Capitolo 29

2K 113 14
                                    

Louis aveva sognato tante di quelle volte ciò che stava per accadere. Lo aveva fatto talmente tanto e in modo diverso da prediligere una di quelle fantasie e aspettare il momento giusto per attuarla.

Ma evidentemente anche quella ipotesi vincente doveva essere accantonata, dato che gli eventi avevano voluto che avvenisse diversamente.

Sinceramente se un anno prima qualcuno gli avesse detto che sarebbe mancato poco a quel passo così importante, gli sarebbe scoppiato a ridere in faccia. Credeva che sarebbero passati altri anni prima di fare quel passo, ma più ci pensava, più riteneva che quella fosse la cosa giusta da fare. Pronti o no, era giunto il momento.

"E' già pronto?" chiese Harry, guardando il suo ragazzo che macchinava davanti allo schermo del pc.

"Sì, adesso tocca fare solo il videomessaggio, Haz" rispose Louis, salvando le modifiche sul portatile.

"Sei sicuro di volerlo fare?". Harry non sapeva come prendere quella scelta del suo fidanzato, che ovviamente comportava anche l'inserimento di se stesso in tutto quel caos. Era su di giri, ma allo stesso tempo spaventato. Voleva che avvenisse da anni, così come il maggiore, ma temeva le conseguenze.

Conseguenze che iniziarono già a vedersi quando sul web era iniziata a girare la notizia che nel giro di poche ore Louis ed Harry Tomlinson avrebbero avuto un annuncio per i fan.

-

"Che diavolo avete intenzione di fare?" la voce di uno dei loro manager, che ormai Harry non riusciva più a riconoscere, era arrivata chiaramente anche alle orecchie del riccio, nonostante fosse Louis a parlare al telefono.

"Coming out, mi sembra ovvio" aveva risposto il maggiore e allontanando il telefono dall'orecchio subito dopo. Fece una smorfia a causa delle urla di quell'uomo, ma non si lasciò intimorire. Era soltanto infastidito.

"No, non mi importa un fico secco del vostro contratto. Potete anche farci causa..." e poi continuò ad ascoltare. "Stronzate, i fan ci amano. E anche se non lo accettassero... pazienza. Se ne faranno una ragione".

Harry guardava Louis dal divano. Il maggiore continuava a camminare avanti e indietro e roteava gli occhi ogni pochi secondi.

E poi rise. Ovviamente. Harry non capiva che cavolo ci fosse da ridere, ma Louis lo aveva appena fatto. "Autogestione? Grande. Ce ne faremo una ragione. E adesso parlate con i nostri avvocati, perché io non ho altro da aggiungere" e senza aspettare una risposta dall'altra parte, chiuse la conversazione. "Andate al diavolo, stronzi" borbottò, infilando di nuovo il cellulare in tasca.

"Erano proprio d'accordo, eh?" chiese Harry ironicamente.

"Oh, ma chi se ne importa" commentò Louis, avvicinandosi al più piccolo. "Non lo aspettavamo da sempre?".

Harry annuì e Louis si sporse in avanti per far scontrare le loro labbra. "E adesso dobbiamo solo mettere la roba online. Pronto?".

"Prontissimo".

-

Niall aprì la porta di casa, infastidito. Chi diavolo poteva suonare in quel modo così repentino e urgente?

E ovviamente, se non si trattava di Louis, si trattava di Liam.

"Che ci fai qui, Li?" chiese Niall, guardando il ragazzo moro che continuava a spostare il peso da una gamba all'altra, impaziente per qualcosa che il biondo non comprendeva ancora.

"Dimmi che Laurie è in giornata sì, ti prego. Dobbiamo guardare una cosa insieme. Da quando non usate i social network voi due?".

Niall sospirò. "Non so più neanche cosa siano i social network, Liam. E se per giornata sì, intendi che ha pianto tutta la mattina perché le veniva da vomitare e continuava a ripetermi che stava per morire, allora sì".

The Truth Behind Us (Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora