"Io mi fido di te" disse lui, chiudendo gli occhi al contatto con le carezze di lei.
"Bene" sussurrò lei, spingendosi in avanti per baciarlo, ma si staccò quasi istantaneamente.
"Ehi" si lamentò Niall, volendo di più.
"Devo andare a lavarmi. Hai detto che puzzo no?" disse lei, alzando gli occhi al cielo.
Niall ridacchiò: "Scusa" disse.
"Scemo" lo derise lei. "Vuoi unirti a me? Sono ancora in tempo per riempire la vasca".
Il volto di Niall si illuminò. "Davvero?" le chiese eccitato.
Lauren ridacchiò: "Davvero".
Niall sorrise e intrecciò le dita con quelle della ragazza. "Bene, il nostro bagno ci aspetta" disse, facendola ridere e trascinandola fino in bagno.


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Il Take Me Home Tour si stava avvicinando sempre di più. Mancavano solo tre settimane e poi i ragazzi sarebbero tornati sul palco. E proprio per questo motivo erano alquanto esaltati. Si sentivano carichi e pronti a ricominciare.
"Niall, che fai?" chiese Lauren quel pomeriggio, entrando in salotto e vedendo Niall seduto al tavolo, piegato in avanti con il busto e con una penna tra le mani.
Il ragazzo non sembrò sentirla e lei si avvicinò ancora di più. "Ehi! Ma quello è il mio diario delle canzoni!" disse, togliendoglielo da davanti e facendogli alzare di colpo la testa.
"Ehi! Ma stavo leggendo!" protestò il biondo.
"Con quale permesso?".
"Con il mio".
Lauren rise: "Non era sufficiente".
Niall non ci fece quasi caso e subito chiese serio: "Quando le hai scritte?".
La ragazza lo guardò confusa: "Quali canzoni?".
"Non canzoni. Frasi".
Lauren lo guardò confusa e Niall si alzò in piedi, prendendole di nuovo il diario in pelle. Lauren a quel punto non fece alcuna opposizione e osservò attentamente come le dita di Niall sfogliassero le pagine.
"Queste frasi".
Lauren si sporse per guardare e leggere.

I know how it goes from wrong and right.

We can make it till the end
Nothing can come between you and I.

"Mmh, penso di averle scritte la settimana scorsa".
Niall la guardò per un attimo e poi chiese: "Volevi farci una canzone?".
"Non lo so. Sai, sono solo quelle frasi che ti spuntano in testa così, senza un motivo particolare e non sai se potresti usarle o meno. Le appunti, ma a volte restano lì" spiegò lei, come se fosse una cosa assolutamente normale.
"Usiamole".
"Cosa?" chiese lei, alquanto confusa.
"Trasformiamo queste frasi in una canzone. Noi due. Solo io e te. Non l'abbiamo ancora fatto dopotutto".
"Niall" fece lei, ma lui non le permise di continuare.
"Ti prego" disse supplichevole "sarebbe importante per me".
Lauren gli tolse il diario dalle mani e poggiò le braccia intorno al suo collo.
"Può sempre tornare utile" continuò Niall.
"Vuoi creare una canzone su noi due?" chiese, mentre il biondo poggiava le mani sui suoi fianchi.
Lui annuì soltanto e Lauren rimase in silenzio per qualche secondo.
"Va bene. Scriviamola".
Niall fece un ampio sorriso. "Davvero?" non poté fare a meno di chiedere.
"Davvero" ripeté lei, dandogli un bacio a fior di labbra.
"Grazie, babe" disse lui, prima di tornare a baciarla.




Angolo dell'autrice: TADAAAA'. Ok, scusate l'attesa, ma finalmente ce l'ho fatta. Spero nelle vostre recensioni xx

-M  

The Truth Behind Us (Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora