Capitolo 15

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3 Marzo - Londra
Stava avvenendo tutto così in fretta. Lauren sapeva che era colpa sua. Era stata così stupida da non pensare alle conseguenze che avrebbero potuto portare le sue decisioni. Pensava che fossero giuste, ma in realtà erano così sbagliate. Aveva cercato di convincersi in tutti i modi e forse ci era anche riuscita. Era proprio quello il problema.
E aveva messo anche Niall in mezzo, trascinandolo con sé nell'oblio. Quel biondo che la faceva stare così bene e che l'amava più di quanto lei immaginasse, tanto da lasciarle fare a modo suo e stare in silenzio. Avevo fatto del male anche a lui. Adesso se ne rendeva conto.
Era sempre stata quella sbagliata nella vita. Pensava sempre di fare bene, ma qualsiasi cosa si ripercuoteva contro. Era così nella sua natura. La felicità non è mai permanente. E spesso è illusoria. Basta un niente affinché tutto vada a rotoli. E quando la colpa è di sé stessi è anche peggio. Così deludente. Lauren lo sapeva bene.
E sapeva che Louis non l'avrebbe perdonata. Non questa volta. Cinque mesi erano troppi da digerire per chiunque.
Quando erano rientrati a Londra quella notte Lauren e Niall avevano deciso di dormire insieme a casa del ragazzo. Non era stata una notte facile. Avevano passato ore a parlare su quello che sarebbe successo l'indomani, avevano preso finalmente una decisione e Lauren aveva pianto in silenzio, dando le spalle al suo ragazzo. Sperava davvero che non se ne sarebbe accorto, ma era quasi impossibile. Niall l'aveva stretta a sé e aveva iniziata a darle piccoli baci, cercando di rassicurarla. Lauren era solo scoppiata a piangere di più, affondando di nuovo il viso nel suo collo.
"Mi dispiace così tanto, Niall. Rovino sempre tutto".
"Oh, babe. Hai reso gli ultimi cinque mesi così splendidi. Non li hai rovinati affatto".
E Lauren era stata in silenzio, nonostante le parole rimbombassero nel suo cranio. 'Se non l'ho ancora fatto, lo farò. È solo questione di tempo. Solo questione di ore'.
"Ti amo, Lauren. Niente si metterà tra me e te, capito?" aveva detto Niall.
La ragazza era rimasta in silenzio e alla fine aveva sussurrato: "Ti amo anch'io".
Poco dopo il sonno aveva avuto la meglio su Niall, mentre Lauren continuava ad ascoltare il suo respiro regolare e a riflettere.
Dopo venti anni di amicizia... quei pensieri l'avrebbero distrutta, lo sapeva. E non voleva ricominciare a piangere. Non aveva più voglia. Voleva solo restare tra le braccia di Niall per il resto della vita. Sentirsi al sicuro. Sentirsi apprezzata come succedeva raramente nelle sua vita.
E quando riuscì ad addormentarsi almeno Morfeo le fece un garbo: quella notte la sua testa rimase priva di sogni o meglio... incubi.


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Lauren guardò il diario che aveva tra le mani. "Sei sicuro che sia finita? Non vuoi cambiare nulla?" chiese, senza staccare gli occhi dalle pagine ricoperte d'inchiostro.
Niall scosse la testa. "No, Lauren. È completa".
"L'ho suonata così poco".
Lauren sapeva che era solo una scusa. Era sempre riuscita a fare musica impeccabile anche con poco esercizio. Ma aveva paura.
"Vuoi che ti accompagni con la chitarra?" chiese Niall.
"No, non l'abbiamo provata. Non vorrei deconcentrarmi" borbottò, con gli occhi spalancati.
"Va bene, tesoro. Faremo con il piano allora".
"Grazie".
Niall fece un piccolo sorriso e poi guardò l'orologio. "Credo che dobbiamo andare".
Anche Lauren si voltò a guardare le lancette e sospirò. "Già" disse, alzandosi in piedi.
"Andrà tutto bene, ok?" le disse Niall attirandola a sé e baciandola.
Lauren non era poi così convinta, ma annuì, ricambiando il bacio. "Andiamo" lo incitò prendendolo per mano e andando fuori dalla porta.

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Niall guardò i quattro ragazzi seduti sul divano, evitando di soffermarsi su Louis, mentre Lauren stava preparando il pianoforte.
"Vi avevamo promesso delle spiegazioni. È arrivato il momento di darvele. Penso... penso che questo sia il modo migliore per capire".
Louis aveva le sopracciglia aggrottate e guardava Lauren dietro il biondo. Poteva vedere come le sue mani tremassero e cercò di controllarsi. Aveva così paura. E se la verità fosse stata...?
"Avete scritto una canzone?" chiese Harry guardando prima Niall, poi Lauren.
"Beh, sì" disse Niall grattandosi la testa.
L'avevano già finita qualche settimana prima ed era rimasta lì, dentro al diario di Lauren. Niall aveva ragione: prima o poi sarebbe servita. E quel momento era arrivato.
"Va bene. Vi ascoltiamo" disse Liam dolcemente, vedendo come entrambi fossero tesi e quasi impanicati da quello che stavano per fare.
Lauren si sedette sullo sgabello rettangolare e sospirò, mentre Niall si avvicinava, appoggiandosi al pianoforte, in modo da poter guardare la ragazza negli occhi.
"Ricordi l'attacco?" chiese al biondo con voce tremante.
"Certo" e le fece un sorriso dolce, che fece raggelare Louis. Perché non riusciva a vederlo prima?
"Quando vuoi" continuò il biondo e Lauren annuì, mettendo le mani in posizione sui tasti. Per qualche silenzio la stanza fu nel più totale silenzio, le prime note partirono, facendo rabbrividire i quattro spettatori.
Lauren alzò appena la testa nel momento in cui Niall avrebbe dovuto attaccare e poi la canzone iniziò.

The Truth Behind Us (Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora