Capitolo 19

2.7K 119 8
                                    


28 Maggio 2013


Lauren era così su di giri. Erano passati ormai dieci giorni da quando aveva visto i ragazzi, da quando aveva visto Niall. E per dieci giorni aveva avuto il suo sorriso stampato in testa, i suoi occhi attivi mentre guardava Milano dal finestrino dell'auto, la sua estrema goduria nel mangiare la pizza italiana, i dolci tocchi e i momenti di passione dentro l'ennesima camera d'albergo.
Dopotutto dieci non erano niente, giusto? Ma per Lauren erano sembrati un'eternità. Un lungo tormento, lontana dall'amore della sua vita e del suo migliore amico. Gli mancavano così tanto. E ovviamente le videochiamate, il suo continuo controllo degli update e il suo scorrere di immagini, non le bastavano affatto.
E proprio per quello adesso era su di giri. Così tanto, al solo pensiero che tra qualche ora sarebbero stati di nuovo in Inghilterra. Niall sarebbe tornato da lei. Aveva riordinato casa, aveva cucinata tanto da bastare per una settimana, aveva fatto di tutto pur di far sì che il tempo scorresse più velocemente. Un attimo prima aveva il sorriso, quello dopo il suo viso veniva attraversato da un velo di tristezza, per poi sparire di nuovo. E mentre continuava ad avere quegli sbalzi d'umore dovuti all'attesa, non si immaginava minimamente di cosa sarebbe avvenuto qualche ora dopo.


-----

Niall continuava a giocare nervosamente con le sue mani, mentre stavano sospesi nell'aria, dentro quella gabbia metallica.

"Niall, togli quel muso" fece Zayn, sollevando gli occhi al cielo.
"Io non ho nessun muso" protestò il biondo.
"No, Zee. Pensavo fossi più intelligente: quello non è un muso, Niall sta solo morendo di ansia" lo sbeffeggiò Liam, ridacchiando.
"Senza alcun motivo, aggiungerei" si intromise Harry, continuando a guardare i suoi tatuaggi sul braccio.
"Io non lo definirei nessun motivo" disse Niall guardando fuori dal finestrino.
"Guarda che ti dirà di sì". Louis sollevò la testa dal grembo di Harry. "Anche io ti ho già detto che è una buona idea. Quindi Haz ha ragione: non c'è alcun motivo".
"Come fai a saperlo?" chiese Niall, continuando a torturarsi le mani.
"Perché la conosco, Niall. Sarà sorpresa, ma ti dirà di sì" rispose il castano, per poi chiudere di nuovo gli occhi e cercare di godersi gli ultimi minuti di viaggio.
L'irlandese non era così convinto, ma Louis la conosceva meglio, giusto? Quindi rimase lì in silenzio, ripercorrendo con la mente il suo piano.


-----

Lauren entrò con la sua auto, quella che era riuscita a comprarsi mettendo i suoi ormai proficui stipendi da parte, nella piccola villetta di Niall, superando il cancello verde che era stato aperto appositamente per lei.
Uscì dalla macchina con un sorriso sulle labbra, lanciando appena uno sguardo alla costruzione che aveva davanti. Quando Niall aveva deciso di sostituire il suo appartamento con un posto più grande, un mese e mezzo prima, era subito andato a dirlo a Lauren, sperando e confidando in un suo aiuto. L'avevano trovata quasi subito e Niall era davvero entusiasta. Ma con il tour di mezzo non era ancora riuscito a riempire l'interno, che in alcuni punti risultava ancora spoglio.
"Puoi farlo tu se vuoi. Mentre io sono via" le aveva detto con un sorriso sul viso.
"Ma Niall! È casa tua" aveva ribattuto la ragazza.
"Lo so, ma voglio che piaccia anche a te. Questa dove la mettiamo?" aveva aggiunto poi, sollevando una cornice con al suo interno la foto di loro due abbracciati.
Lauren aveva sorriso divertita e aveva scosso la testa, guardandosi però intorno per trovare il posto giusto.
Niall le aveva fatto quasi intendere che quella casa era perfetta per entrambi, ma lei sembrava non farci tanto caso.
Lauren accelerò il passo e una volta salita sul portico, suonò al campanello due volte.
Ad aprirgli però non fu Niall, ma Louis con un sorriso beffardo sul viso e i capelli scombinati. "Len".
"E voi che..." non fece in tempo a finire la frase che vide una testa bionda entrare nel suo campo visivo. "Niall!" disse con voce squillante e un sorriso sul viso, prima di spostare Louis con il braccio e correre verso l'altro ragazzo.
Si tuffò tra le sue braccia e Niall fece appena in tempo ad afferrarla, senza perdere l'equilibrio. "Rennie" disse Niall, mentre lei sistemava le gambe intorno alla sua vita e affondava il viso nel suo collo.
"Mi sei mancato così tanto" borbottò lei, solleticando con il respiro la pelle del ragazzo.
"Anche tu, babe. Posso avere un bacio?" chiese Niall con un sorriso.
Lauren sollevò il viso e si fiondò sulle labbra del biondo, che ci mise pochissimo ad approfondire il bacio.
"Ehi, noi siamo ancora qui" disse Harry, che era arrivato chissà quando.
"A noi neanche un bacino?" la prese in giro Louis, mentre i due si separavano con il respiro leggermente affannato.
Lauren fece pressione con le gambe e Niall la rimise giù. "Ah ah, simpaticone" disse la ragazza, raggiungendo Louis e abbracciandolo. "Mi sei mancato anche tu" gli sussurrò all'orecchio.
"Grazie, Len. Pensavo che adesso ti importasse solo di Niall" commentò Louis passando le dita tra i capelli sciolti della sua migliore amica. Sia Niall che Harry sentirono una punta di gelosia, ma dopotutto lo sapevano. Quei due erano Louis e Lauren: un'unica cosa, ma allo stesso tempo due cose assolutamente separate.
Lauren gli diede un colpo con la mano sullo stomaco, dopo il commento del maggiore, che ridacchiò e disse: "Mi sei mancata anche tu".
"Che ci fate qui?" chiese Lauren a quel punto.
"Niall aveva bisogno di supporto morale" disse Louis con noncuranza.
"E io volevo riprendermi la mia padella" disse Harry sollevando l'oggetto che aveva in mano e facendo ridere Louis. Lauren scosse la testa, ma non riuscì a ridere.
"Supporto morale per cosa?" chiese curiosa, guardando prima Louis, poi Niall che la guardava senza dire una parola.
"Ok, è ora che noi andiamo. A presto ragazzi" Harry prese Louis con la mano libera e lo trascinò all'esterno, lasciando soli i due ragazzi.
"Allora? Per cosa, piccolo?" chiese Lauren diventando sempre più impaziente.
"Ehm..." Niall si morse il labbro e la ragazza non poté fare a meno di avvicinarsi a lui e prendergli il viso tra le mani. "Puoi dirmi tutto, lo sai".
Niall annuì e mettendole le mani sui fianchi disse: "Questa casa è vuota".
Lauren annuì. "Lo so, babe. La riempirai" lo rassicurò, accarezzandogli la mascella con il pollice.
"Voglio che sia tu a farlo".
La ragazza piegò la testa di lato. "Perché questa ostinazione nel fatto che debba farlo io, Ni?".
Niall deglutì. "Beh... perché... vuoi venire a vivere con me, Ren?".
Lauren fu colta alla sprovvista. Non si immaginava niente di quel tipo. I suoi occhi si allargarono e istintivamente fece un passo indietro, perdendo il contatto con Niall.
L'irlandese sentì il vuoto una volta privato da quella mancanza e pensò di aver fatto la cazzata più grande degli ultimi tempi.
"Ren, io... cioè era solo un'idea buttata lì. Lo so, è presto e mi..." e Lauren lo fermò, facendo scontrare le loro labbra.
Niall gemette e attirò Lauren a sé più di quanto non avesse già.
"Sì" sussurrò la ragazza sulle sue labbra.
"Cosa hai detto?" un mezzo sorriso si posò sulla bocca del biondo.
"Ho detto sì. Voglio venire a vivere con te" ripeté la mora.
"Ti amo" disse Niall prima di baciarla ancora una volta. Sentiva la gioia nel petto. Sentiva che tutti i tasselli stavano andando al loro posto.
"Anche io ti amo, piccolo elfo".




The Truth Behind Us (Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora